Questi sono gli acquisti principali che ho fatto a cavallo tra la fine di Novembre e la fine di Dicembre, ad esclusione di cose minori che comunque sono già state postate da altri, e ben conosciute.
Inizio cronologicamente, dalla fine di Novembre. Questi sono parte di un’impresa rovinosa, che non so se, come e quando porterò a termine:
La decisione è scattata quando ho colto l’opportunità di prendere il n.11, a cui ho aggiunto il 35 per ottimizzare i costi di spedizione:
E così, approssimandosi Reggio E., a portafoglio già disturbato, mi sono ritrovato impreparato, non riuscendo nemmeno a visitare tutto il padiglione dei fumetti. Ho iniziato con un paio di numeri del Vittorioso del 1944:
insieme a qualche altro numero sciolto più recente, che non ho fotografato.
Una bella botta, l’annata completa del Vittorioso del 1938 (sembrano rovinatini, ma è più che altro il primo numero, in mezzo ce ne sono di ottimi):
Onde evitare "passi più lunghi della gamba", sono andato al banco di Sergio Pignatone a prendere una sequenza quasi completa del 1943 che mi aveva messo da parte (tranne i nn. 1 e 2 che già avevo, e il 25 ed il 26, che cerco):
Ringrazio il suo collaboratore Marco per la gentilezza, che si è fatto in quattro per cercarmi tutto quello che riusciva a trovare…
La preoccupazione per le finanze era fondata, infatti questo ha chiuso (grossomodo) i miei acquisti di Reggio.
Ah, mi sono iscritto al GAF.
A metà dicembre, un vero "colpo di grazia" al solito portafoglio, il n.2 CGC 4.0 di Daredevil della Lev Gleason:
Ora si ripropone l’annoso problema, che già ho con Fantastic Four #3 e un’altro albo: spacco o non spacco?
Io qui devo spaccare, altrimenti come faccio a leggerlo? Procione, consigliami tu…
Dopo pochi giorni, il colpo di grazia definitivo, ma anche una delle cose che cercavo di più in assoluto, il libro di Sebastiano Craveri e Dino Bertolotti "Il carro delle 7 meraviglie", per i tipi dell’A.V.E., stampato nel dicembre 1946, ma distribuito nel 1947.
Libro raro, tra quelli di Craveri, perché evidentemente all’epoca non ebbe grossa tiratura, e inoltre è a due colori. Immagino fosse veramente costosetto per i genitori dei bambini dell’immediato dopoguerra.
Mi spiace per Manuele, perché se lo meritava, l’ho preso dal suo amico Mauro, che ringrazio di tutto cuore per il regalo di Natale (no, non me l’ha regalato, ma capisci a me…
).
per chiudere, un paio di numeri del Vittorioso del 1945 (precedenti la liberazione del Nord Italia, quindi ancora nell’austera bicromia del 1944), che ho ricevuto in regalo da un amico:
E con questo, pensando a quanto ho speso ierilaltro per tre annate del Risorgimento Grafico (1925, 1927 e 1935) direi che debbo darmi una calmata come non se ne sentivano da tempo…