Raccoltine Anteguerra

A mio modesto avviso, L'uomo dal pugno di acciaio non è una raccoltina, perché non è fatto - appunto - cucendo insieme fisicamente cose stampate prima (in questo caso l'Albo Audace 1942/43). E' anzi il primo libro a fumetti italiano. Confermo l'esistenza delle raccoltine di Bob Star (due episodi, tre edizioni per ognuno!) e de L'Impero degli Incas; inoltre anche de Gli Evasi della Guiana. A suo modo, anche il rarissimo albo "Il capitano eroico" è una raccoltina, perché cuce insieme, incollandole tra loro (!) le pagine de "L'Intrepido".
Una raccoltina tipica è quella dei sei numeri di Giungla! mensile:



Nota informativa:
"Giungla" è una testata dalla vita molto travagliata. Esce inizialmente come mensile (1937), rivista di "piccolo" formato (per l'epoca), con splendide copertine di Giove Toppi. E', formalmente, il seguito de Il piccolo Avventuroso. Non la possiedo. Ho solo la raccoltina di cui sopra. "Giungla" mensile ha quasi solo racconti in testo; si trasforma poi in uno splendido giornale a fumetti, ma in pratica è la continuazione diretta de Il giornale di Cino e Franco, che appare come sottotitolo: un caso di confluenza tra due testate. A ottobre del '39 anche la seconda versione di Giungla chiude, a causa delle proibizioni fasciste nei confronti dei comics americani, varate un anno prima. Intanto, dopo il fallimento di Pinocchio giornale (1938), Nerbini vara la prima serie di Pisellino (1939), con materiale italiano, per lo più riciclato. Pochi mesi dopo la sua chiusura (escono 30 numeri), il mutato vento ministeriale permette il rientro alla chetichella di alcune serie USA, fra cui principalmente Cino e Franco, Mandrake, Il Principe Valentino. Nerbini allora riapre in tutta fretta Pisellino (II serie), per pubblicare ciò che non può mettere su L'Avventuroso: ma nel '41 l'aria muta ancora, e Pisellino, di nuovo in grave crisi di vendite, resuscita la testata Giungla (III serie), che... prosegue tranquillamente la numerazione di Pisellino II serie cioé dal n. 15 di Pisellino si passa al n. 16 di Giungla! La trasformazione, con aumento di formato, è in concomitanza con la pubblicazione di Lone Ranger, col titolo Il solitario della Foresta. L'ultima incarnazione del giornale chiude col n. 42 del 23 novembre 1941. Tutti i collezionisti hanno cercato per decenni un fantomatico n. 43, mai uscito, come ho potuto accertare con una ricerca personale presso la Biblioteca Marucelliana di Firenze, a cui Nerbini, per legge, doveva inviare (ed effettivamente inviava) tutte le sue produzioni. Ma la chiusura col n. 42 è evidente anche dalla lettura del numero stesso, in cui si annuncia la prosecuzione delle storie in corso su L'Avventuroso! Un caso incredibile di trasmissione, dagli anni cinquanta a oggi, di un errore di Salvucci e Trinchero...
Ecco qua: questa nota vale anche per le immagini che posterò in settimana.

E' evidentemente la stessa: solo che la tua è stata rilegata artigianalmente, mentre la mia è "nativa", col suo dorso quadro originale e la scritta "Giungla" (come si intravede nella mia scansione).

Interessante quell'annotazione a mano "omaggio agli abbonati 1938"! Provenienza?

Ottimo! Terreno spinosetto, questo... Esistono i fascicoli settimanali; la raccoltina di questi fascicoli; l'albo in b/n. Spesso, sul mercato, si trovavano accrocchi vari, rimontaggi stile Frankenstein con copertine di raccoltine su albi in b/n o più spesso viceversa... E raccoltine senza copertina "spacciate" per collezioni di fascicoli, il che poi era a suo modo anche legittimo.
Ma ora sono davvero troppo stanco. Troppa carne al fuoco! Ne riparliamo nei prossimi giorni.
Buona notte!


Giustissima osservazione! Non ci avevo mai fatto caso. Nel mio esemplare, sul dorso c'è scritto solo "Giungla", sul retro c'è il monogramma Nerbini e la data 1938.
Dimenticavo di dire, e poi chiudo davvero, che purtroppo la raccoltina di Giungla omette tutte le copertine, ovvero il meglio!

Molto interessante! Puoi postare un'immagine?

Questa è senz'altro una "raccoltina". Si tratta dell'annata 1937 del "Giornale dei viaggi e delle avventure" di Sonzogno, l'unica, del prestigioso settimanale, a fumetti:

Copertina



Frontespizio



Una pagina interna

Eccomi qua.
Innanzitutto, inquadriamo l'albo (o raccoltina, vediamo poi questo punto) nel suo contesto.
Si tratta di un gruppo omogeneo di titoli editi dalla Casa Editrice Universo negli anni Trenta, compresi nell'amplissima serie degli "Albi dell'Intrepido". Sono accomunati, sostanzialmente, dall'enorme formato: tanto grande, che credo proprio non siano mai stati stampati, né prima né poi, albi così giganteschi!
Per darne un'idea, vi posto questa comparativa:



I titoli sono i seguenti (copio e incollo dal mio cataloghino personale):

Serie ALBI DELL'INTREPIDO [1937-1942]:

8 - Il Capitano eroico
17 - Il Principe Azzurro
22 - Olga l'orfanella eroica
31 - Il mozzo
42 - Secondo episodio del Principe Azzurro
79 - terzo episodio del Principe Azzurro
85 - Quarto episodio del Principe Azzurro
89 - Cuore Garibaldino
92 - La freccia d'argento
100 - I cavalieri dello scudo dorato
103 - Cuore Garibaldino (II ep.)
110 - La freccia d'argento (III ep.)
110 - Sesto episodio del Principe Azzurro
116 - L'orfano di Cadice
117 - Cuore garibaldino (III ep.)

Ed ecco Il Capitano Eoico, fronte, retro e la prima pagina:



L'ho messo a paragone di un altro albo della serie: è infatti un po' più "piccolo" (si fa per dire).





E' un albo tanto raro quanto brutto (disegni di Cappadonia su testi sconclusionati di chi sa chi). Gli altri fascicoloni, di Vichi, Molino (!), Salemme, ecc., sono infinitamente meglio. Ma l'ho acquistato, a suo tempo, per due motivi: completare la raccolta (e badate che ho solo gli albi giganti, non quelli "normali") e cogliere al volo l'occasione, mai più ripetuta, di possedere uno degli albi più rari di tutti i tempi.
Perché è una raccoltina? E' un mio parere, basato su un dato di fatto. Non c'è modo di farvelo vedere con le fotografie, ma mettendo controluce le pagine interne, si nota benissimo che sono realizzate incollando tra loro, per il dorso (stmpato con altri fumetti, che appunto si vedono in trasparenza!) i paginoni centrali de "L'Intrepido"! Quindi, a parer mio, se una "raccoltina" è, per definizione, la raccolta ricopertinata di cose già stampate in precedenza, allora Il Capitano Eroico è una raccoltina.

Un altro albo della serie, già che ci sono: