Vintage Comics

Collana Maschere e Pugnali, L'Isola Trovata

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casiraghi
view post Posted on 7/6/2014, 12:00




Prima della metà del 1800 all’interno dei quotidiani o delle riviste francesi presero vita quelli che in Italia vennero definiti “Romanzi di appendice” (Feuilleton in francese). Si trattava semplicemente di romanzi scritti a puntate in penultima o ultima pagina (in appendice, appunto) e che, nell’idea del loro ideatore, dovevano contribuire significativamente a fare in modo che l’acquirente fosse invogliato ad acquistare l’edizione successiva del quotidiano, spinto dal desiderio di sapere “come andavano a finire” le storie.

Il compianto Luigi Bernardi volle omaggiare questo tipo di pubblicazioni, ritenendo che il fumetto seriale avesse un debito non indifferente verso il Feuilleton; tramite la casa editrice “L’Isola Trovata”, fondata appena un anno prima, diede alle stampe una collana che strizzava l’occhio all’avventura spettacolare e fantastica, superando spesso e volentieri il confine della realtà, con le strade della narrazione che prendevano pieghe inattese e con finali senza una vera fine. Nacque “Maschere e Pugnali”.

Questa nuova collana voleva di fatto contenere vere e proprie serie letterarie e puntava principalmente su autori d’oltralpe, forti esponenti della Bande Desinèè. Purtroppo, come riconosce lo stesso Bernardi, questa interessantissima idea restò un progetto appena abbozzato. Nel biennio compreso tra il 1979 e il 1980 videro la luce infatti appena cinque volumi, tutti in formato cartonato e aventi dimensioni di cm 22 x 29,5.

Di seguito la cronologia:

nr. 1 - La piramide dimenticata di Pierre Wininger (marzo 1979)

Le avventure di Victor Billetdoux (corrispondente del giornale L’Echo de Paris e baffetti da sparviero) e Charles Hippolyte Constant (giovane egittologo con la vaga somiglianza ad un Branduardi alle prime armi) si intersecano tra i misteri e le meraviglie dell’antico Egitto ed una Parigi di inizio secolo scorso. Molto bello il tratto in bianconero di Wininger, in pieno stile classico d’oltralpe; accattivanti i giochi di luci e ombre delle tavole “notturne” ambientate nella capitale francese.






nr. 2 – Il demone dei ghiacci (aprile 1979)


Per il secondo volume della collana, Bernardi si affida ad un grosso calibro della Bedè, il grande Jacques Tardi. Il titolo è già suggestivo e le 63 pagine in carta color seppia si susseguono in un tipico mondo Verniano. I disegni del maestro francese valgono da soli l’intera collana e il volume è il più corposo dei cinque.






nr. 3 – Felina di Goetzinger/Mora ( 1979)

L’esordio del colore è riservato ad un’avventura di stampo “supereroistico”; la protagonista, Maria Maddalena, è una sorta di clone di Selina Kyle (ma decisamente molto meno arrapante), con la quale condivide la genesi in maniera pressoché identica (genitori con aspettativa di vita pari allo zero la rendono orfana; la piccola si fa le ossa in un istituto religioso con le consuete suore cattive che la frustano, costringendola inevitabilmente alla fuga); L’eroina in cui si trasformerà Maria si chiamerà Felina, ed il suo costume sarà più in simbiosi con le pantere che con i gatti (leggendo il volume capirete il perché). Molto godibili i disegni della Goetzinger, forse la costruzione della tavola a volte è un po’ troppo arricchita da elementi separatori esagerati, che la rendono leggermente pacchiana.






nr. 4 – L’appuntamento a Sevenoaks di Floc’h/Rivière (gennaio 1980)

E’ ancora il colore lo sfondo di questo quarto appuntamento, firmato dal duo Floc’h (disegni) e Rivière (testi). George Croft, giornalista e scrittore versato nella letteratura misteriosa, si muove in una Londra degli anni ’50, nel tentativo di risolvere l’enigma di un libro tale e quale al suo, ma scritto quasi venticinque anni prima dall’arcano Basil Sedbuk, inventore del teatro dell’orrore e della paura. Con questa opera uscita in originale nel 1977 per conto della casa Dargaud, Floc’h bagna il suo esordio nel mondo dei Comics. Molto carine le illustrazioni delle principali attrazioni turistiche di Londra poste in stile albo fotografico in seconda e terza di copertina.






nr. 5 – Ombre dal nulla di Pierre Wininger (settembre 1980)

Il quinto, e ahimè ultimo, appuntamento targato Maschere e Pugnali è il seguito della primo volume, dando il LA a quell’impronta seriale che Bernardi voleva imprimere alla collana. Lo strano duo “giornalista/egittologo” questa volta è alle prese con incredibili uomini volanti, che si librano tra le stelle di Parigi come Ralph Supermaxieroe. Stavolta le tavole di Wininger si colorano, con risultati a mio parere inferiori rispetto al bianconero della prima uscita. Come annunciato nell’ultima vignetta, era prevista un terzo e conclusivo capitolo intitolato “La notte dell’Horus rosso”, ma la chiusura della collana ha privato i curiosi di sapere il finale in italiano; chi non resistesse a questo vuoto, dovrà procurarsi il tomo in lingua francese.






Veniamo all’aspetto collezionistico. Recuperare l’intera serie è molto facile. Tutti i volumi sono reperibili in un noto sito d’aste o nei vari mercatini della penisola. Io li ho recuperati uno ad uno, pescandoli nei vari mercatini o negozietti dell’usato della mia zona, assaporando e tenendo vivo il mio assopito spirito collezionistico. Trattandosi di materiale non raro, anche il costo risulta abbordabilissimo, basta negoziare un pochino, d’altronde ci siamo abituati, o no?

Edited by casiraghi - 7/6/2014, 13:43
 
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masoki
view post Posted on 7/6/2014, 12:28




Interessanti volumi,
splendido post,
bravo Boss

:clap:
 
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view post Posted on 7/6/2014, 13:00
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Terribile Brigante del West

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Ottima presentazione.
 
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view post Posted on 5/10/2019, 06:31

Giannizzero Nero

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Qualche nota e qualche domanda:

Di Victor Billetdoux - 03 La Notte dell'Horus Rosso (Pierre Wininger) esiste una traduzione amatoriale ben fatta e recuperabile in rete, purtroppo che io sappia mai stampata su carta neppure presso i circoli amatoriali di fumetti.

Caso mai mi informo presso il GAF se trovano interessante occuparsene o se è una cosa che piacerebbe soltanto a me.

Oppure qualcuno sa se nel frattempo è uscita un'edizione regolare in italiano?

Ma la prima avventura, LA PIRAMIDE DIMENTICATA, nella prima edizione francese era in bianco e nero come proposta in italiano o nasce a colori?

Il demone dei ghiacci di Tardì nasce come prima avventura di JEROME PLUMIER, però non mi pare ne siano seguite altre, vero?
Qualcuno ne sa qualcosa?

Scusate se ho riesumato una vecchia discussione ma proprio ieri mi è capitato di leggerne qualcosa e mi si è smossa la curiosità.
 
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view post Posted on 5/10/2019, 13:26
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Patriarca del Clan Mac Donald

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CITAZIONE (Tntu2 @ 5/10/2019, 07:31) 
Il demone dei ghiacci di Tardì nasce come prima avventura di JEROME PLUMIER, però non mi pare ne siano seguite altre, vero?
Qualcuno ne sa qualcosa?

Scusate se ho riesumato una vecchia discussione ma proprio ieri mi è capitato di leggerne qualcosa e mi si è smossa la curiosità.

E' esatto. Il volume ebbe scarso successo commerciale (con grande disappunto dell'autore), e Tardi non ne ha mai proseguito le gesta.
A dir la verità riesumò il personaggio di Plumier in un album* della sua serie più famosa, Adele Blanc-Sec (che di fatto è essa stessa una rielaborazione, più semplice e accessibile, del Demone dei ghiacci): un piccolo cameo con cui, molto simpaticamente, lo uccise :D

E' comunque una lettura molto consigliata, a mio parere uno dei capolavori dell'autore ;)

*il quarto

CITAZIONE (Tntu2 @ 5/10/2019, 07:31) 
Ma la prima avventura, LA PIRAMIDE DIMENTICATA, nella prima edizione francese era in bianco e nero come proposta in italiano o nasce a colori?

La prima storia era in origine effettivamente in bianco e nero.

www.bedetheque.com/media/Planches/PlancheA_17469.jpg

E' stata colorata ex novo in occasione di una ristampa uscita solo l'anno scorso.

www.amazon.fr/exec/obidos/ASIN/2490195026/bedetheque-21
 
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view post Posted on 6/10/2019, 15:01

Giannizzero Nero

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Grazie,
risposte davvero chiare e complete.

Penso proprio che recupererò e leggerò questa serie prima di affrontare l'inedito.

Certo che Bernardi era davvero un bel tipo.
Mi pare che abbia prodotto un discreto numero di bellissimi flop che avrebbero meritato il successo.
 
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5 replies since 7/6/2014, 12:00   845 views
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