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| CITAZIONE (Massimo Feltrin @ 8/7/2019, 21:53) Dopo tante autocensure che ha subito il Tex – documentate su questo sito con puntiglio certosino – mi ha stupito l’occorrenza della parola <<negro>> (Kate: <<un bastardo di negro>>, p. 139; Karson: <<il negro Bram>>, p. 130). Si è ritornati al politicamente scorretto? Chissà se nelle prossime ristampe dell’albo la parola verrà ritoccata...
Sulla disegnatrice avanzo delle riserve. Alcuni disegni di Tex (ad es. p. 64 ultima vignetta, p. 80 primo piano di Tex, p. 127) sembrano ripresi dal più lontano Ticci, ancora legato alla scuola Giolitti. (Si tratta di un suggerimento editoriale, constata l’incertezza nel disegnare il volto di Tex?). Del resto il Ticci di qualche anno dopo è inimitabile, come tutti i grandi. Se la collana dalle sue origini vuole offrire l’interpretazione del West di autori con uno stile ben definito, la scelta della Zuccheri (almeno in questo momento) mi pare poco centrata. Si è peccato d’impazienza.
La copertina segna un punto a favore della Zuccheri. Per qualità pittorica e impostazione dei soggetti è senz’altro una delle migliori della serie. Beh, intanto benvenuto Massimo, poiché mi sembra di capire che sei iscritto a Vintage da poco. Riguardo alle censure, non siamo più negli anni 50 e 60 dove per lo spauracchio di dover chiudere bottega se ne combinavano di tutti i colori: modifiche a volte giustificate ma spesso e volentieri assurde se non addirittura controproducenti e peggiori della versione originale. Per esempio: che differenza passa tra "li massacreremo" e "li faremo a pezzi"? Eppure queste contorsioni mentali ed altre ancor più incomprensibili, e che a volte possono anche suscitare qualche sorriso, venivano regolarmente eseguite in una specie di caccia alle streghe, senza neanche un barlume di ragione oggettiva...Nel dettaglio della terminologia usata nei riguardi di persone di colore, non si tratta di un'azione politicamente scorretta e contraddittoria nei riguardi delle scelte passate, ma non si fa altro che attenersi alla realtà dei fatti: così venivano chiamati i neri nel West (e forse anche oggi purtroppo...) ed anche con epiteti peggiori di quelli che citi tu. Non si tratta di mancanza di rispetto, ma semplicemente di adesone alla realtà storica dei fatti...Riguardo alla Zuccheri io ho già espresso il mio parere. non mi è dispiaciuta affatto...chiaro poi che si tratta anche di gusti personali... |
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