CITAZIONE (amodardo @ 17/1/2021, 10:27)
Godendo del grosso traino di Diabolika sembra vi sia un risveglio della stampa anastatica che godette di grande favore sino a diversi anni fa. Ora si va a caccia del Tex di Piacentini mentre anche il gigantesco lavoro fatto nel campo dai "siciliani" sembra cominci ad essere rivalutato, certo con le innegabili, evidenti, pecche comunque riscontrabili in molte e varie serie. Io ho sempre apprezzato l'anastatica e sono contento di poter rivedere e acquistare a prezzi non proibitivi albi e serie della mia gioventù. Mercuri sta facendo un buon lavoro e certo Gianni Milone, con la sua competenza, se avesse voglia di riprendere il lavoro anzitempo interrotto potrebbe fare ottime cose. Anche in questo forum, dove la parola "anastatica" viene (veniva?) ampiamente osteggiata qualcuno comincia a sperare in possibili anastatiche della Bonelli, simili a quelle a suo tempo editate dalla Dardo con i suoi Blek e Miki. Che ne pensate? Potrà il fumetto anastatico risorgere e acquistare dignità?
Mah, andrei un po' cauto prima di proclamare il risveglio della stampa anastatica.
C'è una sostanziale differenza tra le anastatiche di oggi e quelle degli ianni '70 dei Camillo Conti, Traverso, Club Anni 30, Nerbini, ecc...
L'origine di quelle ristampe era dettata dalla necessità di distribuire a una serie di affamati collezionisti nostalgici almeno il fac-simile di albi rari e praticamente introvabili. C'era un equilibrio di domanda-offerta che giustificava gli elevati costi per queste ristampe amatoriali di nicchia. I collezionisti di 50 anni fa erano motivati da impulsi filologoci assai lontani dagli aspetti feticistici che prevalgono oggi.
Per contro, ogni volta che si è tentato di portare le ristampe anastatiche "alle masse", distribuendoli alle edicole (quando i fumetti occupavano tre quarti dell'esposizione e non erano relegati a una minuscola vetrinetta come oggi) non si contano i fallimenti. Giusto per citarne alcuni a memoria: Le grandi Storie di Walt Disney congelata al 12 numero, i favolosi Nerbini di Cino e Franco, morti dopo 15 o 17 numeri, Raff, prima stoppato dalle edicole e poi ripreso amatorialmente, Il Gaucho Nero e La regina di Atlanta, altri tentativi di riproporre mitici albi anteguerra stoppato dopo due soli numeri.
Per passare alle ristampe odierne, il fattore trainante non sia più la richiesta ma la proposta. Ci troviamo di fronte ai tentativi (giustificati) di forzare il mercato con delle riproposte dettate più dalla popolarità che dalla effettiva rarità. Quando il riesumato Nerbini a metà anni 70 ristampò la Misteriosa fiamma della regina Loana si basò sul fatto che solo pochi fortunati avevano potuto leggere quella storia nel formato originale. Oggi l'Astorina non ristampa il Re del terrore perché nessuno ha avuto la possibilità di leggerlo, anzi, in circolazione abbiamo una dozzina di ristampe le cui differenze sono identificabili solo da professionisti abili col microscopio elettronico.
Infine, chapeau a Mercury ma, senza entrare nel dettaglio, anche lui ristampa materiale comunissimo e di facile reperibilità con la curiosità che spesso la ristampa costa di più dell'equivalente originale.