Grazie Nip!
CITAZIONE
Non sono un amante dei supereroi a fumetti (sempre meglio dei manga) preferisco vederli al cinema,
Agh!
Allora, premettendo che al cinema dei veri super
eroi non sono mai arrivati, semmai dei superuomini, come già discusso con Kastener ci siamo ridotti a discutere di uno stereotipo. Va tutto conosciuto, riconsiderando in prospettiva storica come si finisce per ridurre ad un cliché privo di vita tutta una produzione fondata su una sensibilità culturale specifica (l’america del periodo prebellico).
"A due colori": se ti riferisci al libro di Craveri, sì, è una bicromia. Resa studiata per la stampa a due inchiostri: nero e verde. I Vittorioso del periodo intrabellico invece sono a due colori (nero e rosso) unicamente per ragioni economiche. Quasi tutte le altre testate non sopravvivono sul finire della guerra, il Vittorioso sospende pochissimo, e riprende la pubblicazione già dalla liberazione di Roma, nel 1944.
Sul nome "Daredevil" non credo siano esistiti problemi, in quanto la Lev Gleason, la casa editrice, si sciolse nel 1956, cinque anni prima dell’Era Marvel concepita da Stan Lee. È spiegato bene qui:
CITAZIONE
Gleason was behind the first and most successful crime comic, Crime Does Not Pay (1942), which spawned dozens of imitators. Gleason's titles (along with those produced by EC Comics) became targets of increasing criticism of the influence of comic books. This pressure led to the formation in 1948 of the Association of Comics Magazine Publishers (ACMP) in an effort to avoid external regulation. Gleason was a founding member. The ACMP was the first step towards the establishment of the Comics Code Authority in 1954.
Gleason went out of business in 1956.
come avevo già accennato.