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| Segnalo inchiesta sul collezionismo (in generale) su REPUBBLICA di oggi: http://inchieste.repubblica.it/it/repubbli...ione-127703971/cito un passaggio interessante: La passione da gazza ladra. Data per scontata l'impossibilità di delineare un identikit del collezionista-tipo, qualche indicazione arriva dagli addetti ai lavori. "Il collezionista è come la gazza ladra, prende tutto quello che luccica (e a volte anche ciò che non luccica) e lo porta nel suo nido per abbellirlo", commenta Guido Galimberti, presidente del gruppo Opera Art Consulting. Fuor di metafora, questo significa che a muovere il collezionista "è la passione per ciò che non ha ancora a sua disposizione. Immediatamente dopo l'acquisto, ricomincia la caccia al pezzo mancante", aggiunge l'esperto. "Siamo nell'ambito delle passioni, che non sempre si sposano con la razionalità o le disponibilità di portafoglio".
Domenico Piva, da poco eletto presidente degli antiquari milanesi, usa immagini altrettanto forti. "Per certi versi la passione per la collezione è una droga: non viene mai soddisfatta del tutto". Che lavoro svolgono gli appassionati del settore? "C'è un po' di tutto: professionisti, industriali e commercianti", spiega Piva. "Non si tratta solo di ricconi, ma la disponibilità di importanti risorse economiche è fondamentale per poter alimentare la raccolta". Questo spiega la netta prevalenza di persone di una certa età: "Chi ha 20 anni pensa a trovare un lavoro, a 30 in genere le priorità sono metter su famiglia e acquistare l'abitazione. Si può iniziare a collezionare da giovani, ma passano diversi anni per raggiungere una certa consistenza".
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