Sciuscià, e fumetti culturalmente affini…

Eccomi, ed ancora mi scuso per il ritardo,dovuto alla mia povertà temporale.

Dunque, Sciuscià nasce nel formato striscia, assai di moda in quegli anni. il 22 gennaio 1949. Edizioni Torelli,Milano. Testi di Tristano Torelli e Giana Anguissola, disegni di Paludetti e di Tacconi, poi Coppola . Copertina Paludetti e Tacconi. Ai testi si aggiungerà poi anche Renzo Barbieri.
La prima serie è di 144 albi, ed è indubbiamente la più interessante. La secoda (30 settembre 1951) di 96 albi, sempre a striscia. La terza (1 settembre 1953) a formato quadratino,di 86 albi, condivisi con NAT DEL SANTA CRUZ. La quarta, è pubblicata nella quarta serie del PICCOLO SCERIFFO a libretto.
Nel capitolo delle ristampe, se non si hanno gli albi sotto mano,si finisce per perdersi. Comunque, schematizzando,
già alla fine del 49 usciva la prima ristampa, in formato ALBO D'ORO, 40 numeri, ognuno con tre episodi. La serie continuava poi nell'analoga serie dedicata allla raccolta del PICCOLO SCERIFFO, per l'esattezza la seconda serie di dodici numeri.
Le ristampe successive, già quella del 54/55, sono tagliate e corrette abbondantemente. Nella versione poi su COMMANDOS viene ridisegnato da Lina Buffolente.
Abbordabili, la ristampa effettuata dalla DI MICELI, in albi a tre strisce l'uno per le due serie in tale formato, ed anastatica per terza e quarta serie, ed ancor più quella della COLLANA OLD AMERICA (DARDO/MILONE) che in 41 volumi ristampa tutta la saga.

L'impianto narrativo è allo stesso tempo semplice e complesso. In un paese del Sud NICO cerca di guadagnare qualcosa offrendosi come lucidascarpe. Non parlando inglese, chiede ad un marinario come potrebbe farsi capire da un ufficiale poco lontano. "Basta che tu gli dica shoe shine. Ma guarda che si pronuncia sciù sciain". Rivolgersi all'ufficiale con la domanda "sciuscià?" e sentirsi rispondere uno scimmiesco "hù, hù. tu sciuscià? Venire con me sciuscià" è un tutt'uno. Sciuscià è il nuovo nome del ragazzo, che riceve l'incarico di portare un messaggio a Roma.



FIAMMETTA è la sua compagna, ed insieme attraversano l'Italia per portare a termine la loro missione, attraverso un paese ancora in guerra.








A Roma conoscono PANTERA che si unisce alla coppia. Per un motivo analogo (portare al comando tedesco una foto che deve scagionare un italiano ed accusare un tedesco) il trio risale verso Milano.
Coll'albo 107, i nostri eroi lasciano l'Italia ed emigrano prima in America e quindi in Canada.
La seconda serie tratta appunto delle avventure in questa terra, come Giubbe Rosse.
Nella terza serie, le avventure si spostano in Kenia, come amministratori di una fattoria.
Nella quarta serie, dopo altre avventure si giunge all'epilogo: Nico e Fiammetta si sposano, e grazie all'amore e ad una grossa vincita di Pantera alla lotteria, vivranno felici e contenti.

La parte più interessante è logicamente quella che narra le peripezie dei nostri eroi attraverso un'Italia ancora in guerra. C'è spazio per un'umanità varia e complessa, dalle mille sfaccettature, ancora ben viva nei ricordi dei lettori. Eravamo solo nel 1949, e la guerra era stata assaggiata da tutti. Il canovaccio vede da una parte i buoni: il capitano protettore (Wickers), gli americani in genere, i partigiani, i sacerdoti, dall'altra i Tedeschi ed i Fascisti, con le loro spie e i loro fiancheggiatori. In mezzo una miriade varia e brulicante di buoni e cattivi, abilmente mescolati tra loro. Ci sono i soldati di colore, ci sono i deportati, ci sono gli stermini. C'è spazio per il coraggio e per la vigliaccheria, per la paura e per l'allegria!









Edited by billyhusky - 15/1/2012, 13:02

SCIUSCIA' rappresenta un caso unico nel fumetto italiano. Tristano Torelli non era di sinistra, nè lo era Giana Anguissola, una valida scrittrice che si era affermata nel settore della letteratura d'evasione. Semplicemente, con fiuto editoriale, avevano saputo rappresentare un periodo drammatico della nostra storia. Tra americani salvatori e protettori, tedeschi determinati ad uccidere e privi di pietà, fascisti al loro soldo, partigiani di diversa indole ed estrazione, sacerdoti vittime e salvatori, c'è spazio per un'umanità complessa e sofferente, che lotta per sopravvivere.
I nostri eroi sono personaggi che agiscono in modo non subalterno. Particolarmente riuscita è la figura di FIAMMETTA, che è una donna,diremmo oggi, emancipata (salvo poi finire casalinga da riproduzione). Ma tanti altre figure sono di ricca personalità.
Il linguaggio è sempre schietto, immediato. E' evidente che nell'evoluzione della storia, ed ancor più nelle ristampe a partire dalla seconda, larghe parti venissero censurate. Un concetto fondamentale è che Dio protegge tutti e perdona anche i fascisti, e che USA, Madonna e Chiesa sono pronti ad aiutare.

Alcuni degli albi a spessore maggiore

La serie è abbastanza costosa, ma se non cerchi i numeri chiave( che sono in genere numeri per la serie completa, non chiave per il loro contenuto ) sono pezzi sui 7/10 euro, ed anche meno. Pertanto abbordabili.
Alcuni numeri chiave, per il contesto specifico ,sono, a parte "becco d'aquila"(4) di cui ti ho già postato la copertina, il 27 Vagone piombato, il 45 Campo di concentramento, il 36 I selvaggi ed il famosissimo 24 Rappresaglia. Un pugno nello stomaco, ancora oggi che il tempo ha lenito le ferite. Nel 50 era ancora più forte l'emozione che poteva scatenare un albo di questo tipo.
Ti chiedo scusa preventivamente, ma non ho forzato le pagine per non far soffrire l'albo.

Edited by billyhusky - 16/1/2012, 21:49

ecco le copertine di riferimento







Un momento di ufficialità, il riconoscimento al valore di Nico/popolo italiano

Edited by billyhusky - 16/1/2012, 10:10

Qualche altro momento:
Gentilezza teutonica


e non solo



Un altro albo chiave


Un momento di divertimento


ed uno inquieto



Fiammetta quando non spara è proprio sexy



PS:all'epoca PLAYBOY non c'era!




Edited by billyhusky - 16/1/2012, 11:00

Ed ecco striscia più famosa



















Edited by billyhusky - 16/1/2012, 12:12

La sequenza genera un triste ricordo .MARZABOTTO. E' non è stato l'unico episodio