Da alcuni anni ho cominciato, di tanto in tanto, a togliere bollini con batuffolo imbevuto di alcol, e il più delle volte i risultati sono ottimi!
Resta un minimo di alone attorno al prezzo originale stampato ma comunque accettabile a vedersi ( almeno per me ).
Non lo faccio comunque sempre, il più delle volte se si tratta di prezzi "interessanti", tipo i lire 200 oppure prezzature rare, come quando, da un Tex n.54 in condizioni splendide, quasi perfette, ho rimosso un bollino da lire 350 perchè sotto c'era la rara prezzatura da lire 300, ed è venuto via facilmente e in modo pulito, lasciando una traccia di alone veramente minima.
Purtroppo non sempre sono così facili : alcuni anni fa, in un lotto di circa 900 Bonelli e bonellidi che acquistai in blocco a prezzo ultrastracciato, trovai una decina di Piccolo Ranger da lire 200, anche quelli in condizioni bellissime, anche se di busta.
Purtroppo avevano tutti il bollino di sovrapprezzo da lire 350, oltretutto non quello con la tipica grafica Bonelli ( che già me li avrebbe resi più belli e accettabili a vedersi ), si trattava invece di un bollino con le cifre scritte con grafica differente, che li faceva così sembrare una cosa più "amatoriale" e non fatta da Bonelli.
Ho tentato di rimuoverne uno ma.... cavoli, assolutamente e totalmente saldato e inamovibile!
In tal caso ci ho rinunciato e quei numeri li tengo così, con bollino, dal momento che rimuoverli vorrebbe dire rovinare la copertina, vista la loro inattaccabilità ( e che ci hanno messo, colla arricchita al cemento armato??
).