Dunque, innanzitutto la lettura dei Mondadori non è tediosa: lo è di più la lettura delle edizioni precedenti che risentono maggiormente di un certo linguaggio " arcaico" ( considera che la pubblicazione nel nostro Paese dei romanzi di Fantomas è quasi contemporanea all'edizione Francese, Fayard è del 1911, Salani del 1912 e che agli inizi ha forse trovato più successo da noi che in Patria).
La traduttrice Sarah Cantoni credo abbia usato un linguaggio più attuale ed anche qualche " modifica", visto che nei tascabili del 1963 i 32 volumi francesi diventano 35. (Tra l'altro credo che anche nella collana " i grandi azzurri", nella quale sono pubblicati alcuni episodi di Fantomas e di Lupin, il testo sia modificato/condenzato. Ma anche le edizioni Rex francesi degli anni '50 lo sono...)
Ovviamente per goderne la lettura ti devi immergere nella brumosa aria notturna della Parigi fin de siecle, nel suo sfarzo e nelle sue miserie, e ti devi arrovellare come fecero i lettori dell'epoca prima di noi a cercare di capire sotto quali spoglie si cela stavolta il misterioso criminale la cui esistenza è nota e provata al solo Juve ed al suo figlio adottivo Fandor.
Ci sono certamente delle ingenuità ma sono a mio parere molto più tollerabili di quelle che troveresti rileggendo i primi numeri di Diabolik ( che tra l'altro agli inizi è quasi un plagio dei primi episodi scritti da Allain e Souvestre: Eva Kant come Lady Beltham, l'arresto e l'esecuzione di Fantomas e quello identico di Diabolik, ed altro ancora...) C'è comunque una grande differenza tra i due: Fantomas si avvale di complici della malavita parigina, ladri, assassini, sfruttatori di prostitute, belle di notte... è come un tumore che si espande generando incredibili fenomeni criminosi dovuti ad una diabolica genialità la cui spiegazione riesce a darla l'intelligenza altrettanto evoluta di Juve, coadiuvato dal giovane ed intrepido giornalista d'assalto Fandor.
Fantomas non si sostituisce a qualcuno modificando le sue fattezze ma prevalentemente crea una identità , usurpa un nome od un titolo. Si veste come un nobile e si fa passare per tale, o da donna attempata e va a vendere fiori o spartiti all'ingresso dell'Opera il che a me sembra più plausibile che sostituirsi a qualcuno con l'ausilio di una maschera di gomma, imitandone voce, peso, altezza ecc... ( Beninteso mi piace anche Diabolik, -seppure leggo solo il semestrale - ma a volte, quando lo leggo, mi viene in mente una battuta che Jacovitti fa dire ad un peones in risposta alle domande dei soldati che gli chiedono una descrizione di Zorry Kid, il vendicatore della Cosa /la California :-" Alto? Basso? Magro ? Grasso? Boh?! Tiene la maschera!"). Prova a leggerlo e secondo me ne resterai piacevolmente sorpreso. ( Non ti avrei detto la stessa cosa di Rocambole che, seppur rinnovato nel lessico nella versione dei tascabili Garzanti, denuncia i suoi 140 anni...). Altra risposta: i 3 film con De Funes e Jean Marais? Non hanno nulla a che vedere con Fantomas. Se mi sono piaciuti? Quando sono usciti ( Fantomas 70 è del 1964) avevo 8 anni. Li adoravo, come Franco e Ciccio e Gianni e Pinotto. Li ho acquistati qualche anno fa in DVD ma non sono riuscito a superare i primi 10 minuti di visione...( Lo sò...sono prolisso ma per spiegarmi ho i miei tempi!!!).