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| CITAZIONE (billyhusky @ 24/6/2019, 20:30) Per la realtà storica, tutto sommato mi lascia indifferente. So perfettamente che leggo un fumetto" di fantasia". Che poi gli Earp e Doc fossero tutt'altro che dei santi, sembra ormai ampiamente documentato. Albertarelli fece albi per quanto possibile aderenti alla realtà, storici. Tex è fantasia. Ovviamente se, in questo od altri contesti, si è indifferenti alla realtà storica, il problema non si pone. Proprio in "Tex", però, molto spesso c'è stata una cura particolare delle ambientazioni storiche, e questo ne ha fatto un fumetto western tutt'altro che "classico" (niente indiani e sudisti tutti cattivi da macellarsi in blocco, etc.); proprio questo, assieme al suo far luce su aspetti della storia statunitense che francamente ignoravo (da approfondirsi altrove, certo), me l'ha fatto scoprire e preferire a tanti altri. CITAZIONE (billyhusky @ 24/6/2019, 20:30) libri di storia ( che sono poi sempre una narrazione della storia secondo gli occhi e le ragioni dei vincitori) Questo magari è off-topic, però è stimolante lo stesso. Credo si possa essere più ottimisti: ormai le fonti e le voci sono così tante, e le metolodogie di ricerca ed interpretazione così sviluppate, da permettere anche prospettive che esprimano e valorizzino le ragioni dei "vinti" (uso le virgolette perché talvolta ho notato che, approfondendo, certe demarcazioni compatte tendono a sfumare). CITAZIONE (billyhusky @ 24/6/2019, 20:30) Ed allora è forse anche accettabile che Tex simpatizzi per delle canaglie. Proprio no! Sono settant'anni che non fa che ammazzarne in quantità industriali!
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