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I Sette Nani sono una cosca di buzzurri: cancellarli da Biancaneve è un atto di civiltà

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view post Posted on 21/7/2023, 06:27
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Re del Delitto

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Davvero non mi spiego il piagnucolare diffuso delle vedove del Principe Azzurro di Biancaneve. Ancora meno riesco a capacitarmi per l’horror vacui che ha provocato la scomparsa dalla vita di quella fanciulla di sette coattoni, buzzurri, violenti, misogini e soprattutto avidi trafficanti di diamanti.

Davvero esistono ancora donne capaci di rimpiangere quel giovane farlocco figlio di papà, che si sente un fico andando in giro con una mantellina ridicola che appena gli copre il sedere, con uno spadino di misura imbarazzante, con un taglio di capelli da locandina di antico barbiere di paese?

Iniziamo a vederci chiaro sulle figure ambigue dei Sette Nani, ne dedurremo quanto non sia possibile per persone civilizzate lamentare la messa al bando di quella cosca di malavitosi.


Pensiamo solo al danno paesaggistico che da quasi un secolo si perpetra per causa loro. Hanno lucrato vendendo in tutto il mondo i diritti delle loro immagini per favorire un abuso edilizio abominevole, uno sfregio estetico che deturpa giardini e giardinetti con le loro stucchevoli riproduzioni in gesso, o addirittura in plastica con disastroso impatto ambientale.

Tornando però al contesto della favola di Biancaneve, mi rivolgo alle prefiche che lamentano la falcidia di questi bei tipini in nome del politicamente corretto: non hanno realizzato che i sette energumeni sequestrano una ragazza minorenne con ambizioni da principessa per farne la loro serva?

È fuori di dubbio che il periodo che Biancaneve passa a casa dei nani sia assimilabile a un regime di schiavitù: la obbligano alle mansioni più umili senza ombra di compenso, lei è costretta a lavare i loro pedalini zozzi, le loro mutande incrostate, pulire casa, cucinare. Oltre che provvedere di persona alla loro animalesca igiene intima. Tutto senza nemmeno applicarle il contratto nazionale per le colf e badanti che prevede equo salario, riposo settimanale, ferie e Tfr?

Lo sfruttamento da parte dei nani papponi della sventurata Biancaneve non si ferma neppure con la sua morte. Continuano ad abusare di lei persino quando la ragazza fatalmente collassa, nell’apoteosi della disperazione, pone fine alle sue sofferenze dopo essersi incautamente affidata a una vecchia pusher, con l’illusione di poter evadere dalla sua angoscia ricorrendo a sostanze psicotrope.

Del tutto sprezzanti delle più basilari regole della pietas, che persino negli ambienti più sordidi vengono rispettate, prima si accaniscono con i loro picconi contro una fragile vecchietta, che comunque avrebbe avuto diritto a un regolare processo. La bestiale giustizia sommaria si sospetta sia stata un pretesto, in realtà lo scopo reale era di accaparrarsi la piazza dello spaccio delle mele avvelenate, a esclusivo a vantaggio della loro famiglia e facendo fuori da quel giro il clan di Grimilde.

Dopo di che escogitano un’ulteriore attività criminosa, mettendo a punto un piano di cinico sfruttamento di Biancaneve morta. Invece di dare sepoltura al cadavere della giovinetta, lo mettono in vetrina, cercando probabilmente di lucrare ancora una volta sulle perversioni di un giro di necrofili che si aggirava per quella foresta in cerca di emozioni proibite. Altro che la giustificazione «era così bella anche da morta che ai nani mancò il cuore di seppellirla». Il loro fu un premeditato espediente per tirarne fuori soldi, anche se avevano sotterranei pieni di diamanti, erano avidi oltre ogni misura.

A questo punto, solamente la casualità porta al lieto fine. Entra in scena, improvvisamente, quell’imbambolato del Principe Azzurro che durante tutta questa tragedia non si capisce come abbia passato il suo tempo insulso. Lui fa una fugace apparizione all’inizio della storia, quando Biancaneve è in preda di deliri mentre guarda dentro un pozzo (baciare i rospi nella speranza di ottenere prìncipi probabilmente l’ha messa a contatto con sostanze allucinogene).

Gioca un po’ ad acchiapparello con la ragazza, lei si nasconde dietro un tendaggio, lui si stufa e se ne va. Fine della storia d’amore.

Quando la vede immobilizzata nel rigor mortis, improvvisamente si sente libero dalla sua ansia di prestazione e, seppur con una certa riluttanza, la bacia.

Lei si sveglia, lui la fa salire sul suo cavallo e guidandolo per la cavezza si incammina verso il tramonto. Nemmeno osa montare in sella assieme a lei, sembra quasi che il contatto fisico gli ripugni.

Il castello fatto di nuvole che si intravede nell’ultimo frame non può che lasciarci con il fondato sospetto di un millantato principato. Biancaneve è sicuramente caduta dalla padella alla brace. C’è voluto veramente un bel coraggio a credere per tutti questi anni che, da quel momento in poi, ci sarebbe stato per lei un futuro felice. Ci siamo dovuti però fidare del consolatorio “vissero felici e contenti” del cartello finale.

Ora si che vedremo come saprà giocarsi la vita Biancaneve, finalmente senza essere appesantita da quel penoso fardello di inutili maschi.

Gianluca Nicoletti (La Stampa)

Quest’articolo praticamente distrugge la fiaba così come l’abbiamo conosciuta noi e fa da apripista alla nuova Biancaneve della Disney. Mah… ce lo diranno i numeri se sarà stata un’operazione ben riuscita oppure no.

Altro articolo visto da una posizione leggermente differente e forse più storica:

Si acquietino le anime belle, Biancaneve è già cambiata mille volte

di Manginobrioches

La fiaba raccontata da Disney viene a torto considerata “la” versione, ma è solo quella venduta meglio, più estesamente e con strumenti che i buoni Grimm nemmeno si sognavano.


Raccontereste ai vostri figli una fiaba in cui una madre diventa così gelosa della bellezza della figlia di sette anni da chiedere a un cacciatore di condurla nel bosco e ucciderla e portarle fegato e polmoni da cucinare, con sale e pepe? E poi, visto che la piccola si è salvata, la madre snaturata tenta due volte di ucciderla, con un pettine avvelenato e poi con una mela avvelenata? E quando la povera ragazzina giace come morta, passa un principe che chiede ai suoi custodi, sette nani, di portarsi a casa il cadavere? E quando al castello i servitori del principe, stanchi per le continue richieste di spostare avanti e indietro la bara, tirano fuori il corpo della poveretta e lo scuotono, e così facendo fanno saltare via dalla gola il pezzo di mela avvelenato? Ebbene, questa è la versione originaria della favola di Biancaneve e i sette nani, così scritta dai fratelli Jacob e Wilhelm Grimm nel 1812, basandosi su elementi e intrecci della tradizione orale popolare.

Dite che non ve la ricordavate così? Certo che no. La versione del 1812 venne cambiata più volte, nelle successive sette (ripeto, sette), fino a quella del 1857. Spariti la madre degenerata, il cannibalismo, la necrofilia del principe (non tutta, in effetti), la cattiveria profanatrice dei servitori. Secondo il ben noto meccanismo di “ingentilimento” dello sfondo cupo e brutale che accomuna alcune delle fiabe più antiche, note e amate.

E va ancora oltre in questa direzione la versione che – di fatto – è alla base dell’immaginario biancanevesco di tutti noi, quella di Disney. Proprio quella delle canzoni flautate, dei nanetti buffi, degli animaletti del bosco. Quella che viene, a torto, considerata “la” versione, mentre è solo quella venduta meglio, più estesamente e con strumenti che i buoni Grimm nemmeno si sognavano.


Non che siamo rimasti lì, eh. Oggi sta facendo discutere la nuova versione live action in programma proprio per Disney, coi nani trasformati in generiche “creature magiche” varie e diverse (non basse!), senza principe, senza troppo desiderio della protagonista di diventare una domestica canterina per un gruppo di minatori, per quanto allietata e aiutata da caprioli e scoiattoli, e a dirla tutta senza nemmeno troppa neve, visto che l’incarnato della principessa è decisamente più scuro (sarà l’attrice Rachel Zegler, statunitense di origini polacco-colombiane). Ma se pensate che dalla versione Disney del 1937 a questa, firmata da Greta Gerwig, che uscirà nel 2024 non ci sia stato nulla, forse siete male informati (come gran parte di quelli che si stanno stracciando le vesti in difesa di una presunta “purezza” della versione “originale” tradita dai perversi polimorfi del politicamente corretto e tirannicamente inclusivo).

Abbiamo avuto una Biancaneve horror-gotica che non bacia il principe ma un minatore e poi libera il padre dalla matrigna in “Biancaneve nella foresta nera”, film del 1997 di Michael Cohn; il principe trasformato in orso, e che bacia Biancaneve proprio da orso nel film tv del 2001 “Snow White: The Fairest of Them All”; la Biancaneve-Robin Hood di “Biancaneve (Mirror Mirror)” del 2012 di Tarsem Singh; la Biancaneve e gli otto nani fantasy, col Cacciatore al posto del principe, di “Biancaneve e il Cacciatore” del 2012, di Rupert Sanders. Abbiamo avuto adattamento comici, pornografici, persino un manga e anime basati su Biancaneve (per tacere del cartone “Biancaneve e gli 007 nani” del 2008). Un corto d’animazione del 1943 ritirato poi dal commercio perché ritenuto “offensivo”, modernizzazioni (“Biancaneve al college”, film di Joe Nussbaum del 2007) e parodie, e poi Biancaneve in decine di narrazioni, animazioni, fiabe sonore.

Abbiamo, come sempre accade, intrecci antichi e a volte antichissimi che si ripropongono in forme e modi nuovi, per mondi nuovi che ritengono di avere cose da aggiungere, da modificare, da sottolineare, in base a sensibilità diverse, a sguardi nuovi, a nuove responsabilità. Oggi non diremmo mai “nano” a qualcuno, non diremmo mai “negro” a qualcuno, se non per offenderlo: questa consapevolezza è un cambiamento epocale di cui essere fieri, altroché (e quando vediamo “Via col vento” oggi avvertiamo quanto sia grottesco il doppiaggio di Mami, la cameriera di Rossella, e questo non vuol dire che vogliamo bruciare il film o disprezzarlo: solo, prendiamo le misure in base a un sentire di oggi, senz’altro migliore).

Il modo più intelligente, come sempre, è sapere più cose possibile, confrontare le immaginazioni, comprendere cosa c’è alla base di scelte di innovazione e cambiamento. Che possono anche non piacerci, ma non pregiudizialmente, per presunto “reato d’innovazione”, per lesa maestà di non si sa quale integrità perfetta da salvaguardare.

La versione originale del 1812 potrebbe sconvolgere le anime belle convinte che Biancaneve l’abbia inventata Walt Disney un secolo fa, e persuase che il mondo non cambi mai, per non dare loro il compito arduo di comprendere che scoiattoli e caprioli non cantano in coro, non tutte le principesse perseguitate sognano principi che le salvino e soprattutto che le storie, le narrazioni sono organismi vivi, che si muovono e cambiano. Per fortuna.
 
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view post Posted on 21/7/2023, 08:36
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Uomo Nuvola

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Bravo Valter , questi articoli sono interessanti , del resto il mondo cambia, se in meglio o in peggio lo deciderà ciascuno di noi secondo il proprio pensiero, molti miti sono crollati ed anche le fiabe non sono immuni :cool:
 
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view post Posted on 21/7/2023, 14:51
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Re del Delitto

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Ho trovato interessante il secondo articolo dove si parlava della prima versione di Biancaneve, devo dire che da ignorante non la conoscevo. Un abbraccio Giulio :)
 
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view post Posted on 21/7/2023, 15:56
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Uomo Nuvola

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CITAZIONE (Topo63 @ 21/7/2023, 15:51) 
Ho trovato interessante il secondo articolo dove si parlava della prima versione di Biancaneve, devo dire che da ignorante non la conoscevo. Un abbraccio Giulio :)

Stesso discorso anche per me Valter, nemmeno io la conoscevo, un abbraccio anche a te :cool:
 
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view post Posted on 21/7/2023, 17:07
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Re del Delitto

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Ecco alcune versioni di Biancaneve:

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Questa del 1873

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Questa invece del 1895

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E questa del 1891

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view post Posted on 21/7/2023, 17:10
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Uomo Nuvola

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:clap: :clap: :cool:
 
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view post Posted on 22/7/2023, 14:08
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Come Biancaneve, anche Pinocchio di Collodi è stato riproposto con diverse sfaccettature.
Da bambino non mi era dispiaciuta quella che vedeva Franco e Ciccio impersonare il gatto e la volpe, però l'unica versione che amo visceralmente è quella Disney, con le meravigliose scene nella balena ed il finale davvero magico.

Alla stessa stregua, omettendo di ricordare l'omonima profana serie "per adulti", per me Biancaneve è sacra e ce n'è una sola, quella Disney, che i certi momenti drammatici mi aveva anche terrorizzato ma che è meraviglia pura.

Francamente non capisco questo insistente bigotto bisogno di revisionismo; per fortuna ci sono e ci saranno sempre le versioni originali che per quanto cerchino di abiurare esistono.
Mi basta questo.

Considerato questo, ringrazio Valter per la condivisione degli articoli.
 
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view post Posted on 22/7/2023, 14:53
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Re del Delitto

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Il mondo cambia, almeno così ci dicono, alcune cose rimangono però cristallizzate nelle nostra mente e nel nostro cuore. Ogni cosa vissuta da bambini ci riporta a quei tempi che per noi sono stati felici, il più delle volte estromettiamo dai ricordi quelli che per noi sono stati brutti e teniamo solo quelli che ci fanno stare bene. Le fiabe fanno parte di questo, le abbiamo viste con i nostri genitori, al cinema, a casa durante le feste, quindi credo sia normale “difendere” quel ricordo per come lo amiamo. Noi collezionisti oltretutto questo concetto lo abbiamo particolarmente sviluppato :D
Ciao Essio.

Questa è Biancaneve per come l’abbiamo conosciuta noi, la più famosa, quella Disney del 1937

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view post Posted on 22/7/2023, 15:24
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Inviato di Mjorek

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quando usci la
Biancaneve di Disney
nel 1937 fu un successo istantaneo.
critici in estasi e incassi stellari.
possiamo veramente credere di poter
giudicare nella maniera come
hanno fatto gli autori
degli articoli?
nel 1937 a nessuno venne in mente
che i sette nani fossero dei buzzurri?

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view post Posted on 23/7/2023, 12:59

Giannizzero Nero

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Per me buzzurri sono quelli che, in nome di valori falsi come loro, osano censurare, modificare o comunque toccare dei capolavori universali.
Viva i nani e il principe azzurro. Cordiali saluti.
Roberto
 
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view post Posted on 23/7/2023, 17:01
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Uomo Nuvola

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A proposito dell'argomento di questa discussione ecco cosa ho trovato su " il fatto quotidiano" di oggi :D

:Dbiancaneve
 
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view post Posted on 23/7/2023, 18:35
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Specialista della Scudo

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Naturalmente nella mia libreria non manca una raccolta delle fiabe dei fratelli Grimm. L'argomento (se i sette nani siano da considerarsi zotici e vadano eliminati) mi sembra l'ennesimo tentativo di " cancel culture " col quale il potere, da sempre reazionario, tenta di infangare e rimuovere degli eroi della classe lavoratrice: i sette nani sono dei minatori, combattono al fianco di Biancaneve contro Grimilde, la regina cattiva, simbolo del potere totalitario, assoluto e malvagio. Cucciolo, Dotto, Eolo, Mammolo, Gongolo , Brontolo,Pisolo sono la giustizia proletaria che avanza, seppure tra mille difficoltà e che riuscirà alla fine ad aver ragione sulla malvagità del potere ( Grimilde per sfuggire loro precipiterà in un burrone) .Hasta la victoria, siempre!
NB) Biancaneve non è stata una olgettina e non ha mai partecipato ai bunga-bunga ed anche se non ha potuto esprimersi fintanto che si è trovata in coma profondo, da interviste rilasciate al risveglio il bacio del principe che la riporta alla vita la trova consenziente e credo che da desta avrebbe gradito anche una trombatina. Il principe azzurro, comunque, non è Emanuele Filiberto!

PS) secondo la leggenda ci sono anche sette nani neri, cattivi, asserviti al potere. Non ricordo i loro nomi fatta eccezione per Brunetta.
:XD: :XD: :XD: :XD: :XD: :XD: :XD: :XD: :XD: :P ( Sto chiaramente scherzando, lo dico per quanti sprovvisti di umorismo si possano sentire offesi dal mio "assurdo " intervento "politico demenziale").

Edited by John_John - 24/7/2023, 10:16
 
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view post Posted on 23/7/2023, 19:51
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Patriarca del Clan Mac Donald

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Hola!..Questi Articoli , in Redazione, vengono chiamati Findus.....Perche' scritti, all' Epifania , vengono poi congelati
fino a Luglio/Agosto, quando vengono messi in Azione sul Giornale, per compensare, la carenza di Redattori in Ferie.

Anche se pervasi da molta Enfasi, a livello culturale , sono solo qualche millimetro piu' Alti , di aldo, giovanni,giacomo.

Non Ci spiegheranno mai , perche' Pangur Bang , l' abbia comprata.......Comunque siatene Lieti!!!

....Perche' dal prossimo Anno, tutti questi Articoli saranno inesorabilmente scritti.......
Da Chat Bot GPT AI E BARD..Il Software del buon Google, ..entrambi , con la Discussa e Micidial Intelligenza Artificiale.


biancanevea - Copia.......Hasta Siempre!!.....Berober
 
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view post Posted on 23/7/2023, 21:24
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Vorrei tanto avere vicine queste testoline che pensano di riscrivere a loro piacimento la storia.
E riempirli di calci in culo.
 
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view post Posted on 23/7/2023, 22:16
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Erede della Famiglia De Frissac

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CITAZIONE (Topo63 @ 22/7/2023, 15:53) 
Il mondo cambia, almeno così ci dicono, alcune cose rimangono però cristallizzate nelle nostra mente e nel nostro cuore. Ogni cosa vissuta da bambini ci riporta a quei tempi che per noi sono stati felici, il più delle volte estromettiamo dai ricordi quelli che per noi sono stati brutti e teniamo solo quelli che ci fanno stare bene. Le fiabe fanno parte di questo, le abbiamo viste con i nostri genitori, al cinema, a casa durante le feste, quindi credo sia normale “difendere” quel ricordo per come lo amiamo. Noi collezionisti oltretutto questo concetto lo abbiamo particolarmente sviluppato :D
Ciao Essio.

Questa è Biancaneve per come l’abbiamo conosciuta noi, la più famosa, quella Disney del 1937

(IMG:https://upload.forumfree.net/i/fc11437428/IMG_3837.jpeg)

... e che avrebbe potuto essere anche così ... ❤️
20211108_160647
 
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27 replies since 21/7/2023, 06:06   1025 views
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