| Ieri mi sono letto gli ultimi post, e sono rimasto basito. Posso giustificare la difesa ad oltranza di una posizione presa ( il fumetto sexy è ok, quello porno è da bruciare, quello in albi costosi è invece artistico e va conservato in libreria, con i classici del fumetto, tra un volume di Hegel ed uno di Ungaretti. Ma siete veramente convinti che i fumetti porno rendano delinquenti le anime semplici? Insomma il vecchietto che ha ucciso la badante è un collezionista de Il Montatore, quello che a Latina ha sparato in un bar alla cieca conosce a memoria tutta la produzione Rep, lo spacciatore di droga è tale solo perchè ha in collezione qualche erotico più di me? Insomma, il giorno che avrò messo insieme i pochi albi che mi mancano a completare il settore, potrò assurgere al gradino più basso del podio dei peggiori assassini di sempre, dopo Hitler e Stalin? Che la maggior parte della produzione REP ( che in genere altro non è che riciclo di albi di anni-e serie precedenti, in genere comunque della seconda parte degli anni 90) sia dal punto di vista grafico non eccelsa è indiscutibile, che le storie non siano state in genere scritte da un vincitore di premi Nobel e neppure da un vincitore di premi Strega è più che plausibile, però si tratta pur sempre di fumetti, oggetti messi in vendita per ricavare un profitto, ed acquistati per qualche minuto di svago. E che si possono mettere in collezione al pari di tanti altri fumetti. prodotti di fantasia certo , anche se di molto minor fantasia ( quelli che definite porno e di pornocronaca) rispetto alle eterne cavalcate di Tex od alle avventure esotiche dei vari Cino e Franco o Uomo Mascherato o alle spaziali dei fumetti di fantascienza, ai finti neri di Diabolik ( e dei neri minori), a Topi e Paperi antropomorfizzati? Non è che magari disturba nei fumetti porno, nelle loro varie declinazioni, una aderenza eccessiva alla realtà? Perchè la realtà , secondo tanti, va censurata o comunque adattata alle convenienze di chi governa?.
Personalmente penso che fino a quando esisterà la specie umana, un "pornazzo" (come lo definite in tanti) avrà sempre dei lettori, anche ad di fuori del ristretto ambito dei collezionisti, a differenza di tanti altri fumetti figli solo del loro tempo, non meglio disegnati nè meglio sceneggiati. Le pubblicazioni Glamour e Diva sono state il logico parto di un mercato editoriale che poteva contare su dei lettori con soldi da spendere e magari vergognosi di acquistare in edicola, sotto gli occhi indiscreti di altri, quel tipo di materiale. Camuffato dalla confezione elegante, dai testi curati e da disegni eleganti, ma che poi, quando vai al sodo,altro non sono che l'esibizione di genitali e di coiti..............
A proposito, mi manca qualche volume dei tanti della Glittering, e le ristampe di Diva, giusto per averli tutti. Devo provvedere quanto prima...........Ma state tranquilli, per me non sono fumetti da collezione, nè superiori ai tanti sexy coevi e successivi.
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