Posts written by GILAS

È tutta roba di Galep. E vi sono altre decine di Tex che sembrano non appartenergli. Il fatto che Tex non somigli a Tex non significa che non sia suo, vale il tratto, che anche sulla Mefisto è inconfondibile.

é Galep! ... e sulla raccoltina ri-sistemanto sullo sfondo (e correzioni) di Bignotti.
Il tutto ripreso dal Sugarfoot con Will Hutchins; L'asso nella manica (Tex), la cover Avventure del west di Bignotti La pattuglia dei bufali e varie copertine inglesi.

Ola, caro Ivano, quanto tempo... ok ,quello che posso dirti e che non sono io quello incaricato di scrivere le cronologie delle edizioni di Tex per il TB (ormai sono vecchio ). Si, la storia del K/W dovrebbe essere inserita almeno per valore storico e documentale. Un amico sta scrivendo qualcosa in proposito e credo che consegnerà l'articolo a breve, io non posso far altro che pubblicarlo.
Sono rimasto a quelle documentatissime mail in cui mi scrivevi di strisce non allineate e altro (roba ormai di tre anni fa?), pensa che proprio oggi passerò in una vecchia tipografia con ancora i macchinari degli anni '50, dove vorrei chiedere all'esperto presente del perchè ereditiamo certi errori di stampa, spostamento di caratteri, cavalli, nani e ballerine...
ps. certo STAMPATE, sono anni che lo dico e scrivo

cerco di seguire la linea tracciata da gente come Felmang, Gori e Becattini: studiare prima di parlare. Certo che, in generale e dunque non mi riferisco al TuttoBonelli, se si arriva al punto di non identificare passaggi grafici che hanno chiaramente nome e cognome del disegnatore, oppure si scambia tizio con caio, la cosa mi sa tanto di approssimazione o di pagina FB. In questi anni ho studiato tantissimo sui siti americani e molto spesso ci ho incontrato gente come Becattini o Nick Caputo che mi hanno illuminato sul "chi alle matite e chi alle chine".
Studio, occhio allenato e un pizzico di talento

ciao Fabio, infatti ho scritto che nutro dei dubbi dal momento che io la copia Censurata Leggete l'ho vista solo una volta ed era tarocca. Fino a una quindicina di anni fa la credevo esistente, ora ti ripeto ho qualche dubbio... spero di essere smentito .
Non mi sono occupato io delle edizioni di Tex e nemmeno della cronologia dei disegnatori (ho collaborato per le raccoltine e 1-29, e scambiato pareri generali con l'autore Puddu), anzi Gisello mi ha chiesto di rileggere attentamente tutti i dati e di correggere eventualmente dove ve ne fosse bisogno, cosa che sto facendo. In effetti per me fila tutto liscio, ma sui disegnatori c'è da mettere parecchio le mani. Ma parecchio tanto

Dubito che esista nella versione LEGGETE

Grazie Fabio, mi affascina da sempre vedere cosa c’è dietro una cover, dei disegni, una pubblicazione...
Per il Tutto Bonelli, ho lavorato ottimamente con Gisello, meno male che non ha pubblicato quel paio di mie cose su 1-7 e 1-29, a tutti gli effetti non in linea con i contenuti del libro. Libro a mio avviso vitale… anche se necessita di una piccola correzione di tiro sulla fase interpretativa dei disegni di Tex che sto infatti rielaborando.
Complimenti a te per il grande lavoro di passione che hai svolto e che ho letto con piacere. Ti hanno invitato a nozze, eh .

Grazie... e se la specchi è anche la copertina de "Il tranello" (10 della I^ serie gigante). La fonte è il Fawcett con la cover dipinta da Raymond Everett Kinstler, ritrattista ufficiale dei presidenti degli Stati Uniti.

Ciao Filippo, mi spiace per Giovanni, non sapevo fosse stato colpito, ma si riprenderà presto da buon lupo di mare.
Gli auguro il meglio.

finalmente ristabilita la verità: Sinchetto sulle ultime tre strisce (16-17 e 18) e non solo su 16 e 18. Bravo Kilo

Siamo Off. Ti cito Demme via Hannibal Hopkins “leggi Marco Aurelio, di ogni singola cosa chiedi che cos’è in se, qual’è la sua natura…”.
Secondo me tu della gomma vs stellette non sapevi nulla.
Io e le teorie non andiamo troppo d’accordo: sono un dannato praticone da strada, abituato a studiare a fondo le cose prima di aprire bocca, mi sono scottato pesantemente un paio di volte.
“Grattare un bel niente, eh”?… ma chi ha nominato la parola grattare? le Stellette sono come le tette: devi massaggiarle con delicatezza. Vuoi “grattare” un MG (intendevo un FIEG, errore mio, ma non cambia la ciccia), bene, non servono piccozze, carte abrasive o acidi corrosivi, serve delicatezza e di nuovo una gomma magari “anni ’90” (quelle di oggi fanno tanto schifo) per il primo passaggio -A SECCO-. No mollica di pane che contiene grasso e non favorirebbe il 2° passaggio (robe volatili). Ma il secondo passaggio me lo gioco con le tue informazioni informazioni da macchina del tempo sulle conferenze telefoniche dei Bonelli, sul Muzzi e sul Galep in affitto dentro una casa per le cover AO, per l’Aurelio che ne ha le palle piene.
Potenza della gomma, prima arma professionale dei restauratori della carta che non intacca minimamente neanche il foxing.
A che pro togliere un MG/FIEG o aggiungere un “continua”? Dio santo prova a mettere un continua ad un 75, prova a toglierlo ad un 43 spillato… o prova a togliere un MG da un 38 spill.! l’han fatta ‘sta roba, eh.
Aggiungere il “continua” è facile? Ecco la strada e non la tastiera: “continua” caduti in disgrazia per lo sbiadire dell’inchiostro, come i “100 pagine” aggiunti in 4^ (peraltro anche fuori linea).
Hai fatto bene la tua parte da tipografo, ti ho seguito, lascia fare agli altri quello che gli altri san fare bene.
nb. la gomma è anni 2000, c’è ancora qualche traccia. Posso fare di meglio, manca 2° passaggio ma non ho l’aspiratrice.

passo e chiudo

Leggendo questa discussione, confermo che esisteva un tagliandino del prezzo sulla prima edizione de "Il mio nome è Tex", incollato solo parzialmente nella terza di copertina. Comprato in edicola all'epoca (sett. '75).
Non vedo nessun prezzo in 4^ di copertina, almeno sulla mia copia.

Ah! se è lo stesso con cui ho parlato io, c'è poco da stare allegri. Tra semicensurati, stampatelli e previsioni di quotazione... 'nnamo bene, come si dice a Roma.
Il mio primo "continua" l'ho visto in una Lucca dei primi '80... mi sa che ero già vicino al mio primo divorzio

Anche qui, non so risponderti. L’esordio di Mister No, come ricorda Sergio Bonelli, fu talmente folgorante che si videro costretti a ristamparlo a brevissima scadenza. Prima copia e clone oggi impossibili da distinguere. Non impossibile che i 44/48 ebbero stessa sorta ma con un continua di mezzo… forse tirato dentro quel bastardo del neurologo. Del Mister No ricordo il giorno in cui mi recai in edicola per prendere il n. 6 e nello scaffale ci trovai alcuni numeri precedenti nuovamente riproposti… e i giornali con la morte di Pasolini. Avevo 16 anni e non certo 5 come il tuo interlocutore telefonico. A 5 anni i fumetti neanche li leggevo e faccio fatica ricordare qualcosa… forse quando andai incontro al carrettino che mi passava sotto casa, per prendere il Topo e vidi per la prima volta un Tex (Duello Apache), ma avevo più di 5 anni. E quando mi misi a fare i Tex, nel ’71, quel “Duello Apache” me lo ricordavo addirittura con la copertina rossa. Dal 1971 però segnai tutti i miei acquisti di fumetti su un quaderno che ancora ho, e infatti il neurologo mi fece lo sconto quando mi chiese in che giorno era uscito “La piramide Misteriosa” e io gli risposi: il 26 settembre 1979… non il 15, come lui pensava.
Il 34, iddio lo abbia in gloria, nonostante il verdaccione pisello della cover e la faccia brutta di Tex, ereditata dal “Buckaroo’s Code” di Overholser , proprio non me lo ricordo.


Hai ragione Marc, ma queste operazioni del menga, negli anni in cui non c'era tutta questa diversificazione tra le edizioni di Tex, erano fatte solo per togliere le odiate stellette, marchio infamante di ristampa. Era un "cultura" dell'epoca. Magari il tuo pezzo ha attraversato gli ultimi 40 anni della sua vita con l'abrasione al dorso. I furbacchioni moderni non fanno scempi del genere. Uno l'ho beccato lo scorso anno su una pagina di FB dedicata al collezionismo.
Che poi, che razza di brutto vizio prendersela con una ristampa gloriosa come la TRE STELLE

Ma Alfredo certo che ricordo che il termine Hard Cover lo hai inventato tu, dunque ben vengano i tuoi nuovi neologismi.

Per il 74 e la fascia 44/48 ho sentito diverse persone dichiarare di aver preso al tempo cose non in linea con le cronologie odierne. Però sul n. 44 con "continua" ne ho sentiti parecchi, un paio per me come fratelli di sangue.
Di mio, ricordo quell'hard cover, assieme ad un 5 in carta violacea da 200 lire (e che non rispetta le regole più consuete degli "edicolina"), preso in un blocco da 250 lire... e, apri bene le orecchie, un 24 spillato 2926, riprezzato 300 lire, sempre in blocco all'edicola di Casalpalocco: ANNO 2006.
Comunque il mio neurologo è più bravo del tuo. Mi ha fatto smettere: "Sei troppo vecchio per queste stronzate, Francè" ha sentenziato