CITAZIONE (SataniKriminal @ 8/6/2021, 10:08)
CITAZIONE (G.Moeri @ 7/6/2021, 21:41)
Il tutto in un albo che dovrebbe essere in teoria umoristico, quando fanno molto più ridere i siparietti comici in "Kriminal" e "Satanik", con un Rob Robbea molto più Bob Rock di quello che, di tanto in tanto, presentano attualmente
.
Mah...
Non ti sembra di essere un pochino esagerato?
Nel senso che, le storie segnalate da te, di
Kriminal e
Satanik, sono vetuste. Uscite nel periodo antecedente
Alan Ford, o nei suoi anni iniziali.
Ovvio, furono una sorta di preparazione a quello che successe in seguito con "Alan Ford" e "MaxMagnus". Ma adesso siamo tornati indietro addirittura a prima di quelle scenette.
CITAZIONE (SataniKriminal @ 8/6/2021, 10:08)
Ci sono due tipi di fumetto, in Italia: quello a matrice standardizzata sugli stessi personaggi immutabili (tipo Tex o Zagor, che da decenni vanno avanti con un tessuto narrativo similare) e quelli (molti meno) come Alan Ford che, invece, hanno il coraggio di rischiare.
Alan è un fumetto che si è evoluto.
Potrà piacere o meno, però ha deciso di intraprendere la strada del cambiamento (...).È indubbio che la verve umoristica di Max Bunker non sia più la stessa (l'ho scritto anche sopra), ma è altrettanto indubbio che ha avuto il coraggio di evolvere la testata (...).
Una cosa è la evoluzione, una cosa la sostituzione. Se la Marvel al posto dei disegni alla occidentale propina stili manga o mangacartone non è evoluzione, come mi disse uno, ma sostituzione, come gli risposi, il mangacartone (che oramai imperversa in tutto il mondo) non è Ditko, Romita, Perucca, non c'entra nulla, è roba da cartone animato più che da fumetto, una evoluzione erano altri
.
In Alan Ford la sostituzione è stata non nei disegni (se no addio vendite) ma nei testi, dal corale tipico della serie ad un modello protagonista singolo (che piace di più a Max Bunker), in questo caso con un Pettirosso attaccato perchè la testata è quella; dall'umoristico-satirico-grottesco, dalla parodia degli agenti segreti (poi si è passati per varie fasi, di solito in coincidenza col cambio di disegnatore), si è passati ad un qualche modello-telefilm-americano, ma oramai non si vede più neanche quello, con storie dove si tira ad arrivare a tavola 120 in qualche modo; se c'è dell'umorismo, è piuttosto loffio
.
Più che il coraggio di rischiare, c'è stato il cambio di rotta sopra descritto, già preparato nel n.380 rispedendo il Conte Oliver in patria (dei possibili motivi ho già parlato in altra discussione); appena Max Bunker ha trovato il modo, ha fatto quasi tabula rasa; certo era passato un pò di tempo dal n.380, ma non si poteva rischiare di perdere lettori con "Ore Zero" affrettate
.
CITAZIONE (SataniKriminal @ 8/6/2021, 10:08)
Non so se Max sia soddisfatto pienamente del suo attuale corso di
Alan Ford. Non penso. Anche a me piacerebbe vedere qualche gag in più e magari maggiore coerenza narrativa. Però lo accetto così. Perché c'è sempre la curiosità di sapere: dove andrà a parare, stavolta?
Se la serie è ancora in edicola, anche a decenni di distanza dalla scomparsa dell'editore originario (sorvoliamo sulla triste storia di quello che era un impero fumettistico
) è perchè vive di rendita sul lavoro dei creatori originari (come Marvel e DC), insomma sulle creazioni di
Magnus&Bunker; "Max Bunker" è una cosa che ci hanno presentato in un momento successivo.
Notare, la maggior parte dei nemici iconici sono stati presentati nel periodo Magnus, Tromb, Il Cospiratore, Margot, Kreuzer, il Trio Fantasticus, altri, dopo molti meno, Gommaflex d'accordo, poi chi c'era, Ami ed Anto? Giusto il Gobbo Reale fu una idea geniale, successiva, ma come ispirazione c'entrava il solito Dorian Gray/Alex Bey.
Come per "Amazing Spider-Man", partito Ditko (ed il metodo di lavoro Marvel lo conosciamo) si inventarono meno nemici e comprimari.
E comunque, dei meriti vanno riconosciuti anche al buon Paolo Piffarerio (in coppia con Paolo Chiarini)
, ma la base di partenza per copyright e trademark vari, e per la storia dell'albo fino ad oggi, è il lavoro di
Magnus&Bunker .
Dove andrà a parare stavolta? Da nessuna parte, la fatica di riempire 240 quadri alla volta si avverte con nitidezza, le trame finiscono molto prima, si perde tempo in chiacchere, si buttano lì cose poi lasciate in sospeso ... l'usura della serie è arrivata sino in fondo
.