Vintage Comics

Sceneggiatura o Disegni

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view post Posted on 19/8/2013, 00:15
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Agente del Gruppo T.N.T.

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Senza dubbio, la storia o sceneggiatura che dir si voglia ha più rilevanza, è ciò che ti fa diventare un "fedele lettore", altrimenti in breve tempo si perde interesse.
Però, è anche vero che il tratto caratteristico di un fumetto sono i disegni, lo stile delle illustrazioni, e quindi non si può scindere un elemento dall'altro.
La conclusione che si può trarre: un fumetto è tanto più bello e "completo" quando si arriva al connubio perfetto; viceversa, se i disegni magari non sono eccezionali, tuttavia non devono essere neanche così brutti al punto da non valorizzare degnamente la sceneggiatura.
 
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view post Posted on 19/8/2013, 15:38
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Specialista della Scudo

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Gran Babà al Rhum
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Il mio è un po un giudizio di parte, ma lo ritengo di una faziosità accettabile: prima di tutto la storia e la sceneggiatura, poi il disegno. Si può acquistare una pubblicazione anche soltanto per il disegno ma è di solito un prodotto che non dura a lungo. Voglio fare un esempio, probabilmente generando dissenzi: Hellblazer, che sembra abbia chiuso i battenti col n.300 di quest'anno, non avrebbe resistito così a lungo se non fosse stato per le storie di Moore o di Delano. Spesso lo han disegnato con tratti che , disgiunti dalla bontà narrativa, non avrebbero mai veduto le stampe. Di contro c'è da dire che mi è capitato di leggere albi disegnati da mostri sacri della grafica che però , in assenza di una trama, somigliavano un poco a quelle pin up o pon-pon girl la cui funzione era estremamente circoscritta e limitata e condizionata dal fatto che rimanessero in silenzio. Mentre l'intelligenza unità alla bellezza aggiunge sex-appeal, stupidità e bellezza che costituiscono un binomio diffuso non supportano un interesse duraturo...e poi non tutti hanno avuto la capacità di Giraud/Moebius... (che in ogni caso le cose migliori le ha fatte affiancato da Charlier... )
 
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view post Posted on 19/8/2013, 18:21
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Principe nel suo Giardino

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Callisto IV

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CITAZIONE (John_John @ 19/8/2013, 15:38) 
Hellblazer, che sembra abbia chiuso i battenti col n.300 di quest'anno, non avrebbe resistito così a lungo se non fosse stato per le storie di Moore o di Delano. Spesso lo han disegnato con tratti che , disgiunti dalla bontà narrativa, non avrebbero mai veduto le stampe.

ehm...per la cronaca Moore ha creato il personaggio sulle pagine di Swamp Thing, ma non ha mai scritto neanche un episodio della serie regolare.
cmq la collana di Hellblazer è un ottimo esempio di serie in cui il traino sono stati indubbiamente gli scrittori...ma vale in generale per la Vertigo degli esordi. anche Sandman, Doom Patrol, Shade, Animal Man sono stati affidati ad entusiasti debuttanti od oscuri artigiani...la linea ha fatto il botto grazie alla freschezza e alla novità dei soggetti.
 
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nerone75
view post Posted on 19/8/2013, 20:39




Dipende.......
Se parliamo di una serie tipo Bonelli o altro non vi sono dubbi, è la sceneggiatura che prima di tutto ti cattura e ti porta ad acquistare il successivo albo, i disegni passano in secondo piano. Vanno bene disegni non eccelsi su belle sceneggiature, nel non comune caso di binomio di qualità, allora non resta che ringraziare e lustrarsi gli occhi.
Diverso è per me il caso, per esempio, di albi ( non serie ) anteguerra formati da uno o pochi singoli numeri.
In questo caso, qualche volta, mi è capitato di vedere sceneggiature non entusiasmanti, ma disegni fantastici, che diventano il vero motivo del gradito e soddisfacente acquisto.
In definitiva, a mio avviso, è difficile generalizzare, il fumetto è in gran parte la sintesi delle due cose, non sempre miscelate nella stessa maniera e non sempre valutabili nel medesimo modo.
 
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view post Posted on 20/8/2013, 15:28
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Giannizzero Nero

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Sicuramente la storia è più importante..
L'esempio più lampante: Maus (anche se alcune scelte stilistiche, come raffigurare i personaggi come animali, son notevoli)
Però ammetto che alle volte ho fatto fatica ad avvicinarmi a certi autori, per via dei disegni (vedi Miller)
E una cosa che non sopporto: certe graphic novel sul mercato, avranno anche storie interessanti ma hanno dei disegni da bambini che non mi attraggon per niente..
 
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view post Posted on 21/8/2013, 16:01
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Uomo Senza Paura

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Personalmente direi 60/70% il disegno e 30/40% la storia.

Leggevo il “Garage ermetico” anche se la storia era farraginosissima, per il segno pulitissimo di Moebius. Mi piaccevano Alan Ford, Maxmagnus, Biancaneve etc… ma non compro i numeri non disegnati da Magnus o Frollo.
Molte storie di Pichard, di Baldazzini e di von Trotta se fossero disegnate da altri mi disgusterebbero.

Insomma: leggo molti fumetti per merito del disegnatore… molti meno per merito della storia.

Gli unici che mi vengono in mente sono Fables di Willingham & c. e molte serie di Wood.
 
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20 replies since 17/8/2013, 13:14   264 views
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