Da bambino mi piaceva, Serie che ricordavamo belle ma oggi non lo sono più

Identica sensazione proprio su Akim, assolutamente illegibile come non riesco più a leggere Tarzan. Sono personaggi per i miei gusti invecchiati malissimo con storie obsolete.

Da quando ho imparato a leggere ho avuto sempre tra le mani vari tipi di fumetto. Mi compravano il Corriere dei Piccoli e Topolino (e di entrambi sono stato anche abbonato), poi c'era Tex che leggeva mio zio, poi Cucciolo, Blek, Capitan Miki, Il Piccolo Ranger, Geppo, Braccio di Ferro, Diabolik e ad un certo punto ho anche incontrato alcuni erotici. Poi sono stato contagiato dalla Marvel e il contagio dura tutt'ora. Mi ricordo che ogni tanto mi arrivavano in casa quasi ogni mese un blocco di fumetti di ogni genere che il vicino di casa comprava, leggeva e poi anziché buttar via mi passava. Poi ho attrversato anch'io, come tutti, il periodo di rifiuto dei fumetti, per poi ritornare a comprarli e a quel punto indirizzarmi principalmente su due filoni: quello superoistico e quello di alcune serie Bonelli, ma comprando anche un buon 20% al di fuori di questi due blocchi. In questi anni mi è capitato anche per un discorso puramente nostalgico di imbattermi in fumetti che avevo letto tanti anni fa e posso dire che alcuni li ho riletti senza problemi come Topolino che a quanto pare sembra avere piani diversi di lettura in base all'età, altri invece mi sono poco piaciuti o per nulla e tra questi mi vengono in mente Blek, Capitan Miki e Akim che li ho trovati invecchiati male.

In un topic di anni fa si disse che i fumetti letti da bambino o da ragazzino non potevano mai interessarci nello stesso modo oggi almeno a noi che abbiamo più di 60 anni. Oggi noi sessantenni siamo troppo smaliziati, abbiamo vissuto la nostra vita con tutti gli annessi e connessi. Con gli occhi da ragazzino era tutto più bello, diverso, irreale. Ho già detto che il giustiziere di turno, il castigamatti, il raddrizzatorti, che era sempre uno che a colpi di cazzotti o pistolettate od anche superpoteri puniva i cattivi a favore dei buoni, ha in un certo senso condizionato la mia gioventù nel senso che credevo che alla fine i buoni vincevano sempre. Non è stato così, ho scoperto poi (con mia grande delusione) che chi vince sono i furbi, i buoni soccombono proprio perchè manca la cattiveria in loro. Ho già detto anche che da ragazzino ho fatto una cernita tra i fumetti che mi interessavano e quelli no. Non è che siccome erano fumetti ed il nostro passatempo a casa era leggerli, di conseguenza necessariamente mi dovevano piacere tutti. I Disney mi hanno fatto sognare ed ancora oggi leggendo le storie dei grandi disegnatori degli anni 60 riesco ad avere un interessamento.
Così è per i primi bèdè che ho letto all'epoca anche se non tutti mi sono piaciuti. A questo riguardo rileggo con piacere M.Vaillant ma non riesco ad avere lo stesso interesse per esempio per Bob Morane. Jil Jordan mi piace tutt'oggi. Capitan Miki è stato accusato di avere storie molto semplici ma a me sono piaciute e piacciono, così come Blek. Di collana eroica ne ho letto tanti ma oggi non riesco ad avere voglia di leggere nessun fumetto di guerra. I personaggi del C.d.P anni 60 mi piacevano e mi piacciono anche se poi ho scoperto in seguito che anche loro erano per la maggior parte bèdè. Chi si ricorda del Marsupilami? Ancor oggi queste storielle mi piacciono, riaffiora il ragazzino che è in me. Tex l'ho letto ma mi sono fermato a Galeppini, oltre non sono andato. E' come quando gli esseGesse abbandonarono Miki e Blek, c'è chi ha continuato dopo di loro a disegnare i personaggi ma non mi davano lo stesso interesse, erano altri personaggi, si potevano tranquillamente chiamare in un altro modo per me. Nembo Kid lo leggo con interesse ancora oggi, Batman non tanto. Ho detto Nembo Kid e non Superman perchè quello disegnato oggi con le relative storie non riesce ad attrarmi. Poi Cucciolo, Beppe e Tiramolla mi interessano ancora oggi ma questi personaggi assolutamente non riescono più ad avere in me la stessa passione nella lettura che avevo da ragazzino. Questo per fermarmi ai più famosi personaggi dei fumetti, quelli che si ricordano ancora oggi. Mi piace leggere, dimenticavo, i personaggi editi dalla Flaminia negli anni 60 e cioè Puffi, Miciolino, Frittata ecc. Banali ma mi piacciono. Poi i personaggi oggi dimenticati dell'Intrepido e del Monello. All'epoca per far accanire il lettore lo si lasciava in attesa della puntata successiva per cui quella che si leggeva finiva sempre con un sospeso almeno per le storie avventurose.

Ho trovato le storie di Akim assolutamente prive di mordente, un tarzanide che parla con gli animali come si potrebbe parlare tra umani. Non riesco a ricordare una storia che mi abbia appassionato, ma ti dirò di più, non riesco a ricordarmi nemmeno una storia di Akim.

Ci sono fumetti che anche da bambino non leggevo, ritenendo già allora che le storie fossero troppo semplicistiche per piacermi. Ci sono fumetti che erano pubblicati quando io ero bambino, dei quali ricordo la testata e il tema ma non le storie e che per curiosità ho acquistato, trovando così la conferma che quell'albo che evidentemente non rientrava allora nei miei favori non lo rientra tutt'ora. Ci sono storie che hanno per protagonisti dei puri di cuore, leali, onesti che oggi forse , provato dalla vita e alla luce dell'esperienza reputo utopiche ed improbabili ma che, malgrado tutto, per il concetto idealizzato che esprimono, continuo a trovare gradevoli. Ci sono personaggi che trovo ridicoli, mascherati o meno che siano si muovono ostentando l'iniziale del proprio nome sul petto, quasi che avessero paura senza di essa di dimenticarsi il proprio nome ( o che lo dimentichino gli altri): mi ricordano la barzelletta che giustifica la scritta " polizia" sulle auto della polizia con la necessità che i poliziotti non sbaglino vettura o che non ci salgano su per errore i Carabinieri. Ci sono eroi improbabili che vivono in località isolate difficili da raggiungere che indossano costumi fantasiosi e sgargianti ad esclusivo beneficio proprio e del compagno d'avventura che gli fa da spalla. Ci sono personaggi che non cambiano mai abito e il vestito, straordinariamente, malgrado i decenni trascorsi dall'inizio della pubblicazione, non si consuma. A volte, anche quando il protagonista ne esce lacero e col vestito a brandelli , torna ad indossare lo stesso un costume perfetto anche se è da escludere ci sia un sarto nel luogo sperduto dove vive ed agisce. Ci sono " spalle comiche" che accompagnano i protagonisti intervallando con gag le gesta eroiche del personaggio principale , gag sempre molto simili, forzate, la cui vis comica col trascorrere del tempo è sempre meno percepibile dal lettore. Ci sono adolescenti che invece d'essere la mascotte di un reggimento sono investiti dalla responsabilità di un grado elevato o dalla serietà di un incarico che si è soliti riservare agli adulti. Beninteso, non farò nomi, neanche sotto tortura perchè non voglio infastidire nessun estimatore...

DD forse dovresti leggerne più di uno di AF, fermo restando il gusto personale e quindi legittimo nel dire "quel fumetto non mi piace".

Nooo