Vintage Comics

Pornostar n. 28 b. Il novello De Sade

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 1/1/2017, 15:38
Avatar

Giannizzero Nero

Group:
Member
Posts:
107
Location:
Milan

Status:


Così zompettando qua e là nel mondo dei porno fumetti anni '80 a caccia di storie interessanti,
mi sono imbattuto ieri in questa singolare storia breve. Pubblicata sul n. 28, l'ultimo numero della serie Pornostar
mi è parso significativo che questo particolare racconto fosse piazzato in posizione finale a sugello di un lungo lavoro
che si concludeva proprio con l'albo in questione.

Albo che si intitola L'ora delle streghe.

La storia breve si intitola : Il novello De Sade



Generalmente queste storie brevi non sono particolarmente significative, servono a riempire le pagine di un albo, completata la foliazione della cover story; eventualmente dare un'altra scossetta erotica - qual'ora ce ne fosse bisogno. Per loro natura queste storie non hanno mai rappresentato aspetti narrativi particolarmente significativi. Almeno questo mi sembra per quel poco che ne so [L'unica eccezione che conosco è il Julius Ghepier di Bernasconi pubblicato su Casino - storia molto interessante sulla quale tornerò, essendomi procurato recentemente la raccolta completa.]

Il novello De Sade è invece singolare e interessante per vari motivi, innanzitutto perchè è una metanarrazione.
Le metanarrazioni - lo sappiamo tutti sono storie che si autoriferiscono al fatto stesso di raccontare una storia: un film nel film, un libro che racconta le vicende di uno scrittore che deve scrivere un libro etc.

In questo caso gli aspetti metanarrativi sono legati al fatto che il pornofumetto Il novello De Sade racconta "il dramma" dell'autore di pornofumetti.

Non sono in grado di dire se questa storia sia stata disegnata o meno da Giovanni Romanini - credo di sì - ma potrei venire smentito, certamente qui qualcuno che ne sa più di me ed è in grado di confermare o meno il fatto che il disegnatore del fumetto sia lui.

Sul fatto invece che l'autore rappresentato nel fumetto sia effettivamente Romanini anche questo ad intuito mi pare abbastanza evidente ma trattandosi di fiction
non è poi così rilevante. Ma su questo argomento torno dopo.

Ciò che è divertente rilevare è la rappresentazione che viene data dell'autore di pornofumetti in generale - una singolare specie di asceta che accede alle sue visioni solo se si astiene da qualsiasi atto (in realtà la cosa è più complessa in quanto l'autore durante la narrazione indulge in atti sessuali soft con la sua segretaria tuttofare ma al solo fine di mantenere alto il livello di eccitazione senza mai raggiungere il coito, tecnicamente parlando!)
Le visioni erotiche che lo tentano come le tentazioni di Sant'Antonio alle quali deve resistere diventano racconti. Ma la condizione necessaria perchè nascano questi racconti è quella di non coitare pena l'impossibilità di produrre altre storie e in definitiva di esercitare il proprio lavoro. Assistiamo così nel fumetto a qualcosa di singolare a cui di solito non assistiamo: la descrizione analitica di come nasce un pornofumetto e tutti i problemi mentali che comporta. E pur essendo un racconto di fantasia - secondo me questo è un racconto che porta con se anche una certa dose di realismo. In parole povere viene descritto abbastanza realisticamente il dramma di questo che in fin dei conti è prima di tutto un lavoro.
Romanini (o chi per lui) ci rivela la regola principale per svolgere questo lavoro ed è che l'eccitazione dell'autore è una componente fondamentale e senza quella non si riesce a disegnare niente!
In qualche modo in questa storia assistiamo al dramma dello scrittore che solo a livello mentale può godere delle situazioni che descrive; che vive in uno stato di perenne eccitazione, eccitazione che deve essere sempre alimentata. Tanto più l'autore si astiene tanto più la sua eccitazione aumenta e la sua penna riesce a raccontare. In questo caso il disegnatore (e il protagonista della vicenda in questa curiosa sovrapposizione) ci mostrano una singolare escalation di fantasie. Tutte fantasie che si trasformano in racconti: il politico perverso, l'avvocato, il giudice, tutte figure del mondo del lavoro apicali che detengono il potere e il denaro per dar luogo alle proprie fantasie. Con un singloare e amaro parallelismo allo stesso modo in cui questi personaggi immaginari soddisfano i loro piaceri - il povero autore, finita la giornata, deve invece farsi una bella doccia fredda ed andare a letto presto e da solo! Solo così l'indomani potrà ricominciare il suo lavoro. Tutto ciò porta ad un'escalation che ricorda - da qui il titolo, l'escalation di De Sade rappresentata per esempio ne Le 120 giornate. Si potrebbe addirittura dire che in questa breve storiella si concentria e viene rappresentata tutta la nascita e lo sviluppo del porno fumetto anni '80 '90 dall'erotico spinto al porno fino ad arrivare alla perversione e alla violenza (prendo come riferimento le note serie Lady Domina, Superfumetti, Amerika 2000 per la Edifumetto etc.)

Il finale è comico ma è anche tragico ed amaro allo stesso modo. Questa spirale non può che avere esiti tragici nel momento in cui l'autore arriva ad immaginarsi di essere il protagonista di una storia che ha come personaggio principale il sovrano di un regno dove la sessualità si trasforma in esercizio del potere e della violenza. Questo mi sembra davvero il punto cruciale: senza astinenza e senza alzare l'asticella ogni volta non c'è eccitazione ma questo alzare l'asticella continuamente porta verso una pulsione di morte. Un esito tragico. L'attività del porno scrittore non è conciliabile con la regolarità di un lavoro vero.



E così l'esplosione rappresentata sull'ultima tavola con dettagli financo "gore" è l'esplosione dell'autore stesso e l'esplosione di tutto il fenomeno del porno fumetto che in pochi anni sparirà.
Questa l'amara conclusione: il lavoro del porno fumettista è un lavoro impossibile da svolgere e porta ad esplodere!



Nella tavola che riporto ho accostato all'immagine presente su Immaginario Sexy vol. 3, la rappresentazione di Romanini che dà di se stesso come De Sade Barbablu.... sembrerebbero molto simili...secondo voi?
 
Top
view post Posted on 2/1/2017, 10:22
Avatar

Giannizzero Nero

Group:
Member
Posts:
107
Location:
Milan

Status:


Ho visto che era comparso un commento di Squitty in cui si indicava un autore diverso per la storia in questione ma il commento è sparito...
 
Top
view post Posted on 3/1/2017, 15:21
Avatar

Ragazzo Giallo

Group:
Moderatore Globale
Posts:
16,056
Location:
Mantova/Terni

Status:


L'analisi di questo episodio mi ha ricordato una storia giapponese ( mi sembra un episodio della Clinica dell'Amore ) nella quale, pure lì, il protagonista era un autore di fumetti erotici, fumetti ultraspinti nei quali metteva perversioni estreme di ogni genere. Lui, nella realtà, non praticava sesso, era ancora vergine ( mi sembra ) e sfogava la mancanza di sesso mettendo tutte le sue fantasie sessuali nei fumetti che scriveva.
E una volta trovato l'amore, tutte le sue "perversioni" se ne andarono ( sempre se mi ricordo bene, ricordo che lo lessi piuttosto velocemente ).

Tra l'altro pure io, all'esordio alla Ediperiodici, scrissi un episodio piuttosto autobiografico, con il protagonista, sfigato, assolutamente simile a com'ero allora ( beh, non sono poi cambiato molto :lol: ) e con la descrizione delle sue aspirazioni letterarie, che nel fumetto si realizzano in modo non proprio ortodosso :D
 
Top
2 replies since 1/1/2017, 15:38   523 views
  Share