30 settembre 1948
Esce in edicola, quasi per scommessa, una striscia con la prima avventura di quello che sarebbe diventato il fenomeno editoriale che tutti conosciamo. Scritta da Gianluigi Bonelli e disegnata da Aurelio Galleppini nei ritagli di tempo che gli lasciava la più impegnativa realizzazione delle tavole di Occhio Cupo, edizione sulla quale puntava L'Audace di Tea Bonelli Bertasi.
Questa la celeberrima prima striscia originale
A breve distanza di tempo venne tradotto e pubblicato in diverse lingue
In Francia Tex venne chiamato Texas Boy e arrivò in edicola poche settimane dopo la versione italiana con una traduzione abbastanza fedele, anche se gli scagnozzi diventano banda di senza valore. La copertina invece riprende l'impianto di Galep, ma il Tex viene ridisegnato
Subito dopo uscì in Spagna con il nome di Texas Bill, la copertina si mantiene più fedele a quella italiana e anche la traduzione non si discosta molto dall'originale mentre non è lo sceriffo con i suoi scagnozzi diventa semplicemente lo sceriffo non è con loro
In breve la storia varca anche l'oceano ed esce in Brasile col nome di Texas Kid nel n.28 della rivista Junior, con una copertina ispirata al modello italiano, ma modificando i colori e la grafica, utilizzando il disegno della copertina della striscia italiana El Diablo mentre la traduzione è sbrigativa e sintetica, anche qui spariscono gli scagnozzi e si parla degli uomini dello sceriffo
Una seconda versione in lingua spagnola viene infine pubblicata in Argentina nella rivista Rayo Rojo con una copertina che si discosta molto dalla versione originale sia nella grafica che nel disegno realizzato appositamente. Tex diventa Colt Miller el Justiciero e la traduzione si discosta da quella pubblicata in Spagna senza traccia di scagnozzi che lasciano il posto a un più asettico lo sceriffo e i suoi
continua....