la Corno è fallita per l'incapacità di gestire i propri successi
era una piccola casa editrice e non ha saputo fare il salto di qualità
per quanto riguarda i supereroi le scelte editoriali hanno pesato di più rispetto alla qualità dei fumetti;
le interruzioni delle serie erano tremende; vuoi per raggiungimento della produzione americana, vuoi per chiusura della testata italiana, vuoi per ristrutturazione della scaletta di quest'ultima, troppe narrazioni sono state chiuse in corso d'opera, senza spiegazione e lasciando il lettore appeso;
se riprendevano, magari a distanza di mesi o anni, e magari su altre testate, ripartivano senza alcun riassunto, dando per scontato che il lettore sapesse già tutto;
l'altro danno pesante è stato dato, a metà degli anni 70, dalla sempre maggiore alternanza, per i personaggi principali, delle serie americane; Uomo Ragno alternava Amazing, Spectacular e Team Up, Fantastici 4 passavano da F4 alla Cosa, Thor saltava dal Mighty agli Avengers, Capitan America era un mix di Cap e Invaders; e per tutti valeva la regola dell'infilare anche annual, speciali, miniserie, ecc.;
il problema, come tutti sappiamo, è che ogni testata americana aveva la sua continuity e il suo team creativo; le sottotrame restavano nel limbo per anche 10, 15, 20 numeri a causa di questa scaletta; e anche la continuità di rappresentazione del personaggio andava a farsi benedire con stilo diversi di disegno ed approcci differenti dello scrittore;
se poi ci mettiamo le altre piccole magagne: l'interruzione forzata delle storie di appendice con il fastidioso
continua, la successiva assenza di un riassunto degno del termine, le traduzioni non sempre all'altezza, le incongruenze di continuity dovute alla pubblicazione a macchia di leopardo; la pagina della posta che era rivolta a lettori prepuberali, direi che l'erosione del parco lettori era inevitabile