| Il problema riguarda un p' tutte le collezioni che comprendono materiali da imbustare. Sarebbe opportuno conoscere l'esatta composizione delle plastiche usate, ma in genere i fabbricanti non la comunicano, al massimo garantiscono che il loro prodotto non si lega con i colori. Questo però dopo, ad esempio, che le tascine filateliche di una nota casa di materiali filatelici si sono succhiati i colori all'anilina, di un'altra si legano col piombo contenuto nel loro materiale. Io personalmente, con comuni buste di plastica non ho mai avuto problemi, ma non devono essere troppo aderenti al fumetto, l'ideale sarebbe interporre dei foglietti di carta acid-free tra plastica e fumetto. Ricordo colori succhiati, il cosiddetto "fantasma", con materiali commercializzati da una grande azienda del settore uffici ed albi dell'intrepido verticali, i primi in quel formato, e tra le buste per figurine commercializzate da una nota casa e figurine Liebig dell'800.La mia esperienza con le bustine attuali è troppo recente per emettere un giudizio. Come mobili, uso mobili possibilmente con antine chiuse, a vetro, in stanze quasi sempre al buio. Naturalmente, i materiali meno pregiati, stavano in scatoloni chiusi, regolarmente imbustati, e controllati periodicamente. Attenzione sempre a pesciolini d'argento!
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