One Piece vince la classifica delle vendite da 11 anni consecutivi. Un fenomeno assurdo, però a me non è mai piaciuto il disegno. Nemmeno quando anni fa comperavo parecchi shonen è riuscito ad attrarmi.
CITAZIONE (bobwalter @ 17/2/2020, 16:21)
sembrerebbe che in Giappone non esista lo smartphone o altre distrazioni dalla lettura.
Anche in GIappone la lettura è in calo. Un articolo di pochi gioni fa su Nippon.com afferma che i bambini delle elementari nel 2019 hanno letto un terzo dei libri che leggevano i pari età nel 1989. Non è colpa della televisione perché la fruizione di programmi tv da parte dei più piccoli si è dimezzata, né di un minor tempo a dispozione per lo svago che invece è aumentato. La spiegazione probabilmente sta nel fatto che il 77% di essi può usare liberamente lo smartphone per giocare e guardare video. Solo il 18,1% lo usa anche per leggere e-book ma per 6 minuti in media al giorno.
I quotidiani stanno perdendo copie con costanza ma questa è una tendenza globale. Tuttavia, pur con tutta la loro tecnologia, i giapponesi rimangono ancora un popolo attaccato alla carta.
Anno 2016:
Sono stati pubblicati 1.138 milioni di libri e 2.304 milioni di riviste. I titoli sono stati 78.113, il che fa riflettere ancora di più sui 75.758 pubblcati in Italia nel 2018 pur avendo noi la metà degli abitanti del Giappone e con 6 italiani su 10 che non leggono nulla.
Anno 2018:
Secondo l'AJPEA (All Japan Magazine and Book Publisher's and Editor's Association) le vendite di manga fisici e digitali combinate sono aumentate dell'1,9% (circa 3,96 miliardi di dollari).
Anno 2019:
Sempre scondo un recente report della AJPEA, il mercato del cartaceo è sceso del 4,3%, mentre quello del digitale è aumentato del 23,9%. Il guadagno totale è stato di 14,12 miliardi di dollari con una crescita generale dello 0,2%.
Riguardo ai manga, le vendite dei volumi cartacei sono aumentate del 4%, quelle dei volumi digitali sono aumentate del 29,5%.
