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L'anastatica risorge?

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view post Posted on 17/1/2021, 10:27

Uomo Senza Paura

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Godendo del grosso traino di Diabolika sembra vi sia un risveglio della stampa anastatica che godette di grande favore sino a diversi anni fa. Ora si va a caccia del Tex di Piacentini mentre anche il gigantesco lavoro fatto nel campo dai "siciliani" sembra cominci ad essere rivalutato, certo con le innegabili, evidenti, pecche comunque riscontrabili in molte e varie serie. Io ho sempre apprezzato l'anastatica e sono contento di poter rivedere e acquistare a prezzi non proibitivi albi e serie della mia gioventù. Mercuri sta facendo un buon lavoro e certo Gianni Milone, con la sua competenza, se avesse voglia di riprendere il lavoro anzitempo interrotto potrebbe fare ottime cose. Anche in questo forum, dove la parola "anastatica" viene (veniva?) ampiamente osteggiata qualcuno comincia a sperare in possibili anastatiche della Bonelli, simili a quelle a suo tempo editate dalla Dardo con i suoi Blek e Miki. Che ne pensate? Potrà il fumetto anastatico risorgere e acquistare dignità? :fart:
 
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view post Posted on 17/1/2021, 10:35
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Uomo del domani... oggi è in vacanza - Amministratore surrogato Pizzaiolo digestivo

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Per me l'anastatica ha un ruolo fondamentale nella diffusione del fumetto storico nei tempi moderni.
E' un modo che non preclude il recupero degli originali per gli appassionati e per dare la possibilità a chi non è interessato ad addentrarsi di avere un assaggio dell'epoca che fu.
Sono sempre stato favorevole a queste iniziative ma ad un paio di condizioni:
1) che la anastatica, seppur di stampa recente, mantenga il più possibile la visione estetica del prodotto originale.
2) che la sua tiratura sia diffusa tanto da evitare dannose speculazioni.
Diabolik Anastatika ha sicuramente aperto una via, ora sta alle altre case editrici decidere cosa fare.
Chiaramente una ennesima ristampa di Tex avrebbe senso solo se rispettasse i canoni scritti sopra, le Piacentini sono diventate talmente poco comuni da aver raggiunto quotazioni che già mettono fuori causa chi vorrebbe conoscere il personaggio ma senza scomodarsi di aprire il portafogli e mettersi alla ricerca.
Inoltre tralasciando Tex, Diabolik, Topolino e tutti gli altri personaggi noti, esistono diverse serie che ormai si sono perse nelle sabbie del tempo e sarebbe molto utile poterle riportare in vita con simili iniziative.
 
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view post Posted on 17/1/2021, 10:41
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per me prima di tutto viene il piacere della lettura e pertanto le anastatiche rappresentano il mezzo piu' semplice ed economico per poter rileggere i fumetti della nostra infanzia cosi come uscirono nelle edicole di quegli anni...
 
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view post Posted on 17/1/2021, 12:23
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Re del Delitto

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No, non amo proprio le anastatiche, prendo quella di Diabolik perché non mi piacciono le ristampe in volumi o volumoni e quindi leggere/rileggere come si leggeva prima è una gran bella cosa. Vero anche che ci sono ristampe e ristampe, le Piacentini sono regine in questo senso. Tutte le anastatiche che avevo (anche le Piacentini) le ho vendute, ma capisco chi apprezza e approvi in modo incondizionato questo modo di diffondere il fumetto.
 
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view post Posted on 17/1/2021, 12:31
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Inviato di Mjorek

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Possiedo tutto TOPOLINO giornale e tutto PAPERINO giornale originali, ma ho anche le raccolte complete in anastatica, ottime per la lettura e la veloce consultazione. Mi aiutano più che altro a risparmiare tempo, poiché ogni volta che devo risistemare a dovere i giornali originali, per archiviarli dopo la lettura, ci metto anche ore.
 
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view post Posted on 17/1/2021, 16:26
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Inviato di Mjorek

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le anastatiche se fossero veramente anastatiche sarebbero più apprezzate.
quella di Diabolik non è una vera e propria anastatica ma si avvicina molto
e rivolgendosi ad un grande pubblico con un personaggio molto popolare
credo stia riscuotendo un buon successo.
 
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view post Posted on 17/1/2021, 17:24
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Re del Delitto

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CITAZIONE (amodardo @ 17/1/2021, 10:27) 
Godendo del grosso traino di Diabolika sembra vi sia un risveglio della stampa anastatica che godette di grande favore sino a diversi anni fa. Ora si va a caccia del Tex di Piacentini mentre anche il gigantesco lavoro fatto nel campo dai "siciliani" sembra cominci ad essere rivalutato, certo con le innegabili, evidenti, pecche comunque riscontrabili in molte e varie serie. Io ho sempre apprezzato l'anastatica e sono contento di poter rivedere e acquistare a prezzi non proibitivi albi e serie della mia gioventù. Mercuri sta facendo un buon lavoro e certo Gianni Milone, con la sua competenza, se avesse voglia di riprendere il lavoro anzitempo interrotto potrebbe fare ottime cose. Anche in questo forum, dove la parola "anastatica" viene (veniva?) ampiamente osteggiata qualcuno comincia a sperare in possibili anastatiche della Bonelli, simili a quelle a suo tempo editate dalla Dardo con i suoi Blek e Miki. Che ne pensate? Potrà il fumetto anastatico risorgere e acquistare dignità? :fart:

Mah, andrei un po' cauto prima di proclamare il risveglio della stampa anastatica.
C'è una sostanziale differenza tra le anastatiche di oggi e quelle degli ianni '70 dei Camillo Conti, Traverso, Club Anni 30, Nerbini, ecc...
L'origine di quelle ristampe era dettata dalla necessità di distribuire a una serie di affamati collezionisti nostalgici almeno il fac-simile di albi rari e praticamente introvabili. C'era un equilibrio di domanda-offerta che giustificava gli elevati costi per queste ristampe amatoriali di nicchia. I collezionisti di 50 anni fa erano motivati da impulsi filologoci assai lontani dagli aspetti feticistici che prevalgono oggi.
Per contro, ogni volta che si è tentato di portare le ristampe anastatiche "alle masse", distribuendoli alle edicole (quando i fumetti occupavano tre quarti dell'esposizione e non erano relegati a una minuscola vetrinetta come oggi) non si contano i fallimenti. Giusto per citarne alcuni a memoria: Le grandi Storie di Walt Disney congelata al 12 numero, i favolosi Nerbini di Cino e Franco, morti dopo 15 o 17 numeri, Raff, prima stoppato dalle edicole e poi ripreso amatorialmente, Il Gaucho Nero e La regina di Atlanta, altri tentativi di riproporre mitici albi anteguerra stoppato dopo due soli numeri.
Per passare alle ristampe odierne, il fattore trainante non sia più la richiesta ma la proposta. Ci troviamo di fronte ai tentativi (giustificati) di forzare il mercato con delle riproposte dettate più dalla popolarità che dalla effettiva rarità. Quando il riesumato Nerbini a metà anni 70 ristampò la Misteriosa fiamma della regina Loana si basò sul fatto che solo pochi fortunati avevano potuto leggere quella storia nel formato originale. Oggi l'Astorina non ristampa il Re del terrore perché nessuno ha avuto la possibilità di leggerlo, anzi, in circolazione abbiamo una dozzina di ristampe le cui differenze sono identificabili solo da professionisti abili col microscopio elettronico.
Infine, chapeau a Mercury ma, senza entrare nel dettaglio, anche lui ristampa materiale comunissimo e di facile reperibilità con la curiosità che spesso la ristampa costa di più dell'equivalente originale.
 
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view post Posted on 20/1/2021, 17:55

Uomo Senza Paura

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Concordo pienamente con te. Certo, esiste il mercato di nicchia dei nostalgici che pur di riassaporare sensazioni della propria gioventù con una certa facilità e senza eccessivi esborsi si accontentano delle anastatiche, e c'è il mercato del collezionista che pur già in possesso degli originali acquisterebbe l'anastatica per il semplice piacere del raffronto e leggere finalmente senza patemi il fumetto senza toccare l'imbustato mantenuto integro religiosamente. E poi vi sono collane e collane: probabilmente l'anastatica degli ASE della Corno o magari dell'Uomo Ragno, sempre Corno, potrebbe reggere in edicola, così come le raccoltine di Tex, tutte accompagnate da rivistine esplicative, come Anastatika, non parimenti il fumetto anteguerra anche perchè nostalgici di tale materiale ne sono rimasti pochi. Tuttavia ho acquistato a suo tempo con grande piacere l'albogiornale "Lo Sparviero" dei fratelli Voltolina, così come la serie completa in volume dell'Audace della Comic Art, scoprendo così in quest'ultima un romanzo del primo Giorgio Scerbanenco, "Il Paese senza Cielo" (vol.14/16), che mi era completamente sfuggito, ed ora meritoriamente pubblicato in volume da Aliberti con anche le illustrazioni di Ingegnoli. Anche questa è l'importanza dell'anastatica: poter vedere e leggere e apprezzare le collane e i personaggi nella loro interezza in tempi relativamente brevi e senza l'affanno e la spesa della ricerca dell'originale. Capisco pure che se ne va il piacere del collezionista che è appunto anche, se non soprattutto, nella ricerca dell'albo mancante, ma tant'è... :cool:
 
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