| Secondo me le cose si possono vedere da un'altra angolatura ….
Concordo con il fatto che i lettori di Tex si siano abituati da decenni a storie strutturate su più albi con ritmo meno veloce - anche se ricordo che fin tanto che Tex era legato alle strisce da poche pagine le cose non erano così, dato che bisognava dare al lettore in poche pagine molta azione e tante emozioni - Riscontro inoltre nelle produzioni più recenti del Tex gigante un'eccessiva crescita della pura e semplice azione a dispetto di ricostruzioni narrative più strutturate.
Detto questo, secondo me, è un falso problema sostenere che Tex mal si adatta a storie brevi al contrario di quelle lunghe … in realtà è solo questione di abitudine: dei lettori, ma anche degli autori, sceneggiatori e disegnatori, per tacere poi delle precise esigenze editoriali di casa Bonelli.
Ideare una storia breve, credo, richieda un'abilità diversa dalla costruzione di una lunga. Indubbiamente il soggetto deve essere più contenuto anche se non necessariamente limitato ad un'idea. Certo se si tratta solo di un'idea, una situazione, il ritmo potrà anche essere statico, quasi contemplativo ( penso alle storie brevi di Ken Parker tipo Il respiro e il sogno, anche se come personaggio Tex è molto più d'azione), viceversa un soggetto più complesso in una storia breve dovrà necessariamente avere un ritmo più serrato. Sceneggiatura, e storyboard dovranno essere pesate accuratamente per non sprecare alcuna tavola … background narrativo, sfumature psicologiche dei personaggi, immagini d'atmosfera e di ambientazione dovranno avere il giusto peso nella storia per non essere schiacciate dalla pura e semplice azione che inevitabilmente ne sminuirebbe l'impatto … ( a meno che di voler creare una storia velocissima, di pura azione, grande impatto e dal preponderante impatto grafico …. ma si tornerebbe più ad un soggetto più semplice tipo idea più che a una storia) Insomma una questione di delicato equilibrio costruttivo.
E poi, c'è la rilevante questione editoriale ...ma la storia breve a cosa deve servire? Deve essere inserita in una prestigiosa collana di avventura, far parte di una antologia di storie brevi, temporaggiare per un solo numero nella serie classica in attesa di un evento rilevante o essere un riempitivo veloce tra un po' di articoli storico-iconografici e pubblicità editoriale e multimediale?
La risposta non è banale perchè a seconda dei casi e delle aspettative le risorse in campo, sia economiche che artistiche possono essere molto differenti .... per non parlare poi dei tempi di realizzazione ....
Per ora, la pianto qui, perchè devo uscire .... poi aggiungerò qualche esempio che mi gira per la testa e .. scusate la mia logorrea ...ma mi sono fatto trascinare dall'impeto di scrivere su qualcosa che mi piace, tanto!
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