Vintage Comics

Info e perizie sui social, quelli che non ci caspicono nulla, ma danno giudizi

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view post Posted on 13/12/2022, 15:12
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Lungo Fucile

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In genere io il timbro C.A. non lo sopporto,quindi lo tengo solo nel caso non riesco ancora a trovare un fumetto a pari condizioni.....ma dovendo scegliere ovviamente preferisco senza
 
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view post Posted on 13/12/2022, 15:30
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Patriarca del Clan Mac Donald

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CITAZIONE (aumaldo @ 13/12/2022, 09:54) 
Questa sigla la trovavo timbrata negli Albi del Falco e negli Albi della Rosa e stampata nelle ristampe anni '60 (ma con data fittizia) degli Albi d'Oro.

Ecco un albo che vale una fortuna, con la stampa rarissima C.A. (Ovviamente scherzo!). Sono questi gli AO di cui parli Alfredo?

C535687F-F1C5-4837-8C6C-FC40CC0B2BBB
 
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view post Posted on 13/12/2022, 16:21
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Terribile Brigante del West

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CITAZIONE (geiar @ 13/12/2022, 15:30) 
CITAZIONE (aumaldo @ 13/12/2022, 09:54) 
Questa sigla la trovavo timbrata negli Albi del Falco e negli Albi della Rosa e stampata nelle ristampe anni '60 (ma con data fittizia) degli Albi d'Oro.

Ecco un albo che vale una fortuna, con la stampa rarissima C.A. (Ovviamente scherzo!). Sono questi gli AO di cui parli Alfredo?

(IMG:https://upload.forumfree.net/i/fc8398287/C...40CC0B2BBB.jpeg)

Esattamente! In questo caso il C.A. non abbassa il valore dell'albo perché è stampato ab origine.
 
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view post Posted on 13/12/2022, 16:25
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Patriarca del Clan Mac Donald

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quindi lo stesso AO esiste in "Prima ristampa" ma senza il C.A. .

Grazie, non mi era chiaro! :cool:
 
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view post Posted on 13/12/2022, 17:33
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Terribile Brigante del West

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CITAZIONE (geiar @ 13/12/2022, 16:25) 
quindi lo stesso AO esiste in "Prima ristampa" ma senza il C.A. .

Grazie, non mi era chiaro! :cool:

Credo che alcuni albi esistano soltanto con il C.A., altri soltanto senza. C'è uno studio fatto sull'argomento da Matteo Sonz (Minz).
 
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view post Posted on 13/12/2022, 17:53
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Patriarca del Clan Mac Donald

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CITAZIONE (aumaldo @ 13/12/2022, 17:33) 
CITAZIONE (geiar @ 13/12/2022, 16:25) 
quindi lo stesso AO esiste in "Prima ristampa" ma senza il C.A. .

Grazie, non mi era chiaro! :cool:

Credo che alcuni albi esistano soltanto con il C.A., altri soltanto senza. C'è uno studio fatto sull'argomento da Matteo Sonz (Minz).

si', lo conosco bene, devo fare qualche raffronto infatti, grazie!
 
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view post Posted on 15/12/2022, 16:27
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Specialista della Scudo

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CITAZIONE (Dr. Fate @ 12/12/2022, 10:44) 
Ciao,
difficilmente commento. Soprattutto per mancanza di tempo. Ma dopo aver letto il tuo commento, non ho potuto esimermi dal farlo.
Conosco benissimo sia il gruppo e sia la persona di cui parli. Sono anni che va dicendo quanto tu hai descritto: albi ed edizioni che rare non sono e mercato americano. Lo fa da anni e in tempi non sospetti. Molti albi Corno hanno ormai prezzi fuori da ogni logica a causa delle cosiddette "prime apparizioni" o "numeri chiave" e idem alcuni albi Star Comics. E alcuni nel suo gruppo operano facendo le medesime affermazioni e confermando e validando le sue. Dopo che ho fatto presente più o meno le tue stesse motivazioni sono stato prontamente attaccato e messo all'angolo. Rispondendo con cognizione di causa e quindi mettere davanti al fatto compiuto questa persona, sono stato subito bloccato con la scusa che essendo spazio privato, solo questa affermazione fa ridere di per sé, in pratica non si poteva obiettare. A quel punto sono uscito dal gruppo ............. e mi sono creato un mio gruppo in cui la vivibilità è al 100% ottima e in cui chiunque parli di fumetti è ben accetto.
Con questo mio commento ho voluto solo aggiungere una mia personale esperienza che a quanto pare non sono stato l'unico e non sarò nemmeno l'ultimo.

Quanto meno Dr.Fate, dammi l'indicazione della tua pagina. Io sono volontariamente uscito e ho tacitato il gruppo ed il responsabile nel senso che non voglio sue notifiche( ma forse sarebbe meglio toglierlo dalle mie conoscenze).

CITAZIONE (John_John @ 9/12/2022, 23:37) 
Mi sono iscritto ad un gruppo, uno dei tanti in fb al quale sono iscritti anche molti tra i fr( equentatori del nostro forum. Il nome era programmatico: prometteva di mostrare albi non comuni. Attendevo fiducioso che accadesse ma mi sono ritrovato a guardare albi comuni, a mio parere privi di interesse sia artistico che collezionistico che sino ad un paio di anni fa nessuno avrebbe voluto neanche in regalo. Decido, e non soltanto io, di interrompere la noia con qualche albo del dopoguerra e anche altri, loro si Collezionisti con la C maiuscola mostrano le loro " gioie". L'amministratore butta lì un generico richiamo, diciamo più che altro una raccomandazione, a NON postare rarità che potrebbero inibire altri partecipanti al gruppo nel mostrare le loro collezioni di minore interesse. Il discorso diciamo che potrebbe avere una sua logica ( comunque in stridente contrasto col nome del gruppo) e quindi mi dico " è ok" )( anche se chi mi conosce sa che io non posseggo certo materiale raro e costoso). Le cose riprendono come prima, con l'amministratore che mostra collane di albi le cui componenti sono reperibili sul mercato. Anche lì, la cosa non ha un buon odore, ma me ne sto tranquillo ( diciamo calmo: tranquillo ha notoriamente fatto una brutta fine)., Non riesco a tacere quando vengono mostrati dei volumetti di fantascienza degli anni '60 , comuni e reperibili sul mercato accompagnati dalla definizione RARO. " Raro cosa? " sbotto, mostrando a mia volta alcuni volumetti di quella collana acquistati di recente " che questi li ho acquistati scegliendoli tra una pila di altri selezionando gli autori!?" Ed è allora che si mette in moto la tecnica del venditore d'arte in TV, con fine ricercatezza di linguaggio, teorizzando un incremento di interesse per quei volumi che saranno di qui a breve destinati a diventarlo. Alla mia puntualizzazione che raro significa non facilmente reperibile, replica chiamando in causa il mercato americano e la tecnica del grade mentre i collezionisti italiani sono ancora ancorati al concetto della reperibilità. Non c'è cosa più fastidiosa di quando avverti finalmente quella realtà che non avevi compreso subito: in molti aprono questi gruppi parlando di socializzazione tra persone dagli interessi comuni, di scambio di informazione e cultura sulla materia ma la realtà è ben altra: soprattutto quando sono venditori, hanno lo scopo principale di vendere e tendono a valorizzare anche l'immondizia SE appartiene a loro. Personalmente ne ho abbastanza di chi sta inflazionando a torto il concetto di rarità, di chi ricorre a qualunque espediente per cercare di catturare allocchi del tipo volume di cui esistono in vendita centinaia di copie reso raro e prezioso dalla prima apparizione di Topo Gigio. Questa gente ci ha veramente frantumato l'apparato riproduttivo! Ah, dimenticavo: ho fatto come Joe Frusciante. Sono uscito dal gruppo.
PS) Ci sono commercianti e commercianti. Alcuni che ho conosciuto in questo ambito vendono fumetti ma spesso fanno interventi utili al dibattito ed alla conoscenza . Persone serie, professionisti ma ANCHE DIVULGATORI. Altri invece li ho visti solo pubblicizzare le loro proposte commerciali e offrire la loro esperienza per denaro sotto forma di manuali, cosa legittima e nel loro diritto, ma la mia simpatia ( e quando capita la mia preferenza anche come cliente ) va indiscutibilmente ai primi.
 
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view post Posted on 15/12/2022, 17:06
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Giannizzero Nero

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CITAZIONE (John_John @ 15/12/2022, 16:27) 
CITAZIONE (Dr. Fate @ 12/12/2022, 10:44) 
Ciao,
difficilmente commento. Soprattutto per mancanza di tempo. Ma dopo aver letto il tuo commento, non ho potuto esimermi dal farlo.
Conosco benissimo sia il gruppo e sia la persona di cui parli. Sono anni che va dicendo quanto tu hai descritto: albi ed edizioni che rare non sono e mercato americano. Lo fa da anni e in tempi non sospetti. Molti albi Corno hanno ormai prezzi fuori da ogni logica a causa delle cosiddette "prime apparizioni" o "numeri chiave" e idem alcuni albi Star Comics. E alcuni nel suo gruppo operano facendo le medesime affermazioni e confermando e validando le sue. Dopo che ho fatto presente più o meno le tue stesse motivazioni sono stato prontamente attaccato e messo all'angolo. Rispondendo con cognizione di causa e quindi mettere davanti al fatto compiuto questa persona, sono stato subito bloccato con la scusa che essendo spazio privato, solo questa affermazione fa ridere di per sé, in pratica non si poteva obiettare. A quel punto sono uscito dal gruppo ............. e mi sono creato un mio gruppo in cui la vivibilità è al 100% ottima e in cui chiunque parli di fumetti è ben accetto.
Con questo mio commento ho voluto solo aggiungere una mia personale esperienza che a quanto pare non sono stato l'unico e non sarò nemmeno l'ultimo.

Quanto meno Dr.Fate, dammi l'indicazione della tua pagina. Io sono volontariamente uscito e ho tacitato il gruppo ed il responsabile nel senso che non voglio sue notifiche( ma forse sarebbe meglio toglierlo dalle mie conoscenze).
Ti ho scritto in privato

CITAZIONE (John_John @ 9/12/2022, 23:37) 
Mi sono iscritto ad un gruppo, uno dei tanti in fb al quale sono iscritti anche molti tra i fr( equentatori del nostro forum. Il nome era programmatico: prometteva di mostrare albi non comuni. Attendevo fiducioso che accadesse ma mi sono ritrovato a guardare albi comuni, a mio parere privi di interesse sia artistico che collezionistico che sino ad un paio di anni fa nessuno avrebbe voluto neanche in regalo. Decido, e non soltanto io, di interrompere la noia con qualche albo del dopoguerra e anche altri, loro si Collezionisti con la C maiuscola mostrano le loro " gioie". L'amministratore butta lì un generico richiamo, diciamo più che altro una raccomandazione, a NON postare rarità che potrebbero inibire altri partecipanti al gruppo nel mostrare le loro collezioni di minore interesse. Il discorso diciamo che potrebbe avere una sua logica ( comunque in stridente contrasto col nome del gruppo) e quindi mi dico " è ok" )( anche se chi mi conosce sa che io non posseggo certo materiale raro e costoso). Le cose riprendono come prima, con l'amministratore che mostra collane di albi le cui componenti sono reperibili sul mercato. Anche lì, la cosa non ha un buon odore, ma me ne sto tranquillo ( diciamo calmo: tranquillo ha notoriamente fatto una brutta fine)., Non riesco a tacere quando vengono mostrati dei volumetti di fantascienza degli anni '60 , comuni e reperibili sul mercato accompagnati dalla definizione RARO. " Raro cosa? " sbotto, mostrando a mia volta alcuni volumetti di quella collana acquistati di recente " che questi li ho acquistati scegliendoli tra una pila di altri selezionando gli autori!?" Ed è allora che si mette in moto la tecnica del venditore d'arte in TV, con fine ricercatezza di linguaggio, teorizzando un incremento di interesse per quei volumi che saranno di qui a breve destinati a diventarlo. Alla mia puntualizzazione che raro significa non facilmente reperibile, replica chiamando in causa il mercato americano e la tecnica del grade mentre i collezionisti italiani sono ancora ancorati al concetto della reperibilità. Non c'è cosa più fastidiosa di quando avverti finalmente quella realtà che non avevi compreso subito: in molti aprono questi gruppi parlando di socializzazione tra persone dagli interessi comuni, di scambio di informazione e cultura sulla materia ma la realtà è ben altra: soprattutto quando sono venditori, hanno lo scopo principale di vendere e tendono a valorizzare anche l'immondizia SE appartiene a loro. Personalmente ne ho abbastanza di chi sta inflazionando a torto il concetto di rarità, di chi ricorre a qualunque espediente per cercare di catturare allocchi del tipo volume di cui esistono in vendita centinaia di copie reso raro e prezioso dalla prima apparizione di Topo Gigio. Questa gente ci ha veramente frantumato l'apparato riproduttivo! Ah, dimenticavo: ho fatto come Joe Frusciante. Sono uscito dal gruppo.
PS) Ci sono commercianti e commercianti. Alcuni che ho conosciuto in questo ambito vendono fumetti ma spesso fanno interventi utili al dibattito ed alla conoscenza . Persone serie, professionisti ma ANCHE DIVULGATORI. Altri invece li ho visti solo pubblicizzare le loro proposte commerciali e offrire la loro esperienza per denaro sotto forma di manuali, cosa legittima e nel loro diritto, ma la mia simpatia ( e quando capita la mia preferenza anche come cliente ) va indiscutibilmente ai primi.
 
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