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| Parliamo spesso tra noi di episodi spiacevoli dei quali alcuni sono rimasti vittime, di venditori scorretti o di tentativi di frodi veri e propri. Ho notato recentemente il verificarsi di fenomeni preoccupanti che mi hanno infastidito: persone che in buona ( o cattiva) fede mettono in vendita albi che non hanno un reale valore collezionistico ma che essi propongono ( scientemente o meno) come materiale prezioso. Parlano di trattative private e di prezzi forniti in forma privata dando un'aria importante a materiale che non ne ha. Compaiono quindi figure non bene identificate ( collezionisti? sedicenti esperti?) che iniziano a sparare valutazioni che non hanno alcun fondamento ma che tendenzialmente avvalorano la tesi del venditore... Per capirci: quanti di noi pagherebbero un Tex n.1, " la mano rossa" prezzato con un importo diverso dalle L.200 a più di 2 euro? Io ho pagato i miei da 200 lire che credo siano 15ma o 16ma edizione a 5 euro cadauno. L'impressione che ho di questo fenomeno che ha luogo in gruppi FB dedicati alla vendita di fumetti è che , con il beneplacito degli Amministratori ( silenti, consentono che avvenga), ci siano venditori che cercano di approfittarsi di inesperti e che volutamente cerchino un gonzo da imbrogliare. Sappiamo tutti che un Tex n. 1 malgrado le variazioni di prezzo riportate in copertina ha mantenuto nelle gerenze la data delle origini e questo consente al venditore di presentare l'albo come "originale". Trovate giusto che un neofita che per passione si avvicini al collezionismo debba essere circuito e pagare lo scotto per la sua inesperienza? Trovate giusto che ci siano venditori disonesti in cerca di vittime? Personalmente quando mi capita di vedere succedere cose simili intervengo fornendo quel minimo di informazioni che posseggo per evitare che ci sia chi cada nel raggiro. Faccio male, secondo voi?
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