CITAZIONE (procione_del_maine @ 29/11/2020, 16:40)
In effetti, la mia domanda si presta a molteplici interpretazioni, tutte valide.
La rigiro in questo modo:
Viene da voi una persona inesperta di fumetti e nasce una conversazione sulla nona arte. La persona vi chiede di giustificare il concetto di valore artistico del fumetto e allora voi decidete di mostrargli qualche esempio.
Cosa gli mostrate? Non certo Topolino contro Wolp (se ce l'avete) perché vale x-mila euro...
Messa così, a parte che dovrei capire che persona ho davanti (capisce se non di fumetto almeno di altre arti?) tirerei fuori i miei esempi "top" (o almeno qualcuno).
Ovviamente si parte dai fumetti più spettacolari a livello grafico, anche se...
Su tutti, aprirei il gigantesco messale della Taschen con tutto
Little Nemo di Winsor Mc Kay. Uno degli autori che ai primi del 900 ha letteralmente
inventato un nuovo linguaggio espressivo (assieme a Feininger, Verbeek, Herriman e altri); un'esplosione di creatività con una eleganza grafica forse mai più raggiunta nei decenni successivi.
Poi, metterei sul tavolo una edizione come si deve di
Sergio Toppi, capace di trasfigurare qualsiasi soggetto in un'immagine quasi metafisica, dove un ordine composto ed elegantissimo emerge da un ribollire di tratteggi frenetico quanto apparentemente caotico. Un grandissimo non a caso ammirato da altri grandissimi di tutto il mondo.
Ma anche un
Lorenzo Mattotti nei suoi lavori a colori. Ad esempio, il suo "
Fuochi", poesia in forma di fumetto, stile tanto unico quanto evocativo (peccato che in rete non trovo le tavole più belle).
Però insomma, non mi sembra giusto limitarmi a opere "di design", perchè il valore artistico del fumetto va oltre l'impatto di una singola tavola: il fumetto va LETTO, maledizione!
Perciò prenderei l'edizione completa di
Maus, di Art Spiegelman, e direi "leggitelo!". Dimmi se non è una delle pochissime opere che sono riuscite a raccontare degnamente l'indicibile, da mettere accanto a un Primo Levi (senza offesa) e sopra uno Steven Spielberg e un Roberto Benigni. E cerca di capire che nel fumetto non esiste un "bel disegno" in astratto, ma un disegno
funzionale al racconto, che ti comunica un'emozione.
Oppure, scendendo a storie meno tragiche, darei da
leggere (non solo da guardare) un'opera a caso di
Andrea Pazienza, probabilmente qualcuno dei suoi racconti brevi - tipo "Giorno", di cui vedete l'inizio. Non so se in qualsiasi altro medium espressivo c'è un autore che meglio di lui ha saputo raccontare l'essenza di una generazione e di un momento storico con spietata e coinvolgente lucidità. Un autore che forse non ha inventato un linguaggio, ma che ha rielaborato in maniera unica una quantità enorme di materiali preesistenti. Chi mai avrebbe pensato di farsi rapire da un fumetto ambientato nel centro di Bologna o sul lungomare di Pescara, prima di lui?
Sempre da leggere, non la serie principale ma qualche storia collaterale ad
Alack Sinner, di Munoz e Sampayo (qui sotto, Sophie). Esempio mirabile di come l'apporto di due personalità distinte si fonde in una rappresentazione unitaria, che comunica - anche qui - in maniera unica e insostituibile da nessun surrogato, un senso di tragicità della vita (nel senso greco, di lotta contro un destino apparentemente senza speranza).
Oppure, per tirarsi su di morale, virare verso la commedia e verso personaggi più noti e rassicuranti, ma rappresentati con lampi di genialità che un profano non si aspetterebbe: il
Paperino di Carl Barks. Quello della commedia quotidiana, quasi più che l'avventuroso Zio Paperone. Intelligenza e creatività allo stato puro, al servizio di una comicità irresistibile (e per favore, non paragonatemelo nemmeno lontanamente a Don Rosa, altrimenti non ci siamo proprio
).
Ecco,
questo è per me qualche esempio di valore artistico, di qualcosa che solo in quell'opera puoi trovare, e che si eleva al di sopra dell'intrattenimento, del fenomeno di costume, della bella storia, del bel (bellissimo) disegno.
Il che non vuol dire che il resto non mi piace, anzi! Tra i formidabili, bellissimi, belli, decenti e anche scarsi prodotti di intrattenimento ci sono quasi tutti i fumetti che ho letto nella vita e che più adoro... per dire (basta vedere quello che posto sul forum)
Ma io sono un appassionato di fumetto, per cui non sono imparziale.