asta BOLAFFI francobolli 25/26 XI 2011, ne vale la pena

Ho ricevuto in questi giorni numerosi cataloghi, in genere di aste filateliche. VERAMENTE IMPORTANTE questo della Bolaffi.
Accanto alla solita ampia scelta di francobolli singoli e in serie ,e di collezioni, di fatto tutti senza prezzo di riserva ( le basi sono vantaggiosissime), spicca un lotto di assoluta eccellenza. il 1158, TRE LIRE DI TOSCANA, nuovo con gomma. Con grandi margini dai quattro lati, freschissimo. UNO DEI DIECI MIGLIORI ESISTENTI. Prezzo base:60000, stima 325000. Se tra Noi c'è un collezionista di Antichi Stati, si tratta di una occasione praticamente unica di acquisire il più raro francobollo degli antichi stati italiani. Può sembrare strano, ma portarlo a casa per soli 72.000 euro, sarebbe un colpaccio!

Sicuramente si.
Anche se un filatelico mi guarderebbe inorridito, siamo a livelli di pari grandezza. Solo che il tre lire ha una storia internazionale che il nostro Wolp non ha. Confesso che se non mi fossi rimesso a collezionare fumetti, avrei partecipato, e per prenderlo.
Nei venticinque anni che ho collezionato francobolli, non era mai comparso in Italia un pezzo di pari livello. Destino!


Economicamente, hai ragione. Ma nel nostro mondo, un Wolp perfetto si fa desiderare allo stesso modo. Sono certo oggetti molto diversi, e probabilmente il tre lire non rimane in Italia!

i Tre lire di toscana su busta sono solo due, uno con affrancatura plurima (+40 e 20 centesimi di Toscana, ovviamente anch'essi provvisori), ed uno su busta isolato (il nome del proprietario con cui la si ricorda dice poco, un emerito nullatetente, tal Rothschild: Tale lettera è considerata la massima rarità di Toscana, precedendo appunto la Faruk. Il podio è poi completato dall'unica tricolore dei Cacciatori del Tevere ( 5+10+40 centesimi provvisori, annullati con griglietta pontificia).
La rarità del francobollo in quanto tale è relativa. Sono rarissimi quelli perfetti. Ad esempio quelli delle due uniche lettere note ( ne esiste poi un terzo su frammento) sono talmente difettosi che, se fossero stati senza busta, avrebbero destato pochissimo interesse nei collezionisti.
I "ritrovamenti" sono praticamente solo falsi.

Dimenticavo, che quando si parla di perfetto, nei certificati peritali per questo francobollo, si intende una perfezione che in realtà per tutti gli altri francobolli italiani è invece difetto. I veramente tali noti non sono più di dodici/venti, tra nuovi ed usati.