Allora, vado con ordine.
Prima rispondo al papero donaldo…
La serie è stata sospesa con il n.416 del settembre 1996, in coincidenza con il crossover "Onslaught" (apparentemente un pretesto narrativo, di cui non conosco i motivi), dopo il quale alcune testate sono state "azzerate" per circa un anno, e rilanciate in nuove serie di tredici numeri.
Siccome il pretesto narrativo era stato la "creazione" di un "sub-mondo tascabile" da parte dell’apparentemente potentissimo Franklin Richards (il bimbo di Sue e Reed) per contrastare il suddetto Onslaught (e non entro nel merito), dopo questa breve parentesi (durata fino al Novembre 1997) si riparte da uno con una terza serie che riporta tutto alla normalità nel Gennaio 1998. I primi tre numeri (che ho postato) sono scritti da Scott Lodbell e disegnati da Alan Davis, e sono molto carini, ma poi arriva un Chris Claremont quasi irriconoscibile che scrive i Fantastici Quattro quasi fossero i suoi X-Men della decadenza, con viaggi nel tempo, paradossi gratuiti e narrativamente non motivati, togliendo quasi tutti gli elementi distintivi della serie. In seguito sarà scritta brevemente da Karl Kesel (bravo) e da Mark Waid.
La serie prosegue fino al n. 70, coincidente con il n. 499 secondo la numerazione originale, e riprende la numerazione con il n. 500. Altri sceneggiatori che si succederanno sono J. Michael Straczynski, Dwayne McDuffie, Mark Millar e Jonathan Hickman.
Si interrompe poi nuovamente con il n. 588, dato l’apparente scioglimento del gruppo dovuto alla (ancora una volta apparente) morte della Torcia Umana. L’Uomo Ragno entra brevemente in sostituzione della Torcia e viene lanciata la nuova serie di Hickman, FF (Fondazione Futuro) che sostituisce i Fantastici Quattro per un anno, finché anche Fantastic Four viene riavviata a partire dal n. 600, con un "buco" (voluto) di dodici numeri (quelli di FF, appunto). Hickman resta come sceneggiatore fino al n. 611, dove la serie viene interrotta, stavolta per pure ragioni di marketing, e lo stesso avviene per FF (interrotta e rilanciata).
Segue quindi la quarta serie che riparte da uno, scritta da Matt Fraction, che scrive anche FF, per un totale di sedici numeri.
A questa, poco più di un anno fa, è seguita la quinta serie, che riparte nuovamente dal n.1, credo sempre per ragioni di marketing, scritta da James Robinson (che trovo apprezzabile, nonostante sia molto difficile scrivere la testata dopo tante inconsistenze) – questa arriva fino al n. 14 (641) per riprendere poi la numerazione normale con il n. 642. La testata, come tutte le altre, incorrerà nel "cross over aziendale" Secret Wars in maggio, destinato ad azzerare tutto, e si interromperà con il n. 645, in uscita tra poco negli USA.
Scusate la prolissità, ma non è facile sintetizzare tutto 'sto casino.
CITAZIONE (ilgattonip @ 9/3/2015, 11:49)
1) cosa cambia nelle varie ere? Ricominciano da uno e cambiano la storia dei personaggi principali oppure è solo un discorso di autori e disegnatori diversi? (capire il mondo dei super eroi è più complicato delle censure di tex...)
2) Li apri o li lasci sigillati? se li lasci chiusi è perché hai già letto le storie negli analoghi italiani?
Veniamo a Gianfranco.
Sì, le copertine meritano, molto belle quelle del periodo Hickman sia di Fantastic Four che di FF, di Alan Davis ed altri.
Le ere sono semplicemente le ere del comic book americano convenzionalmente adottate (mancano la Platinum age e la Golden age ovviamente, perché i Fantastici Quattro inizia nel 1961) – un po' come il nostro molto più semplificato "Anteguerra" e "Dopoguerra", per intenderci.
In realtà sarebbero segnate da avvenimenti significativi (in bene o in male) sia a carattere commerciale che di direzione editoriale, ma non c'è una rigidità individuabile univocamente a causa della differenza tra le case editrici (un esempio banale: uno dei momenti che segna la fine della Silver age e l’inizio della Bronze age è l’arco di storie della morte di Gwen Stacy e di Goblin – quando la morte dei personaggi si prendeva sul serio, mentre per la DC Comics è già un po' diverso).
In realtà non esiste una "Late Copper age", ma siccome sono anni che osservo e cerco di studiare un po' (a tempo perso) i vari elementi che contraddistinguono un cambiamento, non me la sono sentita di classificare genericamente come "Modern" tutto il blocco dal 1997 ad oggi, e ho quindi adottato la fine della gestione di Straczynski (che coincide grossomodo con il crossover Civil War) per segnare l’inizio della Modern age.
Per la seconda domanda: non sono sigillati, li prendo sempre per leggerli (non seguo le edizioni italiane dal 1991 circa). Non ho "copie da lettura", sto solo attento a non rovinarli quando li leggo.