Libri in prima edizione

Magari non mi sono espresso perfettamente, ma non mii sembra di aver scritto che la BUR (Biblioteca Universale Rizzoli) è di Mondadori... Gli esperimenti Mondadori a cui mi riferivo sono collane come Record, del tutto simili agli Oscar.
Inoltre so perfettamente che BUR esce ancora, però quella a cui mi riferivo io è l'edizione economica pubblicata negli anni cinquanta in formato mignon, copertina grigia... circa duemila titoli.

Ha ragione jedi, parlando con una libraia antiquaria di Bologna mi ha anche detto che Maremagnum a suo avviso è più affidabile, in quanto appunto possono venderci solo i librai professionisti.
Certo, l’interfaccia di Abebooks è migliore.

Vi segnalo un paio di altri portali, in lingua, su cui ho preso alcune cose di grafica, tipografia e di argomento religioso e storico:

www.antiquariat.de (in lingua Tedesca)
www.livre-rare-book.com (in lingua Francese)
www.abaa.org/ (in lingua Inglese, copre il mercato statunitense)

I vecchi BUR che intendo io sono questi

Per pigrizia, riporto la descrizione di wikipedia

Fino al 1949 la Rizzoli Editore aveva pubblicato solo periodici. Si era affermata prima con i giornali d'evasione (Novella), poi era passata ai settimanali d'attualità (Omnibus, Oggi e L'Europeo).
Nel 1949, Luigi Rusca (1894-1986), esperto di editoria libraria che aveva lavorato presso Mondadori dal 1928 al 1945, propose a Rizzoli di pubblicare libri già conosciuti al grande pubblico in edizione economica su modello della tedesca "Reclam". Rizzoli accettò subito l'idea e si mise all'opera per la sua realizzazione. Le caratteristiche dei volumi BUR furono: piccolo formato e copertina non rigida, di colore grigio-verde. Il colore non appariscente contrastava con l'elegante carattere tipografico della copertina, il Bodoni. Il testo invece era stampato nel popolare carattere Times.
I libri BUR uscivano ogni settimana. Il prezzo, anche questa fu una novità, fu calcolato secondo una proporzione fissa: 50 lire ogni 100 pagine[1], indipendentemente dalla notorietà dell'opera. Il formato era 10,2 x 15,6 cm.
Il primo direttore della collana fu Paolo Lecaldano, intellettuale napoletano; a lui fu affidata la scelta delle opere da pubblicare. Il primo libro della Biblioteca Universale Rizzoli, uscito nel gennaio 1949, fu il celeberrimo I Promessi Sposi. La collana ebbe subito un grande successo. Nel 1952, l'UNESCO dichiara la collana una "iniziativa di importanza e interesse mondiale"[2]
Nell'aprile 1972, dopo 909 titoli pubblicati, si chiuse la prima serie con l'uscita dei Fatti e detti memorabili di Valerio Massimo[3]. Nell'ottobre 1973 la BUR fu ripresa per merito del nuovo direttore editoriale Rizzoli libri, Mario Spagnol (1973-79). I volumi ebbero una nuova veste tipografica. Il nuovo direttore della BUR, Evaldo Violo, aprì la collana, sino ad allora dedicata ai classici, alla narrativa e alla saggistica contemporanee. I testi erano, come sempre riedizioni; ma molte opere, classici e non, ebbero introduzioni e note redatte ex novo. La prima pubblicazione della seconda serie furono le Confessioni di Sant'Agostino. Dal 1974 al 2010 la nuova BUR ha pubblicato circa 3.200 titoli.

Attached Image: Scaled Image

Ricordo ancora l’emozione di aver letto, a letto (scusate il gioco di parole) "Il dottor Jekyll e Mr. Hyde" e forse anche "L’uomo invisibile", appartenuti a mio padre. Li ho qui vicino al computer, nell’armadio dove stavano i Topolino libretto (collassati a causa del peso… ).
Aneddotica per rendere piacevole la discussione…

Grazie Nip, apprezzerò tantissimo. Sono molto legato al romanzo, e Bioletto è favoloso.