Vintage Comics

Che opinioni avete sul livello qualitativo dei fumetti (vecchi e nuovi)?

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view post Posted on 28/11/2020, 18:46
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Uomo Nuvola

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[QUOTE=Andrea Ranzolin,28/11/2020, 17:05 ?t=61944416&st=15#entry448628163]
CITAZIONE (andre.fumetto @ 28/11/2020, 16:47) 
CITAZIONE (Magnus semper Magnus @ 28/11/2020, 16:40) 
Certo, ci mancherebbe ma Andrea sa benissimo che io stavo scherzando, infatti ho messo la faccina sorridente.

Ovviamente! ;) non ci scordiamo che questo non è un lavoro...o per qualcuno, si? E in fondo ci rilassiamo con tante chiacchiere su un argomento che per molti potrebbe anche trattarsi di aria fritta...e se si va troppo sul filosofico mi sa che lo diventa per davvero! Comunque Giulio, ero pronto a prendermi le giuste frustate dai paladini di Magnus, ci sta. :D ;)

Come puoi vedere Andrea, anche questa discussione è un esempio della pluralità di gusti, se tutti si pensasse allo stesso modo anche questo forum sarebbe più monotono :)
 
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view post Posted on 28/11/2020, 19:21
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Principe nel suo Giardino

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secondo me Elledi ha centrato pienamente il punto.

credo sia legittimo che ognuno di noi collezioni, legga e gradisca il fumetto che più lo emoziona, però volendo provare ad avvicinarci ad un discorso critico e ad una riflessione artistica sul fumetto ci sono degli aspetti che vanno considerati:

spesso si confronta il fumetto a letteratura e pittura, forse perchè risultano più immediate, per la similitudine della narrazione e quella della immagine, ma ci si scorda del cinema, arte con cui il fumetto condivide delle caratteristiche fondamentali;

le vignette non sono illustrazioni statiche, come un quadro, nè sottostanno alla fissità dell'inquadratura di un ritratto o di un panorama, ma sono immagini che cambiano prospettiva e devono comunicare un movimento;

oltre a queste assonanze ci sono aspetti peculiari propri del fumetto come
- il sonoro: i quadri non ce l'hanno, i rimanzi lo descrivono, il cinema ce lo fa ascoltare, il fumetto il suono lo disegna nelle nuvolette, e che questo testo si armonizzi con l'immagine , senza soverchiarlo o confonderlo ha la sua importanza; poi ci sono le finezze come le onomatopee, le dimensioni dei caratteri, la differente forma dei balloon, il differente lettering, il suo affastellamento o la sua mutilazione che ci possono dare ulteriori informazioni o addirittura farci percepire l'effetto sonoro; oppure all'opposto il fumetto può farsi completamente muto e raccontare attraverso le sole immagini ciò che accade;

- la costruzione della tavola: il fumettista non è vincolato ad un modulo di dimensioni fisse come i fotogrammi di una pellicola, ma può stringere o allargare in ogni direzione in base alla sua sensibilità.

- il formato in cui si deve sviluppare il fumetto, sia in termini di foliazione (storia breve, racconto a puntate da raccoglier in volume, miniserie autoconclusiva, serie continua, ecc.) che di dimensioni del supporto (tascabile, rivista, striscia, alla francese, ecc.), parametri che necessariamente influenzano il suo sviluppo;

un altro parametro importantissimo che determina la validità artistica di un fumetto è il contesto storico e culturale, su cui bisogna riflettere da due punti di vista:
sia generale, dato che il fumetto è sia un mezzo di comunicazione che un opera commerciale, l'autore può essere soggetto a restrizioni, censure, limitazioni oppure a richieste precise in base al target, al committente, alla cultura nazionale, ecc.;
sia particolare della Storia del Fumetto, perchè non si può prescindere da ciò che è stato creato prima, il linguaggio fumettistico del momento, le creazioni coeve e le influenze sulle pubblicazioni successive;

solo così riusciamo ad avvicinarci ad una valutazione qualitativa verosimile di un fumetto.
 
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view post Posted on 28/11/2020, 19:44
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Specialista della Scudo

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Si, il cinema ha influenzato alcuni autori di fumetti sia sceneggiatori che disegnatori. Ci sono alcuni autori che puntano molto su particolari cambi di inquadratura, non fini a se stesse, ma tali da costruire e guidare lo svolgersi dell'azione che trovano un'analogia nel montaggio cinematografico.
 
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view post Posted on 28/11/2020, 21:55
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Principe nel suo Giardino

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CITAZIONE (andre.fumetto @ 27/11/2020, 22:33) 
se prendiamo ad esempio Magnus e i suoi primi lavori nelle serie da edicola, definirli " cult" o capolavori non è certamente il caso,

ecco :lol: questo mi sembra ingeneroso :lol:

non cadiamo nella trappola della critica dell'epoca che incensava il fumetto d'autore e snobbava a priori il popolare;
Magnus si è trovato a lavorare su due vignette, e ha fatto cose pazzesche, seppur dettate dalla necessità oltre che dalla virtù, i controluce, le sihlouette, i volti tagliati, i primissimi piani, i forti contrasti fra bianco e nero che accentuavano la drammaticità hanno creato uno stile e codificato un genere nell'immaginario collettivo...per non parlare dell'erotismo; non per niente si dice comunemente i 'Neri' di Magnus & Bunker.

Diabolik, aveva degli ottimi disegnatori, ma come stile sembrava un giallo di Lanciostory...e questo fà la differenza fra il fumetto ben disegnato e il fumetto epocale.

magnus-satanik-la-casa-degli-spiriti-page-94

satanik-092-092

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Edited by mr.zinoviev - 28/11/2020, 22:14
 
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view post Posted on 28/11/2020, 22:11
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Re del Delitto

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CITAZIONE (mr.zinoviev @ 28/11/2020, 21:55) 
CITAZIONE (andre.fumetto @ 27/11/2020, 22:33) 
se prendiamo ad esempio Magnus e i suoi primi lavori nelle serie da edicola, definirli " cult" o capolavori non è certamente il caso,

ecco :lol: questo mi sembra ingeneroso :lol:

non cadiamo nella trappola della critica dell'epoca che incensava il fumetto d'autore e snobbava a priori il popolare;
Magnus si è trovato a lavorare su due vignette, e ha fatto cose pazzeche, seppur dettate dalla necessità oltre che dalla virtù, i controluce, le sihlouette, i volti tagliati, i primissimi piani, i forti contrasti fra bianco e nero che accentuavano la drammaticità hanno creato uno stile e codificato un genere nell'immaginario collettivo un genere...per non parlare dell'erotismo; non per niente si dice comunemente i 'Neri' di Magnus & Bunker.

Diabolik, aveva degli ottimi disegnatori, ma come stile sembrava un giallo di Lanciostory...e questo fà la differenza fra il fumetto ben disegnato e il fumetto epocale.

(IMG:https://upload.forumfree.net/i/fc5204523/m...iti-page-94.jpg)

(IMG:https://upload.forumfree.net/i/fc5204523/satanik-092-092.jpg)

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(IMG:https://upload.forumfree.net/i/fc5204523/images__7_.jpeg)

:clap: :clap: :clap:
 
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view post Posted on 28/11/2020, 22:58
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CITAZIONE (mr.zinoviev @ 28/11/2020, 21:55) 
Diabolik, aveva degli ottimi disegnatori, ma come stile sembrava un giallo di Lanciostory...e questo fà la differenza fra il fumetto ben disegnato e il fumetto epocale.

:cool:

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:ink: :ink:
 
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view post Posted on 29/11/2020, 14:58
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Re del Delitto

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Il mio quesito era più sul dettaglio, sul singolo titolo, non l'opinione su un autore o su una serie.
Quando ho scritto che molte cose osannate di Magnus mi lasciano perplesso, non significa che penso che Magnus sia sopravvalutato, anzi. Alle due mostre fatte a Bologna, quella alla fondazione Del Monte e quella precedente alla Pinacoteca ero presente all'inaugurazione. Un autore che ha prodotto ininterrottamente disegni per mezzo secolo non può mantenere lo stesso stile e lo stesso livello qualitativo, specie quando si trasforma in autore completo. A meno che non si debba disegnare tutta la vita Topolino, il mestiere stesso implica una continua evoluzione, miglioramento, studio, ricerca del proprio stile personale.
Abbiamo innumerevoli esempi di questo genere, basti pensare alla generazione di Metal Hurlant. Oggi da noi mi vengono in mente i vari Palumbo, Mastantuono.
Magnus è un autore complesso, un perfezionista maniacale oltre ogni possibile immaginazione come si capisce guardando i bozzetti preparatori di certe vignette rifatti da tutte le angolazioni possibili. Ha attraversato tante fasi, periodi artistici diversi legati a vincoli contrattuali, vicissitudini personali, scelte di vita. Non tutto può piacere. E' un po' come quando si dice che Picasso è stato il più grande artista del 900. D'accordo per quello che ha rappresentato come elemento di rottura, di rinnovo del punto di vista dell'interpretazione dell'arte, ma nel dettaglio piace tutto? L'arte di Picasso non è stata sempre uguale, ma è il risultato di una continua ricerca. Non a caso abbiamo il periodo blu, rosa, africano, surrealista, cubista, la tauromachia, le ceramiche... Non tutto piace a tutti.
Lo stesso vale per le serie a fumetti. Diabolik sono quasi mille episodi, non è una graphic novel one shot. Poi possiamo dire che le sceneggiature si somigliano tutte perché devono attenersi a un canovaccio fisso come avviene anche con Tex che però gode di qualche grado di libertà maggiore, se non altro per la lunghezza degli episodi e per il formato a disposizione. In mezzo ai mille, qualche numero che si distingue dalla media ci sarà. Per Kriminal (oltre 400 episodi) vale lo stesso discorso, col gran pregio di essere più visionario e meno conformista, pareggiato dal difetto che la media complessiva (soggetto, sceneggiatura e disegno) degli episodi è molto modesta. Magnus da solo non basta.
 
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view post Posted on 29/11/2020, 15:00
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Uomo del domani... oggi è in vacanza - Amministratore surrogato Pizzaiolo digestivo

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Calabria (solo pochi mesi dell'anno)/ Gran Bretagna (per la maggior parte del tempo)/ Nord America (per qualche giorno all'anno)/ Asia (quasi mai). Insomma, chiedete sul momento.

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A me è piaciuto tanto il n.1 di Satanik.
Da brividi, soprattutto il finale.
 
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view post Posted on 29/11/2020, 15:17
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Ragazzo Giallo

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[QUOTE=andre.fumetto,28/11/2020, 18:46 ?t=61944416&st=30#entry448629978]
CITAZIONE (Andrea Ranzolin @ 28/11/2020, 17:05) 
CITAZIONE (andre.fumetto @ 28/11/2020, 16:47) 
Ovviamente! ;) non ci scordiamo che questo non è un lavoro...o per qualcuno, si? E in fondo ci rilassiamo con tante chiacchiere su un argomento che per molti potrebbe anche trattarsi di aria fritta...e se si va troppo sul filosofico mi sa che lo diventa per davvero! Comunque Giulio, ero pronto a prendermi le giuste frustate dai paladini di Magnus, ci sta. :D ;)

Come puoi vedere Andrea, anche questa discussione è un esempio della pluralità di gusti, se tutti si pensasse allo stesso modo anche questo forum sarebbe più monotono :)

Senza dubbio : pochi giorni fa, per dire, altrove ho scritto che Squeak the Mouse di Mattioli potrebbe benissimo essere uno dei classici 10 fumetti da portarsi in un'isola deserta, e c'è chi mi ha risposto che lo farebbe solo come derattizzante :lol:
 
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view post Posted on 29/11/2020, 15:17
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Principe nel suo Giardino

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CITAZIONE (procione_del_maine @ 29/11/2020, 14:58) 
Il mio quesito era più sul dettaglio, sul singolo titolo, non l'opinione su un autore o su una serie.

Mi stai confondendo :ph34r:

Non so se ho capito il senso.

CITAZIONE
si continua a confondere ciò che vale o ciò a cui siamo più affezionati con ciò che è veramente significativo dal punto di vista artistico e qualitativo.

Vediamo...

Guardando il singolo titolo non ho dubbi che artisticamente siano più validi la ballata di Pat oshane o adah rispetto al n.1 di Ken Parker.
Artisticamente sono pure più validi del n.1 di Diabolik o di Tex se è per questo.

Cmq credo sia anche piuttosto normale che l'apice qualitativo si raggiunga con la maturazione degli artisti e non si trovi nell'esordio di una serie.
 
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view post Posted on 29/11/2020, 16:40
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Re del Delitto

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In effetti, la mia domanda si presta a molteplici interpretazioni, tutte valide.
La rigiro in questo modo:
Viene da voi una persona inesperta di fumetti e nasce una conversazione sulla nona arte. La persona vi chiede di giustificare il concetto di valore artistico del fumetto e allora voi decidete di mostrargli qualche esempio.
Cosa gli mostrate? Non certo Topolino contro Wolp (se ce l'avete) perché vale x-mila euro...
 
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view post Posted on 29/11/2020, 17:00
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Principe nel suo Giardino

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CITAZIONE (procione_del_maine @ 29/11/2020, 16:40) 
In effetti, la mia domanda si presta a molteplici interpretazioni, tutte valide.
La rigiro in questo modo:
Viene da voi una persona inesperta di fumetti e nasce una conversazione sulla nona arte. La persona vi chiede di giustificare il concetto di valore artistico del fumetto e allora voi decidete di mostrargli qualche esempio.
Cosa gli mostrate? Non certo Topolino contro Wolp (se ce l'avete) perché vale x-mila euro...

Qualcosa di spettacolare anche per un profano, eviterei Maestri come Munoz, Tardi, Loustal, ecc. che un ignorante in materia potrebbe giudicare disegnatori scarsi e punterei su linee pulite ed eleganti come Magnus, Manara, Moebius, ecc. o volumi a colori tipo il Den di Corben e il Ranx di Liberatore.

Insomma lascerei totalmente perdere un discorso di linguaggio fumettistico, ma punterei sull'estetica delle figure.
 
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view post Posted on 29/11/2020, 17:15
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Non è questo il topic per parlare delle sole qualità di Magnus: a chi piace, piace; a chi non piace, non lo convinciamo certo oggi.
Vi faccio però questo esempio: c’è stato un periodo nel quale potevo scegliere se acquistare una tavola di Magnus o una di Kirby. Kirby costava di più ma non tanto di più. Ovviamente ho scelto Magnus perché Kirby non era nelle mie “corde”. Oggi non mi pento di aver acquistato Magnus, ma mi pento di non aver fatto più sacrifici per acquistare anche The King. E non per mere questioni economiche: Kirby ha avuto un incremento di prezzo che Magnus probabilmente non avrà mai. Semplicemente oggi mi rendo conto che la qualità di Kirby era altissima e io non la capivo. O non la capivo abbastanza.

CITAZIONE (mr.zinoviev @ 29/11/2020, 17:00) 
CITAZIONE (procione_del_maine @ 29/11/2020, 16:40) 
In effetti, la mia domanda si presta a molteplici interpretazioni, tutte valide.
La rigiro in questo modo:
Viene da voi una persona inesperta di fumetti e nasce una conversazione sulla nona arte. La persona vi chiede di giustificare il concetto di valore artistico del fumetto e allora voi decidete di mostrargli qualche esempio.
Cosa gli mostrate? Non certo Topolino contro Wolp (se ce l'avete) perché vale x-mila euro...

Qualcosa di spettacolare anche per un profano, eviterei Maestri come Munoz, Tardi, Loustal, ecc. che un ignorante in materia potrebbe giudicare disegnatori scarsi e punterei su linee pulite ed eleganti come Magnus, Manara, Moebius, ecc. o volumi a colori tipo il Den di Corben e il Ranx di Liberatore.

Insomma lascerei totalmente perdere un discorso di linguaggio fumettistico, ma punterei sull'estetica delle figure.

Aggiungerei anche qualcosa che di linguaggio fumettistico ne ha tanto: a esempio la famosa tavola postata anni fa dal nostro wolp per la quale aveva ricevuto un’offerta monstre! Tavola di Floyd Gottfredson di Topolino nel suo periodo d’oro, una tavola che ha tutto: bellezza estetica, virtuosismi di linguaggio fumettistico al suo apice e storia.
 
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view post Posted on 29/11/2020, 20:32
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Re del Delitto

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CITAZIONE (procione_del_maine @ 29/11/2020, 16:40) 
In effetti, la mia domanda si presta a molteplici interpretazioni, tutte valide.
La rigiro in questo modo:
Viene da voi una persona inesperta di fumetti e nasce una conversazione sulla nona arte. La persona vi chiede di giustificare il concetto di valore artistico del fumetto e allora voi decidete di mostrargli qualche esempio.
Cosa gli mostrate? Non certo Topolino contro Wolp (se ce l'avete) perché vale x-mila euro...

Messa così, a parte che dovrei capire che persona ho davanti (capisce se non di fumetto almeno di altre arti?) tirerei fuori i miei esempi "top" (o almeno qualcuno).
Ovviamente si parte dai fumetti più spettacolari a livello grafico, anche se... =/

Su tutti, aprirei il gigantesco messale della Taschen con tutto Little Nemo di Winsor Mc Kay. Uno degli autori che ai primi del 900 ha letteralmente inventato un nuovo linguaggio espressivo (assieme a Feininger, Verbeek, Herriman e altri); un'esplosione di creatività con una eleganza grafica forse mai più raggiunta nei decenni successivi.
699px-Little_Nemo_1905-12-17_panel_nine_0

Poi, metterei sul tavolo una edizione come si deve di Sergio Toppi, capace di trasfigurare qualsiasi soggetto in un'immagine quasi metafisica, dove un ordine composto ed elegantissimo emerge da un ribollire di tratteggi frenetico quanto apparentemente caotico. Un grandissimo non a caso ammirato da altri grandissimi di tutto il mondo.
fn-Tanka-01

Ma anche un Lorenzo Mattotti nei suoi lavori a colori. Ad esempio, il suo "Fuochi", poesia in forma di fumetto, stile tanto unico quanto evocativo (peccato che in rete non trovo le tavole più belle).
fuochi-mattotti-14

Però insomma, non mi sembra giusto limitarmi a opere "di design", perchè il valore artistico del fumetto va oltre l'impatto di una singola tavola: il fumetto va LETTO, maledizione!
Perciò prenderei l'edizione completa di Maus, di Art Spiegelman, e direi "leggitelo!". Dimmi se non è una delle pochissime opere che sono riuscite a raccontare degnamente l'indicibile, da mettere accanto a un Primo Levi (senza offesa) e sopra uno Steven Spielberg e un Roberto Benigni. E cerca di capire che nel fumetto non esiste un "bel disegno" in astratto, ma un disegno funzionale al racconto, che ti comunica un'emozione.
maus

Oppure, scendendo a storie meno tragiche, darei da leggere (non solo da guardare) un'opera a caso di Andrea Pazienza, probabilmente qualcuno dei suoi racconti brevi - tipo "Giorno", di cui vedete l'inizio. Non so se in qualsiasi altro medium espressivo c'è un autore che meglio di lui ha saputo raccontare l'essenza di una generazione e di un momento storico con spietata e coinvolgente lucidità. Un autore che forse non ha inventato un linguaggio, ma che ha rielaborato in maniera unica una quantità enorme di materiali preesistenti. Chi mai avrebbe pensato di farsi rapire da un fumetto ambientato nel centro di Bologna o sul lungomare di Pescara, prima di lui?
andreapazienza-bologna-e1463996546497

Sempre da leggere, non la serie principale ma qualche storia collaterale ad Alack Sinner, di Munoz e Sampayo (qui sotto, Sophie). Esempio mirabile di come l'apporto di due personalità distinte si fonde in una rappresentazione unitaria, che comunica - anche qui - in maniera unica e insostituibile da nessun surrogato, un senso di tragicità della vita (nel senso greco, di lotta contro un destino apparentemente senza speranza).
MUNOZ-02

Oppure, per tirarsi su di morale, virare verso la commedia e verso personaggi più noti e rassicuranti, ma rappresentati con lampi di genialità che un profano non si aspetterebbe: il Paperino di Carl Barks. Quello della commedia quotidiana, quasi più che l'avventuroso Zio Paperone. Intelligenza e creatività allo stato puro, al servizio di una comicità irresistibile (e per favore, non paragonatemelo nemmeno lontanamente a Don Rosa, altrimenti non ci siamo proprio :bastone: ).
GoodNeighbors

Ecco, questo è per me qualche esempio di valore artistico, di qualcosa che solo in quell'opera puoi trovare, e che si eleva al di sopra dell'intrattenimento, del fenomeno di costume, della bella storia, del bel (bellissimo) disegno.
Il che non vuol dire che il resto non mi piace, anzi! Tra i formidabili, bellissimi, belli, decenti e anche scarsi prodotti di intrattenimento ci sono quasi tutti i fumetti che ho letto nella vita e che più adoro... per dire (basta vedere quello che posto sul forum) :lol:
Ma io sono un appassionato di fumetto, per cui non sono imparziale.
 
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view post Posted on 29/11/2020, 21:30
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Re del Delitto

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CITAZIONE (Elledi @ 29/11/2020, 20:32) 
Ma io sono un appassionato di fumetto, per cui non sono imparziale.

Non sarai imparziale ma hai risposto perfettamente alla mia domanda.
 
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