Posts written by piccic

Bravo Massi, hai proprio ragione. Prego per il tuo cliente. Assurda questa cosa del suicidio.

Sì, ma santo cielo… Che lavoro fai, se posso domandare?

Mi hai fatto ricordare il periodo in cui, poco a poco, li ho acquisiti, intorno al 1985-87… ciascuno di quelli che hai postato.
La copertina de “I magnifici Tre” è qualcosa di graficamente perfetto. G. B. Carpi poi…

Grazie a tutti per gli interventi!
Appena posso ripasso, perché ho diverse cose che vorrei dire.

Io non sono un "fan al 100%" del Caesar copertinista di Urania, nel senso che trovo alcune copertine molto belle e riuscite, altre davvero no.
E per certe cose, a parte Thole, preferisco persino Iacono, che in genere non era "visionario" ma mi piaceva di più.

Resto invariabilmente un grande ammiratore di Caesar, che nella mia ricerca mi ha affascinato moltissimo come persona, per il suo lavoro in bianco e nero (soprattutto fino a fine anni 1940) ma naturalmente anche per quello pittorico a tinta continua, per il suo uso dei colori. Tra quelle che hai postato, mi piace moltissimo la copertina di "Schiavi degli Invisibili". Molto dinamica e al tempo stesso evocativa.

Ah, ecco, una numerazione a posteriori, data a quel curioso numero-raccoltina inserito come numero normale, dalla stessa casa editrice!
Affascinante, chissà, forse essendo una sorta di raccolta ne produssero di meno (o forse i lettori fiutarono che non era originale e lo snobbarono all’epoca?)
Intrigante comunque…

Le mie sono praticamente tutte incomplete!

Non mi sembra il caso. Che sia scorretto, è un discorso, che si utilizzi come forma abbreviata per dire "inglese americano" è un fatto.
Ci sono cose linguisticamente ben più capaci di causare confusione. Sulla base della linea di ragionamento di Gianni qualsiasi contrazione sarebbe "gravemente scorretta".

I due albi orizzontali, e quello di Hulk/Avengers ("The Mighty World of Marvel") sono edizioni inglesi, come si può evincere anche dal prezzo in Pence.
La presenza dei timbri per il collezionista americano medio non è così rilevante: vero, i timbri italiani sono invasivi ma non è che loro ne siano molto infastiditi.
Lo stato di conservazione è molto difficile da valutare da immagini così piccole: resta comunque un tentativo in quanto occorrerebbe avere l’albo in mano, o una descrizione dettagliata.
Come ti ha già detto Helligen, X-Men #12 (anche se in stato di conservazione scarso) è probabilmente il pezzo di maggior valore.

@Gianni: Da quel che vedo si usa dire "americano" per indicare l’inglese americano. Non lo trovo così scorretto.

Grazie mille. Stranissimo! Ma allora chissà da dove deriva l’inserimento in numerazione come n.8 (dal momento, oltretutto, che mi pare di capire non siano numerati, o almeno non tutti).

Grazie. Curioso che sia il n.8, e del 1938. Chissà a cosa è dovuta la rarità…

Grazie, e dire che avevo proprio guardato i titoli sul Bono online, ma non avevo letto la descrizione.

Ce ne sono di più rari o costosi?

Bellissimo. Ma erano tutti di queste dimensioni (gli Albi Universo)?
No, credo siamo stati pionieri (e tra i pochi) in questo, anche se forse in Francia qualche formato grande è stato fatto.
Non a caso il formato orizzontale, persino in un paese fumettisticamente colto come la Francia, è definito "bande dessinée à l'italienne".

Sono molto belle, e non sapevo della "Luigi's Mansion", immagino sia una serie di giochi successivi.
Ma magari bastava la terza (visto che sono sostanzialmente uguali, pure il cane fantasma)…

Non ho potuto giocare a Donkey Kong (forse una volta), ho però passato molte ore con Mario Bros (soprattutto!), e Super Mario Bros.
Rigorosamente sui coin-op, però, non ho mai avuto alcuna console domestica, né mi hanno mai appassionato. Per me la vera sfida era costituita dal "battere la macchina", e con una console domestica questo non "costava" niente.

Grazie Alfredo! Speriamo di poterlo rendere sempre più completo!