Vintage Comics

Collezionare a Costo Zero, e relative conseguenze?

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view post Posted on 14/6/2012, 17:06
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Erede della Famiglia De Frissac

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Mi rifaccio ad una frase di jo.cker dal thread aperto dal Gattonip, e anche ad alcune osservazioni di Wolp, per riflettere sulla idea di supportare le proprie collezioni acquistando con l’obiettivo di rivendere a scopo di lucro.

CITAZIONE (jo.cker @ 9/6/2012, 23:31) 
mah...andrò forse probabilmente controcorrente, ma secondo me è già sbagliato parlare di strategie in ambito collezionistico.io semplicemente colleziono ciò che più mi piace in base alle mie possibilità economiche, senza soppesare tanti altri risvolti. l'essenza del collezzionismo è il piacere del possesso, avulso da altri subiettivismi.

In linea di massima jo.cker ha ragione (sul possesso ci si potrebbe riflettere: diciamo che è il desiderio di raccogliere il materiale per interesse o per quanto vi si ravvisa di valore, più o meno possessivo che sia), perché raccogliere fumetti o libri per passione non è, strettamente parlando, una attività di lavoro o a scopo lucrativo. Il ragionamento della "strategia" può avere senso in piccolo per chi, collezionando, cerca poi di rimettere in circolo materiale che non gli interessa più, che ha comperato per errore, che ha doppio, che vuole sfruttare per un acquisto successivo.

Se l’aspetto del calcolo eccede in modo marcato questo modo di ragionare, si entra nell’ottica di farne un mestiere, e allora tanto vale diventare davvero commercianti di fumetti usati e di antiquariato (a tempo pieno o meno).

Me ne sono reso conto ragionando su quanto diceva Wolp: non è molto sensato, specie a distanza, pensare di supportare le spese di un collezionismo costoso acquistando con l’unico obiettivo di rivendere.
Nella osservazione di jo.cker io leggo un livello ulteriore: se tutti coloro che collezionano, non facendo mestiere del commercio di fumetti, acquistassero o mettessero da parte una quantità rilevante di pubblicazioni percepite come "costose" o "di tendenza" allo scopo di rivenderle, la percezione del mercato, e della effettivà rarità (in rapporto alla desiderabilità) di un fumetto o libro ne risulterebbe alterata.
Credo che questo in buona parte non succeda tanto nel settore librario: certo nessuno ti regala cose di valore, ma non c'è molto l’idea di "sovvenzionare" il proprio collezionismo accumulando materiale da rivendere, che non è molto sensata (anche se ci tenta).

What do you think (or feel)? ;)
 
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view post Posted on 14/6/2012, 20:58
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Sono daccordo su quanto dici:

ognuno deve collezionare ciò che gli piace in base alle sue possibilità ( e NON OLTRE) senza fare ragionamenti troppo commerciali.

Ma personalmente mantengo sempre certo freno ai miei impulsi, per non esagerare...
Mi spiego meglio con un esempio recentissimo:
ho recentemente comprato ( con soddisfazione) da ciollissimo del materiale che ritengo raro ma poco ricercato.
Valore indicativo 100 euro al pezzo.
Vi garantisco che non è roiba facile da trovare e quando ne avevo trovati mi avevano chiesto il doppio.
Ora non è che non mi posso ( fortunatamente ) permettere di buttare 100 euro in più.
Ma non li hbo presi perchè acquisto sempre e solo materiale di cui sono convinto anche del prezzo...mi peserebbero sulla coscienza più quei 100 euro "buttati" che non 2000 spesi per una bella tavola...

 
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view post Posted on 14/6/2012, 21:40
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Ragazzo Giallo

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CITAZIONE (JJackFlash @ 14/6/2012, 21:58) 
Sono daccordo su quanto dici:

ognuno deve collezionare ciò che gli piace in base alle sue possibilità ( e NON OLTRE) senza fare ragionamenti troppo commerciali.

Ma personalmente mantengo sempre certo freno ai miei impulsi, per non esagerare...
Mi spiego meglio con un esempio recentissimo:
ho recentemente comprato ( con soddisfazione) da ciollissimo del materiale che ritengo raro ma poco ricercato.
Valore indicativo 100 euro al pezzo.
Vi garantisco che non è roiba facile da trovare e quando ne avevo trovati mi avevano chiesto il doppio.
Ora non è che non mi posso ( fortunatamente ) permettere di buttare 100 euro in più.
Ma non li hbo presi perchè acquisto sempre e solo materiale di cui sono convinto anche del prezzo...mi peserebbero sulla coscienza più quei 100 euro "buttati" che non 2000 spesi per una bella tavola...

Ogniuno ha le sue convinzioni...
Io li riterrei buttati in una tavola...
Secondo te sono spesi meglio in tavole, solo perchè le tavole si rivalutano molto, e quindi, anche se in maniera inconscia, la tua preferenza sembrerebbe vizziata dal fattore del guadagno economico... (Non so se mi spiego)...!
 
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view post Posted on 15/6/2012, 07:40
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Ottimo, non ci siamo capiti per niente :lol: :lol: :lol:
Volevo dire mi peserebbero sulla coscienza più quei 100 euro di sovrapprezzo (chiamiamolo così) su un qualunque pezzo, che non spenderne 2000 per uno che valga quella cifra anche per me...
Insomma pagare 200 per una cosa che vale 100 NO, io rinuncio.. Non me lo devo portare a casa a tutti i costi
Spenderne 2000 per una cosa che secondo me li vale tutti, si se è un periodo in cui me lo posso permetteer
 
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andreaelle
view post Posted on 15/6/2012, 08:13




fermo restando che sono un collezionista e non un rivenditore mi sembra che tutte le volte che si accenna alla possibilità di acquistare per rivendere ci sia una sorta di generale critica a priori, leggendo gli interventi mi sembra anche una posizione un po' prevenuta, quasi da snobbare come se stia facendo qualcosa di male... alla fine non credo ci sia niente di male anzi credo sia una pratica che la gran parte di noi ha usato (raramente o spesso) per autofinanziarsi quindi non la trovo criticabile...
secondo me può accadere e accade che si possa trovare qualche cosa a poco che non interessi per tipo di serie, genere, etc ma che alla fine venga presa e rivenduta... insomma, io quando ero un studente (anche durante l'università) se mi capitava un'occasione non me la lasciavo sfuggire anche perchè era l'unico modo per autofinanziarsi gli acquisti, altrimenti come avrei fatto per gestire tutti gli acquisti? e meno male che l'ho fatto perchè alcune cose oggi non le avrei più trovate... magari ora è diverso, se vedo passare una serie che non seguo anche a prezzo basso non mi interesso ma non ci trovo nulla di male a comprarla e a rivenderla...
insomma se vi propongono una serie che vale mille a cento e questa serie non vi interessa minimamente, mi volete dire che la snobbate? non credo...
più difficile diventa il mettere via delle cose perchè si spera che in futuro abbiano un valore enorme... questo credo sia ormai un fenomeno che accade sempre meno (magari i grandi rivenditori con grande magazzino possono permetterselo)
 
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view post Posted on 15/6/2012, 09:20
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Uomo Senza Paura

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Si parla sempre delle stesse cose, trite e ritrite.
Parliamoci chiaro : ognuno compra sempre quello che più lo aggrada al prezzo che ritiene equo : nessuno infatti del spenderebbe 10 volte il valore reale di un fumetto/tavola che non lo appassiona e di cui sa non tornerà più dei soldi spesi.

Forse la verità in cuore di un collezionista è la seguente:compro ciò che più mi piace, escono comunque soldi che avrei potuto risparmiare in quanto il bene non è necessario e quindi mi convinco in fondo in fondo che, nel caso in un futuro avrò bisogno di quei soldi (che avrei dovuto risparmiare ma ho speso per dei fumetti), questi potranno rientrarmi comodamente dalla vendita degli stessi (cosa per altro non sempre veritiera, soprattutto perchè il futuro non è certo roseo sia sul vintage che sul nuovo).
 
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andreaelle
view post Posted on 15/6/2012, 09:47




CITAZIONE (same @ 15/6/2012, 10:20) 
Si parla sempre delle stesse cose, trite e ritrite.
Parliamoci chiaro : ognuno compra sempre quello che più lo aggrada al prezzo che ritiene equo : nessuno infatti del spenderebbe 10 volte il valore reale di un fumetto/tavola che non lo appassiona e di cui sa non tornerà più dei soldi spesi.

Forse la verità in cuore di un collezionista è la seguente:compro ciò che più mi piace, escono comunque soldi che avrei potuto risparmiare in quanto il bene non è necessario e quindi mi convinco in fondo in fondo che, nel caso in un futuro avrò bisogno di quei soldi (che avrei dovuto risparmiare ma ho speso per dei fumetti), questi potranno rientrarmi comodamente dalla vendita degli stessi (cosa per altro non sempre veritiera, soprattutto perchè il futuro non è certo roseo sia sul vintage che sul nuovo).

questo che dici è sacrosanto...
io però facevo un discorso diverso approfondendo qualche spunto dei post precedenti, magari chiarisco con un esempio: non colleziono dylan dog (ma avrei potuto dire tex-diabolik o altro), non mi interessa ma so che il nr 1 vale 200 euro se perfetto, me ne propongono uno a 20 euro, che faccio? lo lascio lì?? no, lo prendo e poi lo uso come merce di scambio per un valore di 200 euro oppure lo rivendo, non credo ci sia niente di male, col guadagnato potrò colmare qualche buco nella mia collezione....
a chi non è capitato? non mi sembra sia una posizione criticabile e non mi sembra che questo leda la dignità del collezionista facendolo diventare un professionista commerciante a caccia di guadagno (parliamo di qualche vendita se capita il colpo di fortuna non di un'attività di compra-vendita costante)...
 
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view post Posted on 15/6/2012, 09:49
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Re del Delitto

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Recentemente ho recuperato una collezione quasi completa della rivista Il Fumetto dell'ANAF/ANAFI.
Poichè cercavo un paio di articoli e non ricordavo in quali numeri fossero, mi sono messo a sfogliarli uno per uno.
Ho impiegato diversi giorni perchè si tratta di decine di migliaia di pagine zeppe di recensioni, cronologie, interviste, opinioni, immagini su qualsivoglia genere e natura di pubblicazioni e autore...
Ebbene, in NESSUNA di queste pagine si accenna mai al valore economico di un fumetto, cosa che su questo forum emerge in novantotto post su cento...
Non è che forse abbiamo perso completamente di vista il senso del collezionismo?
 
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view post Posted on 15/6/2012, 10:05
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Re del Delitto

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CITAZIONE (same @ 15/6/2012, 10:20) 
Forse la verità in cuore di un collezionista è la seguente:compro ciò che più mi piace, escono comunque soldi che avrei potuto risparmiare in quanto il bene non è necessario e quindi mi convinco in fondo in fondo che, nel caso in un futuro avrò bisogno di quei soldi (che avrei dovuto risparmiare ma ho speso per dei fumetti), questi potranno rientrarmi comodamente dalla vendita degli stessi (cosa per altro non sempre veritiera, soprattutto perchè il futuro non è certo roseo sia sul vintage che sul nuovo).

Questo secondo me è il giusto discorso ! ;)


CITAZIONE (procione_del_maine @ 15/6/2012, 10:49) 
Recentemente ho recuperato una collezione quasi completa della rivista Il Fumetto dell'ANAF/ANAFI.
Poichè cercavo un paio di articoli e non ricordavo in quali numeri fossero, mi sono messo a sfogliarli uno per uno.
Ho impiegato diversi giorni perchè si tratta di decine di migliaia di pagine zeppe di recensioni, cronologie, interviste, opinioni, immagini su qualsivoglia genere e natura di pubblicazioni e autore...
Ebbene, in NESSUNA di queste pagine si accenna mai al valore economico di un fumetto, cosa che su questo forum emerge in novantotto post su cento...
Non è che forse abbiamo perso completamente di vista il senso del collezionismo?

Sarà forse perchè quando hai collezionato tu i fumetti si trovavano nei cassonetti o nelle case di qualche privato che se glieli portavi via gli facevi un piacere (in parecchi casi ti pagavano pure se gli sgombravi le cantine o gli scaffali) ?
Oggi Giuseppe sai benissimo che purtroppo non è più così e chi ha avuto la sfortuna di iniziare a collezionare in questi ultimi Anni si è dovuto inevitabilmente scontrare con prezzi disumani....e chi come me, Giorgio, Paolo e tanti altri collezionano Tex purtroppo sanno benissimo che sacrifici economici devono sopportare, anche se decidessimo di collezionarlo con fumetti in stato disastroso...perchè Tex non te lo regalano nemmeno quando è a pezzi....figuriamoci se perfetto ! :cry:
In questo modo è facile, come dici tu, perdere il senso del collezionismo perchè purtroppo si è attenti anche al lato economico visto che io, come penso anche qualche altro, non trovo i soldi per terra purtroppo !! :(
 
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view post Posted on 15/6/2012, 10:25

Trasportatore di Menhir

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Argomento poco piacevole ma attuale e non trascurabile.....L'aspetto economico e' rilevante e capisco che lo spendere bene il proprio denaro ci permette di coltivare un hobby (riduttivo direi...) altrimenti economicamente insostenibile; e' vero che in passato si guardava piu' alla passione pero' i prezzi erano piu' sostenibili e le serie collezionate a vasto raggio in modo da soddisfare tutti i gusti.Penso che TUTTI si siano domandati almeno una volta cosa succederebbe se si verificasse la necessita' di vendere il posseduto e ritengo che sia un bene poterci recuperare il giusto....Detto questo devo ammettere che la questione economica ha superato di gran lunga il fascino del collezionismo ed ancora non si sono viste del tutto le conseguenze di tutto cio'....Persone in grado di acquistare spendendo cifre importanti ci saranno sempre ma siamo certi di possedere quello che al momento giusto sara' commerciale ??? Conosciamo l'integrita' dei nostri albi ??? Abbiamo la capacita' di porci sul mercato ed essere competitivi ??? Personalmente preferisco pensare al presente che mi vede acquistare quello che mi piace e vendere/cambiare quello che ritengo meno interessante, il tutto per continuare a collezionare ad un livello accettabile....
Ciao Andrea
 
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view post Posted on 15/6/2012, 10:43
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Re del Delitto

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CITAZIONE (presepio68 @ 15/6/2012, 11:05) 
Sarà forse perchè quando hai collezionato tu i fumetti si trovavano nei cassonetti o nelle case di qualche privato che se glieli portavi via gli facevi un piacere (in parecchi casi ti pagavano pure se gli sgombravi le cantine o gli scaffali) ?
Oggi Giuseppe sai benissimo che purtroppo non è più così e chi ha avuto la sfortuna di iniziare a collezionare in questi ultimi Anni si è dovuto inevitabilmente scontrare con prezzi disumani....e chi come me, Giorgio, Paolo e tanti altri collezionano Tex purtroppo sanno benissimo che sacrifici economici devono sopportare, anche se decidessimo di collezionarlo con fumetti in stato disastroso...perchè Tex non te lo regalano nemmeno quando è a pezzi....figuriamoci se perfetto ! :cry:
In questo modo è facile, come dici tu, perdere il senso del collezionismo perchè purtroppo si è attenti anche al lato economico visto che io, come penso anche qualche altro, non trovo i soldi per terra purtroppo !! :(

Carissimo, consentimi di non essere minimamente d'accordo con quello che hai detto.
Per prima cosa sfatiamo il luogo comune del cassonetto che va bene per scherzare ma se si fa un ragionamento serio non ci azzecca affatto.
inoltre, volendo mettere i puntini sulle i, "i privati che se glieli portavi via gli facevi un piacere" ci sono anche oggi e con la stessa percentuale di un tempo.
E poi qual'è questo fantasmagorico tempo di cui si favoleggia ogni volta?
Il mio? Quello di aumaldo o kilobaid?
Parliamoci chiaro: ai nostri "tempi" sicuramente sui tex spillati a Lucca o alle 72 ore di Bologna ci si pisciava sopra, perchè tutti i collezionisti di allora si svenavano letteralmente su altre cose, tipo certe impossibili collane anteguerra delle quali oggi la stragrande maggioranza di noi ne ignora persino l'esistenza e quando qualcuno si azzarda a postarne una immagine, nessuno perde nemmeno il tempo di guardarla.
Io in quell'epoca non potevo permettermi di comperare nemmeno un numero dell'Avventuroso per cui ripiegavo sui giornaletti usati a metà prezzo perchè mi piaceva leggere i fumetti, non perché sapevo che il diabolik pagato 75 lire oggi vale ottomila euro... se l'avessi immaginato, ne avrei comperate ottomila copie, non credi?
Quindi non esiste un periodo delle cuccagne ma ciascuno ha la sua nicchia di pezzi ricercati.
Se oggi siamo diventati schiavi alla totale mercè dei commercianti non é dovuto alla sfiga di aver iniziato le collezioni nel 2000 ma è frutto di una situazione causata da noi stessi, con la fissa dell'albo perfetto e con l'ottica dell'investimento garantito. Il resto è venuto da sè.
Quando poi sostieni che non è possibile collezionare neppure fumetti in stato disastroso, francamente mi scappa da ridere perchè i magazzini dei commercianti sono stracolmi di fumetti in condizioni buono/ottimo che nessun collezionista vuole vedere neppure in fotografia e vorrei che qualcuno di loro intervenisse per smentirmi o confermare questo. Giusto ieri, un commerciante mi ha contattato per chiedermi se volevo gratis quattro casse di Tex originali di seconda scelta perchè non sa dove metterli e la mia risposta è stata no perchè non saprei che farmene neppure io!
Quindi il mercato è anomalo perchè il collezionista è anomalo.
Sono stato a casa di un collezionista che si vanta di avere tutto di Andrea Pazienza ed infatti ha tutto nuovissimo e perfettamente blisterato con tanto di tavole autografate. Ebbene, gli citavo dei titoli di storie e lui non ne conosceva nessuna perché non ha mai letta una sola pagina di Pazienza...
Ecco, di questi personaggi siamo pieni e sono loro che vanno alle aste e spendono migliaia di euro alla volta per delle stronzate senza senso.
Non ditemi che sono eccezioni, perchè non è vero.
 
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view post Posted on 15/6/2012, 10:47

Trasportatore di Menhir

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CITAZIONE (procione_del_maine @ 15/6/2012, 11:43) 
CITAZIONE (presepio68 @ 15/6/2012, 11:05) 
Sarà forse perchè quando hai collezionato tu i fumetti si trovavano nei cassonetti o nelle case di qualche privato che se glieli portavi via gli facevi un piacere (in parecchi casi ti pagavano pure se gli sgombravi le cantine o gli scaffali) ?
Oggi Giuseppe sai benissimo che purtroppo non è più così e chi ha avuto la sfortuna di iniziare a collezionare in questi ultimi Anni si è dovuto inevitabilmente scontrare con prezzi disumani....e chi come me, Giorgio, Paolo e tanti altri collezionano Tex purtroppo sanno benissimo che sacrifici economici devono sopportare, anche se decidessimo di collezionarlo con fumetti in stato disastroso...perchè Tex non te lo regalano nemmeno quando è a pezzi....figuriamoci se perfetto ! :cry:
In questo modo è facile, come dici tu, perdere il senso del collezionismo perchè purtroppo si è attenti anche al lato economico visto che io, come penso anche qualche altro, non trovo i soldi per terra purtroppo !! :(

Carissimo, consentimi di non essere minimamente d'accordo con quello che hai detto.
Per prima cosa sfatiamo il luogo comune del cassonetto che va bene per scherzare ma se si fa un ragionamento serio non ci azzecca affatto.
inoltre, volendo mettere i puntini sulle i, "i privati che se glieli portavi via gli facevi un piacere" ci sono anche oggi e con la stessa percentuale di un tempo.
E poi qual'è questo fantasmagorico tempo di cui si favoleggia ogni volta?
Il mio? Quello di aumaldo o kilobaid?
Parliamoci chiaro: ai nostri "tempi" sicuramente sui tex spillati a Lucca o alle 72 ore di Bologna ci si pisciava sopra, perchè tutti i collezionisti di allora si svenavano letteralmente su altre cose, tipo certe impossibili collane anteguerra delle quali oggi la stragrande maggioranza di noi ne ignora persino l'esistenza e quando qualcuno si azzarda a postarne una immagine, nessuno perde nemmeno il tempo di guardarla.
Io in quell'epoca non potevo permettermi di comperare nemmeno un numero dell'Avventuroso per cui ripiegavo sui giornaletti usati a metà prezzo perchè mi piaceva leggere i fumetti, non perché sapevo che il diabolik pagato 75 lire oggi vale ottomila euro... se l'avessi immaginato, ne avrei comperate ottomila copie, non credi?
Quindi non esiste un periodo delle cuccagne ma ciascuno ha la sua nicchia di pezzi ricercati.
Se oggi siamo diventati schiavi alla totale mercè dei commercianti non é dovuto alla sfiga di aver iniziato le collezioni nel 2000 ma è frutto di una situazione causata da noi stessi, con la fissa dell'albo perfetto e con l'ottica dell'investimento garantito. Il resto è venuto da sè.
Quando poi sostieni che non è possibile collezionare neppure fumetti in stato disastroso, francamente mi scappa da ridere perchè i magazzini dei commercianti sono stracolmi di fumetti in condizioni buono/ottimo che nessun collezionista vuole vedere neppure in fotografia e vorrei che qualcuno di loro intervenisse per smentirmi o confermare questo. Giusto ieri, un commerciante mi ha contattato per chiedermi se volevo gratis quattro casse di Tex originali di seconda scelta perchè non sa dove metterli e la mia risposta è stata no perchè non saprei che farmene neppure io!
Quindi il mercato è anomalo perchè il collezionista è anomalo.
Sono stato a casa di un collezionista che si vanta di avere tutto di Andrea Pazienza ed infatti ha tutto nuovissimo e perfettamente blisterato con tanto di tavole autografate. Ebbene, gli citavo dei titoli di storie e lui non ne conosceva nessuna perché non ha mai letta una sola pagina di Pazienza...
Ecco, di questi personaggi siamo pieni e sono loro che vanno alle aste e spendono migliaia di euro alla volta per delle stronzate senza senso.
Non ditemi che sono eccezioni, perchè non è vero.

Purtroppo non posso che condividere tutto.....
Ciao Andrea
 
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magnus79
view post Posted on 15/6/2012, 11:05




Quoto anche io Procione. Certo che quelle quattro casse di Tex le prenderei volentieri io :P

Ad ogni modo,penso sia vero che il collezionismo è orientato verso il pezzo perfetto ma dipende sempre da persona a persona.
Io personalmente mi accontento sempre del pezzo buono/ottimo ma non tollero chiaramente scritte o scotch.Certo,fa piacere trovare pezzi da edicola ma non sono fissato.

Ammetto di aver comprato a volte delle cose perfette e di averle riposte in libreria senza nemmeno leggerle ma sarà capitato due volte nella vita mia.A me i fumetti piace leggerli,magari senza sverginarli aprendoli in due,ma il piacere è leggerli,oltre che averli.Altrimenti avrei continuato a collezionare francobolli e schede telefoniche come facevo da ragazzino.

Mi accorgo sempre più di come ci siano collezionisti che mirano solo ai pezzi costosi.Ormai su Dylan Dog,tutti si sono fissati su 2-3pezzi perchè sanno che valgono moltissimo e cercano solo quelli.Poi magari hanno delle collezioni povere di altre cose ma tant'è,si va a periodi in ogni cosa.Magari tra 10 anni ci si fisserà su tutt'altro,chi lo sa.
 
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view post Posted on 15/6/2012, 11:17
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Uomo Senza Paura

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Io continuo a pensare che l'attenzione all'aspetto economico sia solo una giustificazione a noi stessi per l'aver speso soldi in cose secondarie...
Che un fumetto sia stato pagato 1 centesimo o 10.000 euro la sostanza non cambia : se non si ha bisogno di soldi per necessità impellenti non si venderà mai il fumetto indipendentemente dal suo valore di mercato creando magari buchi in collezioni : se ciò accedesse non saremmo più collezionisti, ma veri commercianti.

Non concordo con Procione su una cosa...un tempo l'informazione a cui si aveva accesso era molto diversa..e questo rendeva più facile fare affari rispetto ad oggi (soprattutto per le fumetterie).
 
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view post Posted on 15/6/2012, 11:57
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Uomo Nuvola

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CITAZIONE (procione_del_maine @ 15/6/2012, 10:49) 
Recentemente ho recuperato una collezione quasi completa della rivista Il Fumetto dell'ANAF/ANAFI.
Poichè cercavo un paio di articoli e non ricordavo in quali numeri fossero, mi sono messo a sfogliarli uno per uno.
Ho impiegato diversi giorni perchè si tratta di decine di migliaia di pagine zeppe di recensioni, cronologie, interviste, opinioni, immagini su qualsivoglia genere e natura di pubblicazioni e autore...
Ebbene, in NESSUNA di queste pagine si accenna mai al valore economico di un fumetto, cosa che su questo forum emerge in novantotto post su cento...
Non è che forse abbiamo perso completamente di vista il senso del collezionismo?

Quoto...e Straquoto...basta sempre a parlar di vile pecunia...prendete il fumetto per quello che è:Divertimento e cultura. ;) .
 
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