Accidenti, se avessi tenuto tutti i calciatori avresti un valore (anche quelli pre-Panini, immagino).
Capisco quindi che hai cambiato abitazione diverse volte, sei originario del sud o del nord? Qui in emilia non mi pare ci fosse particolare ostracismo da parte delle nostre maestre, anzi. Devo dire che sono state due grandi. Una, la più giovane, c'è ancora, l’altra – straordinaria – magari ci esortava a non lasciarci assorbire totalmente dalle figurine ma non mi pare abbia mai avuto alcunché da dire.
Ricordo che un giorno ero dispiaciutissimo di aver lasciato a casa il mazzone di figurine, e non potevo pensare di rinunciare a giocare durante la ricreazione. Morale: ho telefonato dal telefono pubblico a mia madre chiedendo che me le portasse, e quando la maestra l’ha vista arrivare mi sono un attimo vergognato. Poi ha fatto un commento scherzoso del genere "non ce l’avresti proprio fatta a non giocare per una volta durante la ricreazione". Mentre i miei compagni probabilmente mi ammiravano per la mia "radicalità".
D’altra parte io facevo temi – quando capitava che fosse offerto un tema libero – del tipo «Analisi della testata "Topolino"»: sviscerando le caratteristiche della pubblicazione. Notando ad esempio, ben prima di sapere chi fossero Scarpa e Carpi, che in genere la prima e l’ultima storia (che poi avrei saputo di produzione italiana) erano più lunghe, e più curate come testi e disegni, mentre le altre erano più brevi e a mo' di riempitivo. Queste analisi colpivano molto le mie maestre, genuinamente interessate al problema.
Quindi potevo permettermi anche gli eccessi del gioco delle figurine…