CITAZIONE (comicscol @ 27/1/2021, 20:01)
Ho recentemente visto questo breve video in cui il grande Umberto Eco parla in toni "non troppo entusiasti", per usare un eufemismo, dei fumetti neri italiani e di Diabolik. Ci sono rimasto maluccio in quanto Eco, nello stesso video, ammette di essere un estimatore del fumetto, come è peraltro risaputo. Voi che ne pensate?
Era un estimatore del fumetto, ma non di
tutti i fumetti.
A quell'epoca aveva già scritto "
Apocalittici e integrati", famosissimo e pionieristico saggio del 1964 (
) su questo mezzo di comunicazione.
Linus, la rivista, era ancora in gestazione.
Stava nascendo uno sguardo più attento e consapevole sul fumetto, e questo servizio della TV svizzera ne è un altro segnale.
La poca considerazione dei fumetti neri era molto in sintonia con il pensiero dell'epoca, e rifletteva anche la scelta di considerare culturalmente rilevante un certo tipo di fumetto (si intravede Barbarella, ma pensiamo anche a quelli che apparivano su Linus), a discapito di altri. I neri, appunto, ma anche i supereroi: Eco ha parole poco tenere anche su questi ultimi. Penso che si riferisse alla Marvel, il boom di quegli anni era suo (ma il servizio ci fa vedere alcuni gadget di Batman che mi hanno fatto cascare metaforicamente i capelli).
Mah... spero che nessuno si offenda, ma sui neri tutti i torti non li aveva: il livello medio sappiamo qual era, indipendentemente dal fascino nostalgico e collezionistico. Ok, non ha riconosciuto il talento di Magnus, ma è facile dirlo oggi.
Sono meno d'accordo sui supereroi, magari un po' naif nelle trame, ma col livello artistico che conosciamo: Kirby, Ditko, Romita, Buscema etc. etc. Ma anche qui è più facile dirlo oggi, se non altro per confronto con il supereroame attuale: chissà cosa direbbe il povero Eco sui comics Marvel/DC e similari del 2020!