| No, be' dai il mio thread NON è e non voleva assolutamente essere un sondaggio … il titolo ha una connotazione negativa perchè per me le storie sono brutte e senza senso ( e ci aggiungo anche che la copertina è per lo meno fuorviante, visto che crea false aspettative su una storia con Gros-Jean che si rivelerà in sostanza una bufala..) e il titolo dato è il risultato della mia forte delusione.
Poi, ribadisco, se a qualcuno le storie piacciono, buon per lui e per la Bonelli… ognuno di noi ha gusti oltre che aspettative differenti. E ci mancherebbe fosse il contrario...
Ciò non toglie che mi sembri più che legittimo da parte mia sottolineare quello che nelle storie non mi convince:
i colpi di scena in realtà sono molto telefonati:
sull'identità e sorte della vittima bruciata è tutto chiaro da subito … stesso dicasi del perchè dei sacrifici umani.. idem con patate sulle reali intenzioni della bella inseguitrice ( con conseguente automatico epilogo) poco di più si impiega a capire la fine che faranno i comprimari maschi -sembra proprio lo abbiano scritto in fronte - ….uno, muore letteralmente dalla voglia di battersi con Tex e l'altro è la naturale vittima "inconsapevole" predestinata della storia
L'unico - debolino, in realtà - vero colpo di scena è il ruolo della vecchia indiana, ma anche lei lascia crescere più di un sospetto nello svolgimento della storia …
E poi, nel ruolo della strega oscura e tramite della religione antica è veramente poco credibile …
Ma, dico … ve la ricordate Zhenda? Lei sì, fu una grande strega …
E parliamo del supposto lato horror:
non basta una desolante e scalcagnata cittadina rurale, con i suoi invasati abitanti per invocare la malsana e sgradevole atmosfera de "L'orrore di Dunwich" o quella de "La maschera di Innsmouth"
così come non basta una maschera cornuta per evocare gli antichi riti di uno scellerato patto con divinità antiche …
D'altra parte mancano del tutto gli approfondimenti psicologici degli adepti, a partire dal vecchio capo clan con i suoi più stretti parenti per finire con gli altri affiliati succubi …. E mancano anche adeguate rappresentazioni grafiche: ritratti, primi piani dei volti trasfigurati degli adepti, visioni d'insieme degli ambienti chiusi, luoghi di riunioni e via di seguito …
In conclusione una storia che tradisce tutte le aspettative di genere ( sì perchè se è vero che tutto è stato raccontato più e più volte, quello che realmente conta in una storia di genere e che ne fa la differenza è COME la si racconta di nuovo…) e forse il problema è proprio questo: le aspettative. Io mi attendevo una vera storia di genere horror-western, fuori dai consueti canoni texiani, con la sua atmosfera truce e malsana, degno completamento di un anno di celebrazioni e invece mi sono trovato di fronte ad una storiella riempitivo tra ritrite documentazioni iconografiche.
Dell'altra cosa, non parlo neanche … chiamarla storia è troppo: Gros-Jean si ubriaca di brutto e rompe tutto (ossa e oggetti) con l'aiuto di una sua figlioccia indiana...
Edited by Aguirre - 31/1/2019, 20:43
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