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CITAZIONE (stimeex @ 12/3/2024, 20:27) L' aggiunta di Atlantide, o di quello che "ha lasciato" nel mondo di Zagor, non mi piace perché a lunga andare ha portato ad aggiungere Altrove e compagnia stringhini, che secondo me hanno portato fuori il tutto. Questo anche per quanto riguarda il ritorno di Hellinghen, Zagor e Marie Laveau nella giungla e mi fermo qua. Se vuoi ne parliamo più avanti, diciamo a tempo debito. PS lo spiegazionismo però è tipico di Burattini. Capisco quello che intendi e in parte condivido. Altrove e Poe (assieme al Wendigo) sono, per conto mio, tra le "invenzioni" meno riuscite del Rinascimento. Atlantide... ní. Finché c'è stato Boselli a tenere le fila del discorso tutto è filato liscio, dopo il suo passaggio a Tex, qualche intoppo c'è stato. La Marie Leveau che si è vista nel ciclo sudamericano non ha niente a che vedere con quella boselliana e anche la tecnologia atlantidea in quella storia è diventata lo sfondo per un'avventura tra le peggiori di sempre. Non voglio dire che Burattini abbia mandato tutto in vacca (la sua storia atlantidea in Groenlandia è piacevole, quella a Cuzco anche) però certo non pare un argomento proprio nelle sue corde (e infatti la storia più bella scritta da lui nel ciclo sudamericano è quella nella terra del fuoco, che con Atlantide c'entra ben poco). P.S. Lo spiegazionismo di Burattini però è diverso da quello di Castelli: il primo spiega per il suo "horror vacui" dei buchi di sceneggiatura (es. Zagor scende una rampa di scale e pensa "per fortuna la porta era aperta e non ho dovuto fare rumore per sfondarla") il secondo spiega per fornire al lettore una chiave di lettura degli avvenimenti (es. Le scale, pur in discesa, portano in soffitta perché il folle architetto Fridriksson ha costruito il maniero seguendo geometrie non euclidee)
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