E' morto il mitico Akira Toriyama

Mitico autore di manga. Ho adorato il Dr. Slump e Arale (sia il manga che il cartone animato) e mi sono bevuto alla velocità della luce Dragon Ball, nella sua prima edizione Star Comics.

Ho sperato fosse un errore, ma c'è il comunicato della Shueisha e messaggi dei colleghi.

www.shonenjump.com/j/2024/03/08/240308_oshirase.html

Addio sensei.

Non è la prima volta che succede. Probabile che sia una consuetudine giapponese il ritardare l'annuncio.

I tanti messaggi pubblicati ieri dalla gente e che continueranno in questi giorni (persino Macron ne ha scritto uno) hanno spesso in comune due affermazioni:

L'opera di Toriyama, oltre all'enorme seguito che avuto e che ha di suo, ha influenzato e plasmato il fumetto per ragazzi giapponese degli ultimi trent'anni.

"Se ho cominciato a leggere manga è grazie a Toriyama"

La seconda ha così valore in Paesi come l'Italia e la Francia che non è sbagliato affermare che, al di là della qualità delle storie (comunque esilaranti nella comicità del periodo anni '80 e geniali nell'idea, originale o no che fosse, di evolvere nel tempo i personaggi facendoli invecchiare) e della sua volontà (perché certo non l'aveva programmato, anzi è sempre stato molto schivo, in pratica una persona normale che si è trovata catapultata nel successo mondiale), da poterlo considerare insieme a pochi altri uno degli artefici dell'attuale stato del mercato del fumetto.

Io scoprii i manga grazie all'Uomo Ragno perché entrai per la prima volta in una fumetteria cercando arretrati dell'arrampicamuri e trovai scaffali di "sottilette" della Star Comics. E quali erano? Orange Road, Video Girl Ai e Dragon Ball. Quest'ultimo era quindicinale e una volta messomi in pari con la lettura, non ricordo che ci sia mai stato prima e dopo un fumetto (forse solo Berserk che però era una cosa diversa viste le lunghe pause a cui ci si rassegnava) di cui ho atteso con tanta impazienza l'uscita del numero successivo. Allora erano avventure completamente inedite e senza ancora la serie Z in tv. Una sferzata tale da farmi abbondare di botto quasi tutti i Bonelli che con tanto impegno e pazienza avevo recuperato e collezionato.
Anni dopo li ho ripresi e miei gusti come lettore sono andati oltre e lontani da Dragon Ball, ma non credo che coloro che hanno cominciato a leggere manga successivamente, quando ormai erano già una realtà consolidata in Italia, possano aver provato un sentimento simile. Quel qualcosa di totalmente e realmente nuovo che si percepisce di rado nella vita.