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Asta LN 76

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view post Posted on 7/9/2023, 11:13
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Re del Delitto

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Per quello che ricordo io nelle mie rare frequentazioni di aste, se un lotto è vincolato da un prezzo di riserva, il banditore deve informare il pubblico della presenza di un prezzo di riserva (senza comunicare l'importo).
Il fatto che al termine dell'asta tale prezzo di riserva non sia stato raggiunto determina la mancata accettazione dell'acquisto e questo rientra nelle regole del gioco.
Ben diverso è il caso in cui gli acquirenti siano ignari del vincolo.
 
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view post Posted on 7/9/2023, 11:34

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CITAZIONE (procione_del_maine @ 7/9/2023, 12:13) 
Per quello che ricordo io nelle mie rare frequentazioni di aste, se un lotto è vincolato da un prezzo di riserva, il banditore deve informare il pubblico della presenza di un prezzo di riserva (senza comunicare l'importo).
Il fatto che al termine dell'asta tale prezzo di riserva non sia stato raggiunto determina la mancata accettazione dell'acquisto e questo rientra nelle regole del gioco.
Ben diverso è il caso in cui gli acquirenti siano ignari del vincolo.

Ecco allora si perchè , come dicevo, viene previamente comunicato agli offerenti che c'è un prezzo di riserva per quel determinato lotto
 
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view post Posted on 7/9/2023, 12:18
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CITAZIONE (albser @ 7/9/2023, 12:34) 
CITAZIONE (procione_del_maine @ 7/9/2023, 12:13) 
Per quello che ricordo io nelle mie rare frequentazioni di aste, se un lotto è vincolato da un prezzo di riserva, il banditore deve informare il pubblico della presenza di un prezzo di riserva (senza comunicare l'importo).
Il fatto che al termine dell'asta tale prezzo di riserva non sia stato raggiunto determina la mancata accettazione dell'acquisto e questo rientra nelle regole del gioco.
Ben diverso è il caso in cui gli acquirenti siano ignari del vincolo.

Ecco allora si perchè , come dicevo, viene previamente comunicato agli offerenti che c'è un prezzo di riserva per quel determinato lotto

Nelle aste importanti l’esistenza di un prezzo di riserva viene, in genere, comunicata solo durante lo svolgimento e proprio nel caso che le offerte si avvicinino ma non superino tale riserva. Se ci sono invece sin da subito tante offerte che superano la riserva, non ha più senso comunicarlo. Queste sono consuetudini molto risalenti nel tempo (dalla fine del 1700) e appartenenti alla tradizione anglosassone, che costituisce sostanzialmente la base delle normative sul punto dei paesi occidentali. Parliamo di regole peculiari di un tipo particolare di asta pubblica. Nel passato erano molto diffusi anche altri tipi di aste, con regole totalmente diverse.
Il fatto che questo tipo di asta preveda la possibilità per il banditore di esplicitare o non esplicitare le riserve non deve stupire, fa parte delle facoltà accordate a quest’ultimo soprattutto in forza della sottoscrizione di un contratto prima dell’inizio dell’asta (la c.d. Registrazione). Addirittura il banditore potrebbe decidere di ritirare un lotto durante la vendita o di separarlo (se ovviamente è composto da più oggetti) per venderlo in più lotti distinti, differentemente da come invece era indicato in catalogo. Insomma, chi partecipa accetta, sottoscrivendo un contratto, tali condizioni contrattuali.

P. S. In sostanza tali regole non possono essere qualificate quali ipotesi di lesione dei diritti dei soggetti partecipanti, che anzi accettano previamente le previsioni contrattuali (anche se spesso non ci fanno caso). La nostra discussione in particolare( le aste di fumetti) alla fine riguarda oggetti che vanno dalle poche decine di euro fino ad arrivare in Italia al massimo alle decine di migliaia di euro. È da sottolineare che le stesse regole valgono però anche nelle aste con oggetti da centinaia di milioni di euro…
 
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view post Posted on 7/9/2023, 12:20

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CITAZIONE (Magnus semper Magnus @ 7/9/2023, 13:09) 
CITAZIONE (albser @ 7/9/2023, 12:34) 
Ecco allora si perchè , come dicevo, viene previamente comunicato agli offerenti che c'è un prezzo di riserva per quel determinato lotto

Nelle aste importanti l’esistenza di un prezzo di riserva viene, in genere, comunicata solo durante lo svolgimento e proprio nel caso che le offerte si avvicinino ma non superino tale riserva. Se ci sono invece sin da subito tante offerte che superano la riserva, non ha più senso comunicarlo. Queste sono consuetudini molto risalenti nel tempo (dalla fine del 1700) e appartenenti alla tradizione anglosassone, che costituisce sostanzialmente la base delle normative sul punto dei paesi occidentali. Parliamo di regole peculiari di un tipo particolare di asta pubblica. Nel passato erano molto diffusi anche altri tipi di aste, con regole totalmente diverse.
Il fatto che questo tipo di asta preveda la possibilità per il banditore di esplicitare o non esplicitare le riserve non deve stupire, fa parte delle facoltà accordate a quest’ultimo soprattutto in forza della sottoscrizione di un contratto prima dell’inizio dell’asta (la c.d. Registrazione). Addirittura il banditore potrebbe decidere di ritirare un lotto durante la vendita o di separarlo (se ovviamente è composto da più oggetti) per venderlo in più lotti distinti, differentemente da come invece era indicato in catalogo. Insomma, chi partecipa accetta, sottoscrivendo un contratto, tali condizioni contrattuali.

"Il fatto che questo tipo di asta preveda la possibilità per il banditore di esplicitare o non esplicitare le riserve non deve stupire, fa parte delle facoltà accordate a quest’ultimo soprattutto in forza della sottoscrizione di un contratto prima dell’inizio dell’asta (la c.d. Registrazione). Addirittura il banditore potrebbe decidere di ritirare un lotto durante la vendita o di separarlo (se ovviamente è composto da più oggetti) per venderlo in più lotti distinti, differentemente da come invece era indicato in catalogo. Insomma, chi partecipa accetta, sottoscrivendo un contratto, tali condizioni contrattuali."

Allora si sempre che, e solo se , "il tutto" sia espressamente e previamente disciplinato in sede "della sottoscrizione di un contratto prima dell'inizio dell'asta" che per l'appunto disciplini e specifichi espressamente "il tutto".
 
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view post Posted on 7/9/2023, 12:32
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In realtà il contratto non disciplina il tutto nei minimi particolari poiché ci troviamo in un settore ove la consuetudine è fonte primaria.
Per la mia esperienza personale posso affermare di non aver mai avuto particolari problemi durante le aste (preciso però di non essere un accanito partecipante e di non aver mai speso grandi cifre).
 
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view post Posted on 7/9/2023, 12:56

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CITAZIONE (Magnus semper Magnus @ 7/9/2023, 13:32) 
In realtà il contratto non disciplina il tutto nei minimi particolari poiché ci troviamo in un settore ove la consuetudine è fonte primaria.
Per la mia esperienza personale posso affermare di non aver mai avuto particolari problemi durante le aste (preciso però di non essere un accanito partecipante e di non aver mai speso grandi cifre).

Si Magnus però per quanto concerne il prezzo di riserva, di cui si discute, deve esserci un' apposita previsione in sede di iscrizione con conseguente accettazione delle clausole che disciplinano l'asta, ma solo di quelle......
se io mi aggiudico un lotto non mi possono poi opporre l'esistenza di un prezzo di riserva non preventivamente comunicato e non presente in alcuna delle clausole di cui sopra
 
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view post Posted on 7/9/2023, 21:23
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si vede che siete avvocati. Discussione interessante.
 
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view post Posted on 7/9/2023, 22:01
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Ragazzo Giallo

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CITAZIONE (wolp @ 7/9/2023, 22:23) 
si vede che siete avvocati. Discussione interessante.

Davvero lo pensi Claudio.?
Io sono sconcertato da quanto si disquisisca su una cosa ovvia che tutti quelli che partecipano veramente all’asta sanno da sempre.
Non oso pensare a che discussione pianterebbero su nell’ipotesi (che capita molto spesso anche a me) nella quale sei convinto di aver vinto perché l’asta si è chiusa alla cifra da te offerta, e invece lo assegnano a un altro concorrente perché magari in sala ha la precedenza. 😄
 
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view post Posted on 7/9/2023, 22:38
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trovavo interessante la parte in cui si discuteva della riserva dal punto di vista delle regole consuetudinarie o codificate
 
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view post Posted on 7/9/2023, 23:40
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Uomo Senza Paura

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Da profano non frequentatore di aste, interpreto che comunicare l'esistenza di un prezzo di riserva ma non comunicarne il valore significa spronare (potrei calcare la mano e dire "costringere") i partecipanti all'asta ad alzare spropositatamente le loro offerte per essere sicuri di superare la soglia di sbarramento e aggiudicarsi così l'oggetto.
Non conosco le clausole contrattuali specifiche, ma il buon senso (direi anche l'etica) dovrebbe imporre che non appena una offerta supera il prezzo di riserva bisognerebbe comunicare che quest'ultimo è stato raggiunto, in modo da evitare che i contendenti continuino a gonfiare a sproposito le loro offerte ed entrino invece in una normale competizione fatta di piccoli rilanci.
 
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view post Posted on 8/9/2023, 01:25
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CITAZIONE (PlatonePlato @ 8/9/2023, 00:40) 
Da profano non frequentatore di aste, interpreto che comunicare l'esistenza di un prezzo di riserva ma non comunicarne il valore significa spronare (potrei calcare la mano e dire "costringere") i partecipanti all'asta ad alzare spropositatamente le loro offerte per essere sicuri di superare la soglia di sbarramento e aggiudicarsi così l'oggetto.
Non conosco le clausole contrattuali specifiche, ma il buon senso (direi anche l'etica) dovrebbe imporre che non appena una offerta supera il prezzo di riserva bisognerebbe comunicare che quest'ultimo è stato raggiunto, in modo da evitare che i contendenti continuino a gonfiare a sproposito le loro offerte ed entrino invece in una normale competizione fatta di piccoli rilanci.

io invece sono un frequentatore regolare di aste su fumetti e tavole (aste che spesso vinco), e dico che hai una interpretazione confusa di alcune dinamiche, ma a questo punto ognuno la interpreti come crede.
 
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view post Posted on 8/9/2023, 07:35
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Uomo Senza Paura

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CITAZIONE (wolp @ 8/9/2023, 02:25) 
CITAZIONE (PlatonePlato @ 8/9/2023, 00:40) 
Da profano non frequentatore di aste, interpreto che comunicare l'esistenza di un prezzo di riserva ma non comunicarne il valore significa spronare (potrei calcare la mano e dire "costringere") i partecipanti all'asta ad alzare spropositatamente le loro offerte per essere sicuri di superare la soglia di sbarramento e aggiudicarsi così l'oggetto.
Non conosco le clausole contrattuali specifiche, ma il buon senso (direi anche l'etica) dovrebbe imporre che non appena una offerta supera il prezzo di riserva bisognerebbe comunicare che quest'ultimo è stato raggiunto, in modo da evitare che i contendenti continuino a gonfiare a sproposito le loro offerte ed entrino invece in una normale competizione fatta di piccoli rilanci.

io invece sono un frequentatore regolare di aste su fumetti e tavole (aste che spesso vinco), e dico che hai una interpretazione confusa di alcune dinamiche, ma a questo punto ognuno la interpreti come crede.

Perchè confusa? Mi sono semplicemente immaginato che io voglia partecipare a un'asta per accaparrarmi un oggetto a cui tengo, senza che io abbia disponibilità illimitata di fondi. So che c'è un prezzo di riserva ma non è dato sapere quale.
Parte l'asta, rilancio dopo rilancio (probabilmente più corposi del solito, vista la presenza del prezzo di riserva) il prezzo ha superato quello di riserva ma non viene comunicato dal banditore. Noto che i rilanci cominciano a scarseggiare e quindi aumenta la mia speranza di aggiudicarmi l'oggetto se rilancio per ultimo. Ma ecco il TARLO nella testa: e se ogni mio ultimo rilancio non superasse il prezzo di riserva, magari anche solo per poco? Avrei perso tempo e opportunità (forse irripetibile o forse chissà quando ricapiterà). Allora azzardo un rilancio molto maggiore rispetto a quello che mi sarebbe sufficiente per stare davanti. L'altro offerente fa lo stesso mio ragionamento e infine si arriva al punto che qualcuno vince. Risultato: prezzo di riserva =100, aggiudicatario diciamo = 180. Se l'aggiudicatario sono io, mi roderebbe pensare che forse avrei potuto aggiudicarmi l'oggetto a un prezzo inferiore e non gonfiato (il mio ma anche quelli degli altri offerenti) dal timore di non entrare nell'area di aggiudicabilità.
Un'asta con prezzo di riserva sembra fatta apposta per chi ha disponibilità economiche enormi, per cui rilanci di 10 o 100 sono del tutto equivalenti. E, quindi, per venditori che sperano di poter ricavare molto di più del preventivabile con un'asta scoperta.
Se poi il prezzo di riserva non venisse raggiunto, il venditore avrebbe comunque ottenuto l'indicazione di quale potrebbe essere il reale valore di mercato dell'oggetto e comportarsi di conseguenza in una successiva asta, quindi questa potrebbe semplicemente essere la fase 1 di una strategia commerciale più articolata. Anzi, proprio con questo scopo potrebbe aver alzato strumentalmente il prezzo di riserva perchè il suo obiettivo non è quello di vendere l'oggetto a quel prezzo (sa che non ci riuscirebbe perchè esorbitante, ma se ci riuscisse buon per lui) ma capire quanto può riuscire a incamerare al massimo.
Io ragiono da non partecipante alle aste, ma forse proprio per questo il mio ragionamento è privo di condizionamenti che invece gli habituè delle aste hanno ma non vedono. Senza polemica naturalmente, mi interessa capire la logica che sta dietro.
 
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view post Posted on 8/9/2023, 10:00
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Eternauta

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CITAZIONE (wolp @ 6/9/2023, 23:36) 
CITAZIONE (duck74 @ 6/9/2023, 17:15) 
personalmente da "offerente" ho sempre visto il prezzo di riserva (quando sengalato essere presente) come un deterrente a fare offerte...

Probabilmente perché vivi psicologicamente le aste come occasioni per fare buoni affari, confidando in concorrenti poco motivati (capita). Ma se ci pensi per uno che voglia assolutamente portarsi a casa il lotto cambia poco, perché ciò che conta è avere un massimale di spesa ben chiaro e spesso è superiore al prezzo di riserva. Mi è capitato con una tavola mesi fa: c'era un prezzo di riserva, ma era ben sotto la mia offerta vincente.

è così, la vedo come hai descritto. dall'altro punto di vista invece che senso avrebbe fare un asta. meglio andare diretti sull'astante e fare direttamente la nostra best offer, senza attendere la fine di un'asta che a quel punto diventa inutile per entrambi astante ed offerente motivato.
 
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view post Posted on 8/9/2023, 15:32
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Ragazzo Giallo

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CITAZIONE (PlatonePlato @ 8/9/2023, 08:35) 
CITAZIONE (wolp @ 8/9/2023, 02:25) 
io invece sono un frequentatore regolare di aste su fumetti e tavole (aste che spesso vinco), e dico che hai una interpretazione confusa di alcune dinamiche, ma a questo punto ognuno la interpreti come crede.

Perchè confusa? Mi sono semplicemente immaginato che io voglia partecipare a un'asta per accaparrarmi un oggetto a cui tengo, senza che io abbia disponibilità illimitata di fondi. So che c'è un prezzo di riserva ma non è dato sapere quale.
Parte l'asta, rilancio dopo rilancio (probabilmente più corposi del solito, vista la presenza del prezzo di riserva) il prezzo ha superato quello di riserva ma non viene comunicato dal banditore. Noto che i rilanci cominciano a scarseggiare e quindi aumenta la mia speranza di aggiudicarmi l'oggetto se rilancio per ultimo. Ma ecco il TARLO nella testa: e se ogni mio ultimo rilancio non superasse il prezzo di riserva, magari anche solo per poco? Avrei perso tempo e opportunità (forse irripetibile o forse chissà quando ricapiterà). Allora azzardo un rilancio molto maggiore rispetto a quello che mi sarebbe sufficiente per stare davanti. L'altro offerente fa lo stesso mio ragionamento e infine si arriva al punto che qualcuno vince. Risultato: prezzo di riserva =100, aggiudicatario diciamo = 180. Se l'aggiudicatario sono io, mi roderebbe pensare che forse avrei potuto aggiudicarmi l'oggetto a un prezzo inferiore e non gonfiato (il mio ma anche quelli degli altri offerenti) dal timore di non entrare nell'area di aggiudicabilità.
Un'asta con prezzo di riserva sembra fatta apposta per chi ha disponibilità economiche enormi, per cui rilanci di 10 o 100 sono del tutto equivalenti. E, quindi, per venditori che sperano di poter ricavare molto di più del preventivabile con un'asta scoperta.
Se poi il prezzo di riserva non venisse raggiunto, il venditore avrebbe comunque ottenuto l'indicazione di quale potrebbe essere il reale valore di mercato dell'oggetto e comportarsi di conseguenza in una successiva asta, quindi questa potrebbe semplicemente essere la fase 1 di una strategia commerciale più articolata. Anzi, proprio con questo scopo potrebbe aver alzato strumentalmente il prezzo di riserva perchè il suo obiettivo non è quello di vendere l'oggetto a quel prezzo (sa che non ci riuscirebbe perchè esorbitante, ma se ci riuscisse buon per lui) ma capire quanto può riuscire a incamerare al massimo.
Io ragiono da non partecipante alle aste, ma forse proprio per questo il mio ragionamento è privo di condizionamenti che invece gli habituè delle aste hanno ma non vedono. Senza polemica naturalmente, mi interessa capire la logica che sta dietro.

Tutto il tuo ragionamento si basa su ipotesi che ti sei inventato tu.
Te la spiego per punti in 2 parole.:
-Un oggetto con prezzo di riserva, spesso non è segnalato.
-A te piace e fai la tua normale asta cercando solo di vincerlo con la soglia che ti sei prefissato.
-Alla fine vinci.... se non hai raggiunto il prezzo di riserva, vieni contattato e ti viene detto <<guarda il pezzo sarebbe tuo a 150€, ma c'era un prezzo di riserva a 180€... lo vuoi prendere mettendo la minima differenza o lo lasci..?>>

A quel punto tu decidi se arrivare alla riserva o rinunciare.
Se in asta sei arrivato a 250€ è già tuo ma non incolpare la casa d'aste se ti sei spinto a 250 per primeggiare.

Spero che sia chiara la spiegazione... sono al cell. per strada e non riesco a concentrarmi sul testo... :wacko:
 
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view post Posted on 8/9/2023, 15:50
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Re del Delitto

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Ragionamento e spiegazione che non fanno una grinza
 
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