I Casi della Vita : albo + sceneggiatura originale

Quando, nel 1986, mi proposi come sceneggiatore alla Ediperiodici ( dove poi effettivamente pubblicai alcune storie ) mi diedero la sceneggiatura di un fumetto pubblicato poco tempo prima, per mostrarmi il loro "modus operandi".

Ritrovai quella sceneggiatura in cantina nel decennio scorso, durante uno dei miei ritorni alla vecchia casa a Mantova ( alla quale sono tornato in pianta stabile a fine 2019 ) e me la sono messa da parte.

Ogni tanto, pur senza troppo impegno, provavo a cercare l'albo nel quale è pubblicata questa storia : ci sono infine riuscito lo scorso anno quando sono andato alla fiera di Padova.

Trattasi del n.41 della serie "I Casi della Vita".

Di solito si usa fare l'accoppiata tavola originale/albo della quale la tavola fa parte : io, disponendo di questa sceneggiatura, ho invece accoppiato la stessa all'albo di riferimento!

Ecco il plico della sceneggiatura con il titolo e l'albo in questione.



Ed ecco il confronto sceneggiatura/tavola finita delle pagine iniziali.

Grazie a tutti


Si, senza dubbio, ora poi, al di là del metodo, a complicare le cose ci si mette pure la tecnologia : quando, alcuni anni fa, collaborai con quelli del Morto, mi fecero diventar matto per scaricare un programma idoneo a convertire i testi nel modo da loro richiesto per essere "leggibili" nel modo giusto : si, quando scrivevo in biro e poi, la versione definitiva, battuta a macchina ( come quella della sceneggiatura che ho postato ) era tutto molto più semplice e migliore


Comunque, a proposito di metodo, io, ai tempi della Ediperiodici, ne adottavo un altro originalissimo : mi era difficile buttar giù un soggetto ben definito, che avevo in mente a grandi linee, per cui PRIMA scrivevo la sceneggiatura, e POI il soggetto, che ricavavo perfetto perfetto dalla sceneggiatura già fatta

Così, una volta creata la storia nella sua totalità, mi era molto più semplice ricavarne il soggetto , e lo inviavo alla redazione, ovviamente senza dirgli che la sceneggiatura era già pronta , sperando, ovviamente, che la storia venisse accettata, ma in genere lo era, e una volta ricevuto l'ok non dovevo fare altro che battere a macchina la sceneggiatura già pronta ( anche se diverse modifiche le facevo comunque anche in questa fase, rispetto alla prima versione che scrivevo in biro in un quaderno ).

L'unica volta che restai fregato fu quando scrissi un episodio per la mitica Oltretomba : anche in quel caso la sceneggiatura era già pronta, ma quella rimase a me, poichè mi dissero che la serie stava per chiudere e quindi non potevano ricevere ulteriori storie e che stavano pubblicando gli ultimi episodi già pronti.
E difatti fu così, Oltretomba chiuse poco tempo dopo e non feci in tempo ad inserirla nel mio esiguo "palmares"