Diabolik sono io, Misteri e curiosità

Prendo spunto da un documentario passato sulla rai ed ancora disponibile su rai play (sicuramente interessante per gli appassionati del personaggio).
Diabolik nasce nel 1962 da un’idea delle sorelle Giussani, che poi creeranno anche la casa editrice che lo gestirà:Astorina. Il nome Diabolik deriva da un assassino, mai catturato, che nel 1958 a Torino firmava una sua lettera alla polizia come Diabolich. Questa cosa incuriosisce le Giussani che lo riportano sul loro personaggio. Il primo disegnatore e creatore fu Angelo Zarcone, altro mistero! Questo personaggio di cui non si conosce quasi nulla, chiedeva di essere pagato sempre in anticipo, consegna le ultime tavole della storia il re del terrore e sparisce per sempre. Nel ventennale di Diabolik le Giussani cercano di ritrovarlo, per coinvolgerlo nei festeggiamenti e si affidano al famoso tom ponzi, investigatore privato. Niente da fare. Già tempo prima le Giussani avevano provato a cercarlo nella pensione dove era ospitato, ma il nome Angelo Zarcone risulta sconosciuto. Zarcone era sposato con una donna tedesca e ha un figlio. Credo che la storia del disegnatore sia più appassionante del personaggio stesso.

Brenno Fiumali giovanissimo inizia a collaborare con la casa editrice “Astorina”. Grafico, vignettista, copertinista e’ l’autore della prima copertina di Diabolik - Il re del terrore. In una intervista dice di aver conosciuto Angelo Zarcone e ne disegna un veloce ritratto, penso unica immagine esistente.

Nel 1963 le sorelle Giussani ingaggiano il disegnatore Luigi Marchesi, non contente di come era stato disegnato Diabolik, a loro dire dilettantistico e approssimato. Marchesi disegnerà le tavole del numero 3 della prima serie ed altri successivi. Gli fu chiesto inoltre di ridisegnare i primi due numeri in maniera più decisa e caratterizzando meglio i personaggi. Si dice che per gli occhi di Diabolik si ispirò ad un suo vecchio amico di infanzia. Marchesi è il disegnatore della ristampa del 1964,che credo sia la base delle ristampe moderne.

Dopo la giusta precisazione di bobwalter, errore di cui mi ero reso conto, completo il quadro sugli esordi del personaggio. Sparito Zarcone, le sorelle Giussani affidano il compito di disegnare il nr. 2 ad una loro amica “modista” Calissa Giacobini in arte Kalissa, ma il risultato non le soddisfa minimamente. Nel 1964 i primi 17 numeri della collana furono ristampati e come detto da bobwalter il nr. 2 fu affidato a Aulo Lino Brazzoduro, in arte “ Aulo Brazzi”.
Resta il mistero di Zarcone, di cui si disse per un periodo che non sia mai esistito, che fosse solo un nome d’arte, dietro cui non si sa chi si nascondesse. Io non ho trovato notizie in giro e spero che magari voi abbiate più conoscenze di me. Chissà se Berober, che ha bazzicato gli ambienti, non sappia di più. Premetto che non sono un diaboliko. Ho solo,letto e collezionato questo personaggio con piacere e scritto questo post incuriosito dalle sue vicende iniziali.

Grazie jhendrik, mi sono letto tutto il post del 2019, anche se i dubbi rimangono. Di bosco avevo letto che considerava risolto il caso “Zarcone” , ma poi non ho trovato nulla che lo spiegasse e comunque essendo un romantico del fumetto preferisco immaginare il mistero che lo avvolge.