Vintage Comics

I "costi collaterali" del collezionare

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icon9  view post Posted on 3/1/2014, 09:29
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Erede della Famiglia De Frissac

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Beh, era da un bel po' che non aprivo una discussione! :)

Fine anno/inizio anno nuovo: tempo di bilanci per l'anno appena concluso e di....previsioni di spesa per l'anno che verrà. Questo, ovviamente, vale anche per l'ambito collezionistico! ;)
Riflettevo, facendomi i "conti in tasca", sui numerosi costi indiretti e collaterali che spesso noi collezionisti dobbiamo affrontare, e che non coincidono con il "valore effettivo" delle nostre collezioni, trattandosi, a tutti gli effetti, di "spese vive".
E sono un bel po'! :wacko:
Si va dai costi di benzina/gasolio/pedaggio/biglietti per spostarsi in auto/treno per raggiungere fiere, eventi o visionare collezioni a domicilio (ai quali aggiungere biglietti di ingresso a manifestazioni, pasti fuori ed eventuali pernottamenti); a quelli per stoccaggio e conservazione dei fumetti (buste, cartoncini, scatole, cornici e vetri per tavole originali, se non addirittura mobilia nuova); a quelli per gli acquisti a distanza o effettuati tramite piattaforme online (spese di spedizione postale o per corrieri, sempre - notoriamente - a carico degli acquirenti).
Insomma, almeno per quanto mi riguarda, ce n'è abbastanza - in un anno - per comporre la cifra di un Tex N.C. bello, o di una tavola originale di medio/alta importanza! :o:

Ero curioso di sapere se, alle volte, anche a voi viene da sviluppare qualche riflessione su tutti questi €€€ che non si tramutano in "nuvolette parlanti", ma che "evaporano" per altre vie....... :help:
 
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view post Posted on 3/1/2014, 09:50

Uomo Senza Paura

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Interessante riflessione. Secondo me, è parte integrante e viva del collezionismo. è vero che l'assenza di tali spese comporterebbe un maggiore acquisto, ma di fatto verrebbe a mancare il "tran tran", l'iter quotidiano/settimanale/mensile che corrisponde alla nostra maniera di vivere la passione. Il semplice acquisto su internet ovvia, ad esempio, a questi costi collaterali in termini di denaro e di tempo; purtroppo, significa ridurre la dimensione collezionistica alla capienza del portafoglio; è lo stesso principio per cui non mi piace fare la telefonata al commerciante e chiedere "hai la tal serie o il tal pezzo? Bene, spediscimelo"

Questo in generale. Ora, in concreto i costi collaterali incidono parecchio e decretano anche il nostro tipo di collezione e di sacrifici che siamo disposti ad attuare. Per la suddetta questione io mi sono finora imposto di non partecipare a grosse fiere, la cui partecipazione comporterebbe un esborso significativo. Ho potuto farlo perché posso ancora cercare un sacco di materiale di medio valore senza andare fino a Reggio o a Lucca. Un domani che i mercatini e le piccole fiere non proporranno più pezzi che mi interessano, le piccole cifre che spendo mensilmente potranno essere accorpate in un'unica soluzione!
 
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view post Posted on 3/1/2014, 10:59

Uomo Nuvola

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:D In effetti alla fine sono tanti soldi, ma i soldi per le buste sono basilari per la conservazione e quindi intoccabili, chiaro che comprare in rete risparmi ma la gioia di andare in fumetteria scambiare un parere con chi è lì è un piacere che vale la benza da Sesto a Monza (la mia fumetteria è lì) Reggio me la vuoi lasciare? non sono andato a Lucca un pochino ho risparmiato :rolleyes: il problema è che sono cose difficili da tagliare perchè alla fine fanno parte del mondo dei comics .....certo che ripensandoci bene sono dei bei soldini -_- ma cosa o come :?: tagliare? :?: :?:
 
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view post Posted on 3/1/2014, 11:02
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Principe nel suo Giardino

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hai dimenticato i costi della connessione per leggere Vintage Comics :lol:
 
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view post Posted on 3/1/2014, 11:03

Uomo Nuvola

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CITAZIONE (mr.zinoviev @ 3/1/2014, 11:02) 
hai dimenticato i costi della connessione per leggere Vintage Comics :lol:

:o: quelli noooooooo non li posso tagliare
 
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view post Posted on 3/1/2014, 11:27
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Inviato di Mjorek

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Come penso facciano un po' tutti, registro i dati di ogni fumetto che acquisto. I costi collaterali li includo nel prezzo "di carico" del pezzo in questione. Gli unici costi di cui non tengo conto sono le quattro fiere emiliane annuali, perché ci andrei comunque. Se invece devo fare un viaggio apposta per andare a ritirare una tavola o un pezzo importante (in questi casi evito il viaggio postale per evitare che venga perduto un oggetto irripetibile), i costi li considero nella spesa.
Con i rincari degli ultimi anni (poste, carburanti, autostrade, treni) i costi accessori sono letteralmente lievitati, al punto che spesso disincentivano a muoversi. Se so che devo spendere 100 euro per recarmi ad una fiera in cui probabilmente non concluderei nulla, preferisco stare a casa. Se il costo di una spedizione incide eccessivamente sul prezzo di un oggetto, si finisce per non comprare.



Vorrei aggiungere qualche considerazione. Da sempre i costi collaterali fanno parte del gioco. Ne fanno parte necessariamente, in quanto ineliminabili vista la natura del nostro hobby, che vede i pezzi da collezione sparsi per tutta Italia (e talvolta si compra anche all'estero). Ogni forma di svago e passatempo ha i suoi costi, che si traducono nel benessere acquisito durante l'attività. Collezionare fumetti e tavole è (per noi) un'attività appagante.

Forse il senso di colpa "storico" che serpeggia tra chi colleziona fumetti (spendendoci poco o tanto) porta con sé l'idea che in questo hobby bisogna in qualche modo giustificarsi agli occhi del "mondo esterno" mascherando gli acquisti come investimenti di denaro. Non vengo qui a negare che il fattore economico sia importante, perché a tutti gli effetti lo è e sarebbe da ingenui non tenerne conto. Però non va dimenticato che il collezionare è fondamentalmente un'attività che ha dei costi che non rientreranno mai a livello finanziario, perché sono i costi con cui paghiamo il nostro appagamento e il nostro divertimento.

Negli ultimi anni ho comprato pochissimo, ma tutto materiale molto mirato, quindi non quello che trovi facilmente nel posto in cui abiti. Ciò mi ha portato più volte a fare viaggi in treno o auto. In quei viaggi, all'andata vivi l'attesa di avere il pezzo fra le mani o anche solo l'adrenalina data dall'incognita di ciò che andrai a visionare; al ritorno vivi la soddisfazione per quello che stai portando a casa, o magari la delusione. Sono vissuti che arricchiscono e che fanno fare esperienza.
 
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view post Posted on 3/1/2014, 11:42
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Erede della Famiglia De Frissac

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Mi trovo d' accordo su molte affermazioni di Wolp.
Credo che qualsiasi passione porti con sè dei costi che non si traducono in "prodotti" o acquisti materiali, ma che sono inevitabili per mantenere e coltivare quella passione. Questi costi lievitano con il livello a cui arriva questa passione: il lettore di tex che tutti i mesi compra il suo albo in edicola, lo legge e poi lo mette in cantina, magari non si sognerà mai di comprare la busta per conservare l' albo, pur essendo molto affezionato al personaggio.

Questo però vale per qualsiasi passione.
In questi giorni sento molti colleghi che vanno a sciare e ognuno di loro, per coltivare questa passione deve spendere qualcosa: c'è chi si accontenta della gita fuori porta, di un' attrezzatura base e si porta i panini. C'è invece chi va all' estero a cercare delle piste particolari, si compra l' attrezzatura più tecnica possibile e va a mangiare al ristorante.

Mi vengono in mente decine di altri esempi simili, dallo sport, al Cinema, alla musica, ecc...

Io tutti questi costi li considero un po' il prezzo del divertimento!

Ovviamente ognuno, come sempre, fa i suoi conti e le sue considerazioni sul rapporto costi/benefici!
 
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view post Posted on 3/1/2014, 11:58

Uomo Nuvola

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CITAZIONE (Atreides73 @ 3/1/2014, 11:42) 
Io tutti questi costi li considero un po' il prezzo del divertimento!

Ovviamente ognuno, come sempre, fa i suoi conti e le sue considerazioni sul rapporto costi/benefici!

:quote: penso sia questo il punto, ciò non toglie che la riflessione di Condor non è da sottovalutare, è sempre un bel gruzzoletto aggiuntivo
 
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attom83
view post Posted on 3/1/2014, 12:14




bisogna sempre ricordarsi che la vita è una, è giusto fare delle scelte e anche delle rinunce, ma non si può ridurre tutto a un bilancio fatto di soldi e basta, c'è molto altro, sono valori non monetizzabili ma che fanno parte della vita e la rendono più "ricca".
 
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view post Posted on 3/1/2014, 13:02
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Giannizzero Nero

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Li ho valutati attentamente in occasione del "Leo Ortolani" day a Parma, l'11 di gennaio, in concomitanza con l'uscita del n.100.

Finalmente mi ero deciso che valeva la pena sobbarcarsi treno e oneri, soprattutto per poter mettere le mani sul volumetto a tiratura limitata che verrà distribuito: sarebbe stata la prima volta che mi spostavo da Bologna per seguire una manifestazione legata ad un autore.

Quando son andato a vedere per prenotarmi online, ho visto che tutti i posti a disposizione nell'Auditorium erano già esauriti.

Fine delle trasmissioni.

Almeno risparmio soldi :)
 
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view post Posted on 3/1/2014, 16:22
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Ragazzo Giallo

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Concordo pienamente con Wolp e Atreides73.

Aggiungo che il bello del nostro Hobby è la ricerca e la documentazione che ci da l'esperienza in materia.
E' molto più divertente la parte di ricerca rispetto al possedere in collezione. Per questo, andare a fiere, aste o mostre, non è un peso e non lo può essere...
Sarebbe come dire: <<che cavolo ci vado a fare un mese al mare...? Macchina, autostrada albergo ombrellone e quant'altro..>>.
Se stò a casa mia sai soldi che risparmio...!
E in effetti, questo è il semplice segreto delle mie collezioni. Preferisco spendere per il mio Hobby piuttosto che andare a Sharm o a Palma di Maiorca.
I costi accessori per il mio Hobby sono il necessario compromesso per il mio appagamento... tanto quanto lo sarebbe per altri una bella vacanza.

Che poi, diciamolo, spendere 100 € in 2 per venire a Reggio è ben poca cosa se poi sono disposto a spendere 3000 € per un Tex 1/29 o 6-7000 € per un Diabolik... (E' solo un esempio).
 
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view post Posted on 3/1/2014, 16:59
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Inviato di Mjorek

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Il discorso di Fabio è corretto. Certo "socialmente" è più ben visto chi spende 150 euro per una giornata al mare che chi smena gli stessi soldi per fumetti.

CITAZIONE (12Fabio6 @ 3/1/2014, 16:22) 
Che poi, diciamolo, spendere 100 € in 2 per venire a Reggio è ben poca cosa se poi sono disposto a spendere 3000 € per un Tex 1/29 o 6-7000 € per un Diabolik... (E' solo un esempio).

E' un esempio azzeccato perché fa riflettere su quanto i costi incidano percentualmente molto più sui piccoli collezionisti che sui grossi (intendo per "grossi" coloro che spendono cifre a tre zeri). Con ovvie ripercussioni su un mercato che già è troppo selettivo.


CITAZIONE (12Fabio6 @ 3/1/2014, 16:22) 
E' molto più divertente la parte di ricerca rispetto al possedere in collezione.

A me piace cercare, trovare, studiarci su, curare i contatti, ecc. E' divertente, talvolta portare a termine un'acquisizione è davvero quasi come compiere un'impresa (tu sai bene a cosa alludo). Però il possedere la collezione amata per me è il massimo: posso gustarmela quando ne ho voglia!
 
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view post Posted on 3/1/2014, 17:30
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Ragazzo Giallo

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CITAZIONE (wolp @ 3/1/2014, 16:59) 
CITAZIONE (12Fabio6 @ 3/1/2014, 16:22) 
Che poi, diciamolo, spendere 100 € in 2 per venire a Reggio è ben poca cosa se poi sono disposto a spendere 3000 € per un Tex 1/29 o 6-7000 € per un Diabolik... (E' solo un esempio).

E' un esempio azzeccato perché fa riflettere su quanto i costi incidano percentualmente molto più sui piccoli collezionisti che sui grossi (intendo per "grossi" coloro che spendono cifre a tre zeri). Con ovvie ripercussioni su un mercato che già è troppo selettivo.

Lo pensavo anche io mentre scrivevo, e infatti ho detto che era solo un esempio per quello.

Effettivamente, non è molto conveniente per i piccoli collezionisti e per i nuovi...
... ma voglio ricordare che prima di raggiungere la mia "maturità collezionistica", sono andato a fiere per 15 anni, dove la spesa più importante era il biglietto d'entrata, e poi il trasporto, perchè con i miei compagni di scuola andavo anche a Lucca o al Quark Hotel a Milano...
Sono spese che da ragazzo si sentono, e in effetti, non avrebbero senso...
Solo un idiota sarebbe andato a Milano spendendo 75.000 Lire per cercare un Paio di Dylan Dog e qualche manga della Granata Press... ma era la cosa più appagante che potevo fare in un anno intero... e lo rifarei 100 volte.. :cool:
 
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view post Posted on 3/1/2014, 17:50
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Inviato di Mjorek

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ho speso 200 euro per un vecchio fumetto
l'ho restituito perchè mancante di pagina.
spese postali a mio carico nonostante
materiale garantito al totale.
i 200 euro non mi pesano
ma i pochi euro spesi per la restituzione
quelli si, sono molto pesanti.
poi non ci sono solo i soldi
chi mi ripaga di mezz'ora di attesa
in un ufficio pubblico italiano?

1afWh
 
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view post Posted on 3/1/2014, 18:05

Trasportatore di Menhir

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Questo argomento è molto utile e mi interessa personalmente visto che sto' riassestando le mie collezioni dalla A alla Z con tutto quello che ne consegue.... Non faccio distinzioni fra albi importanti e secondari e quindi la spesa che si manifesta è considerevole. Buste, cartoncini ma anche cataloghi e riviste rappresentano importi oggigiorno considerevoli ma indispensabili per un collezionismo direi attuale; quello che più mi infastidisce sono le inevitabili sostituzioni che faccio praticamente a perdere in quanto non mi riesce quasi mai separarmi (se non per regalo) dal fumetto più maldestro... Quasi sempre si tratta di pezzi chiave acquistati in attesa di albi migliori e finisce che tengo entrambi... Comunque conservare un albo è un frangente di assoluto relax che ben gradisco... I Km fatti mi sono invece sono utilissimi in quanto non credo assolutamente agli acquisti via web, male che mi vada avrò passato una giornata in compagnia di compagni d' avventura.
Ciao Andrea
 
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61 replies since 3/1/2014, 09:29   1149 views
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