Quello che non ti aspetti, A cena dallo Zio

Ieri sera, siamo stati invitati a cena di uno zio della mia consorte.
Appena arrivati al paese, siamo andati a trovarlo in edicola ( aperta da pochissimo. )
Acquistate le ultime uscite, ci siamo diretti verso la sua casa (Un vecchio mulino ristrutturato ).
Lì giunti mi ha detto. "Gian Luca, fermati un attimo che ti mostro una cosa".
Quindi accesa una luce e aperta una porta, "Fermati pure qui, quando è pronto ti chiamiamo".
Davanti a me c'erano 3 ceste di fumetti, per lo più malandati e pieni di umidità,
Ora... non vi stò a dire che sono stato li 2 ore a scegliere i più belli.
Nessun fumetto sotto gli anni 70/80.
Quello che volevo condividere con voi, è un ritrovamento che ho fatto nella stessa cantina in una parte meno umida.
Una decina di riviste, tutte anteguerra, ora siccome ci sono dei veri appassionati del settore, appena possibile le posterò per farvele vedere, non aspettatevi nulla di che, erano pur sempre in una cantina.
Anzi se c'è qualcuno a cui possono interessare fatevi pure avanti.

Ora non ho con me la macchina fotografica, domattina al più tardi le vedrete.

Come promesso ecco ciò che ho trovato.


Rivista umoristica, era tenuta insieme ( perchè ora le pagine sono libere), da un sottilissimo filo.

Questa che segue, è un rivista che tratta di teatro, novelle e cultura generale.




Altra rivista contenitore, di novelle e racconti.




Ennesima rivista contenitore, di racconti e novelle.

Continuo con una sequenza di numeri della rivista Qui.
Nella quale ho trovato un allegato che posterò alla fine della sequenza.
Come potrete notare dalle immagini, una parte di questa rivista ha la spillatura molto invasiva, mentre in altri numeri, non vi è cenno di ruggine, cosa strana perchè le ho trovate nel solito scaffale.








Da questo numero la pagine passano da 20 a 16

Siamo arrivati alla fine dei ritrovamenti.
Nel N° 10 di questa rivista, ho trovato il foglio che seguirà in cui si parla......


Con questo chiudo i miei ritrovamenti, sperando di aver fatto piacere a qualcuno postandoli.

Di certo c'è in queste riviste, l'uso di vocaboli che ormai sono passati alla storia, che mai le generazioni future ( e mi ci metto anche io ), userebbero.
Di certo oggi non passerebbero inosservati.
Come ad esempio il titolo di questa novella.
La vecchia automobile.
Un racconto dalla conclusione impreveduta
Ma secondo me, è proprio questo il bello delle riviste anteguerra, con la lingua non falsata da detti e distorsioni che adesso infarciscono il nostro vocabolario.

Non farmici pensare...............
Comunque, ho già una serie completa, con tanto di motivazione per la chiusura.

Edited by Hammerstar - 29/9/2013, 11:52