L'opera in questione, di Hayao Miyazaki, è un seinen manga. Ho letto dai vostri post, però, che pochi seguono realmente la scuola giapponese, quindi mi permetto di fare un paio di premesse e chiunque ne sappia più di me, per favore, mi corregga e mi completi, perché non voglio fare la figura del saccente in casa d'altri.
Chiarimento terminologico introduttivo:
manga è il termine con cui i giapponesi definiscono la nona arte. Da noi è fumetto, in sudamerica historieta, altrove bande dessinée o comics. Come termine non vale però per tutte le opere orientali, come alcuni credono, generalizzando: in Sud Corea si parla di manhwa e in Cina di manhua. Il riferimento allo standard giapponese è comunque evidente anche in queste scuole.
-i seinen sono i manga il cui target di pubblico va dalla maggiore età in su, perché hanno tematiche ritenute complesse e impegnative;
-gli shonen manga sono indirizzati ad un pubblico maschile di ragazzi in età adolescenziale e preadolescenziale;
-gli shojo manga sono indirizzati ad un pubblico femminile di ragazze in età adolescenziale e preadolescenziale;
-gli hentai manga sono erotici (ma direi anche porno porno
);
-i kodomo manga sono di solito quelli il cui target sono i bambini;
Oddio, sia chiaro: le categorie sono molte di più, per esempio esistono settori distinti che trattano specificamente i manga omosessuali femminili e maschili, eccetera, ma questa è una prima separazione base.
Torno a bomba: stiamo quindi parlando di un fumetto il cui argomento trattato è di tematica seria e adulta. Miyazaki cominciò a realizzare questo gioiello assoluto nel 1982, ma lo finì diversi anni più tardi. Nel mentre, nel 1984 uscì l'anime (cioè il film d'animazione), quando del fumetto ne era stata edita solo una parte. Questa è la motivazione per la quale l'anime ha una trama molto più semplificata e meno ricca.
In Nausicaa i lettori possono ritrovare tutte le tematiche che sono care all'autore, e scoprire che esse non sono solo in nuce, ma sono già sviluppate, mature, complesse e articolate come Hayao ci ha abituato. In primis, mi riferisco alla tematica ambientalista, alla critica verso lo sviluppo e l'industrializzazione umana, considerata in modo iper critico in molte opere successive dell'autore (quasi in tutte). L'ambientazione, infatti, SPOILER è di tipo post apocalittico: gli esseri umani possono vivere solo più in una limitata parte del mondo perché hanno reso il resto nocivo per la loro stessa salute.
I personaggi sono resi a tutto tondo e non mi sto riferendo solo alla splendida protagonista, una principessa giovane e coraggiosa, molto amata dalla popolazione: ogni singolo, minuto e marginale personaggio ha le sue vignette e una resa attenta della propria psicologia. Non per niente, chi ha letto l'opera non si stupirà se affermo che la scena più commovente dell'intera saga (davvero straziante!) riguarda gli "allevatori di vermi".
I disegni non hanno certo bisogno di presentazione: dinamici e accurati, direi certosini, ci mostrano il tratto riconoscibilissimo d'un autore che grazie ai suoi anime tutto il mondo ha imparato ad amare.
Nausicaa ha avuto in Italia una vita editoriale interessante: pubblicata per la prima volta dalla defunta Granata Press, fu scissa in 23 volumetti, di cui l'ultimo rarissimo (io ne trovai due copie, se vi dico a quanto le ho vendute entrambe non ci crederete
). I diritti furono poi acquisiti dalla Panini, che produsse 7 bei volumi. Sapete? Non li prendo in mano da anni, ma ricordo una lettura all'occidentale (chiedo conferma a chi li ha sotto mano). Di recente, la Panini ha ristampato l'opera.
L'opera è così articolata e impegnativa che fu oggetto di studi, ne nacque un dibattito dal quale emerse che molti chiedevano fosse portata nelle scuole alla stregua d'un testo filosofico e ci furono anche saggi sul personaggio.
Di certo lo ritengo un capolavoro imprescindibile e quindi ne consiglio l'acquisto!