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| Personalmente consiglierei, se non desideri leggerle in ordine cronologico, di tenere "Il segreto dell’Espadon" per ultimo. È una storia molto lunga, e decisamente più impegnativa da seguire delle avventure successive. Mi pare che nell’Espadon si rinvenga ancora quella influenza di Alex Raymond che caratterizza "Il Raggio U", che paradossalmente si legge probabilmente con più facilità dell’Espadon.
Sui i due episodi della Grande Piramide sono d’accordo con il Procione, ma è decisamente riduttivo definirli come "certi film di avventura dell'epoca": Jacobs lì è già un mondo a parte, ed ha ingranato completamente.
Ah, e anche se probabilmente sarò in controtendenza, considero "Le tre formule del Prof. Sato" una delle storie più riuscite di Blake & Mortimer, forse la più matura, ambientata in una Tokyo caratterizzata da una grandissima attenzione al dettaglio, e paradigmatica della modernità, intesa in particolare come rapporto problematico con la scienza, che la rende affascinante ed unica. Una sorta di "ponte" tra il fumetto franco-belga e la produzione giapponese da noi arrivata con decenni di ritardo, grazie alla capacità di Jacobs di studiare gli ambienti e cogliere l’essenza delle vicende immaginate.
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