| La sensibilità riguardo a molti argomenti è cambiata radicalmente, negli ultimi decenni. Finora avete parlato di razzismo (o, per meglio dire, di atteggiamenti poco rispettosi) nei confronti di persone di altra etnia (che magari si differenziano non per il colore della pelle ma per la lingua, per la religione, per la zona di provenienza ecc.: si potrebbero fare migliaia di esempi sul razzismo presente nei fumetti -e nei film, e nella letteratura popolare- statunitensi per quanto concerne gli italiani e gli italo-americani), ma esiste anche il razzismo nei confronti delle persone di altro orientamento, nei confronti di chi ha diverse caratteristiche fisiche al di là del colore della pelle (e non parlo solo di chi ha delle disabilità vere e proprie, ma anche di chi ha ad esempio i capelli lunghi -negli anni '60 e '70, i capelloni erano costantemente oggetto di battute, anche nei fumetti- o di chi ha la gobba o altri difetti fisici non invalidanti, o perfino di chi si differenzia dai più per avere capacità che magari i più non hanno: i pellerossa, ad esempio, non soffrono di vertigini e sono per questo molto ricercati nel settore edilizio negli USA, ma scommetto che perfino questa loro POSITIVA caratteristica è stata fatta oggetto di derisione, in qualche occasione)... Per non parlare di chi si differenzia dai più per diversi comportamenti: perfino Agnelli veniva preso in giro per il fatto che portava l'orologio da polso sopra il polsino della camicia e non sotto...
P.S.: strano che nessuno abbia citato i film di Tarantino, regista molto legato al mondo del fumetto (in ogni suo film c'è qualche citazione riguardante i fumetti)... Nei suoi film, la parola "incriminata" negli USA viene abbondantemente utilizzata senza che nessuno abbia mai mandato sotto processo il buon Quentin, per quel che ne so...
Edited by rrider - 18/11/2019, 21:13
|