Ottimo lavoro DYD, io all’epoca non la seguii, ma nella seconda metà degli anni 2000 mi feci un “corso accelerato” (con alcuni approfondimenti). La cosa che rende più interessante il lavoro di Anno, la sua unicità, è – oltre al suo rapporto conflittuale con il fandom e il fenomeno degli “otaku”, è la maniera in cui sviluppa, dopo l’implementazione “bellica” degli anni 1980 in serie come Gundam e Space Runaway Ideon, il concetto del super-robot introducendo elementi esistenziali, scritturali, biblici e di carattere metafisico. Lo fa peraltro secondo l’usuale sincretismo tipico della sensibilità popolare giapponese, dove tutto è spurio, a ruota libera con l’immaginazione, ed attingendo – da quel che ho potuto capire – ad elementi dello gnosticismo (ma, ad esempio, concetti come quello delle anime di defunti “in latenza” negli Eva ha probabilmente molto dello shintoismo).
Unica cosa, dal momento che la nuova versione dei film era in realizzazione, mi sono poi “congelato” (o meglio, resto affascinato dall’idea di vedere il 25 e il 26 della serie dell’anime televisivo come "conclusione).
Per la stessa ragione, attesi a leggere il fumetto (che ho in prima edizione) per intero poiché non era ancora terminato in Giappone.
Probabilmente, ora che presumo sia terminato, me ne mancherà qualche numero. Prima o poi vorrei tornarci sopra.
Una serie che invece ho trovato straordinaria, di livello ben diverso come studio ed approfondimento degli argomenti metafisici e religiosi (ma non occidentali) a servizio del racconto è "Kisotengaku" di Kazumasa Takayama. La lessi all’uscita e non l'ho più riletta, ma è veramente straordinaria, e a mio avviso scritta anche molto bene. Ci sono riferimenti alle tradizioni esoteriche delle correnti storiche del buddismo, ed è una storia dai toni “apocalittici” ma senza alcuna spettacolarizzazione gratuita.
Anche il protagonista è quantomeno inusuale per un manga avventuroso, essendo un uomo corpulento di mezza età.
