Per Ferragosto ci sono stati degli scompensi nella distribuzione, e così gli albi segariani (e non solo) dalle mie parti sono arrivati in ritardo; certe cose in certi posti non sono nemmeno arrivate
L'albo n.4 prosegue la storia dell'Arca e di Spinaciuga: Braccio di Ferro dopo sei mesi siede su un trono con tanto di corona, con Fusto come braccio destro e Mr.Sphink come finanziatore. Segar ne approfitta, in quella che forse è la sua storia più bella compresa la parte precedente e la successiva, per offrire una girandola di trovate,
ma non imperniate su congiure di palazzo, pure presenti, ma sulla vita quotidiana dei suoi cittadini, alle prese con i problemi pratici della vita, dall'agricoltura alle compagnie femminili, con BdF dittatore si, ma coscienzioso come sempre, tanto da andare in depressione non sentendosi all'altezza del compito.
La quantità e qualità delle trovate è in questo arco narrativo persino impressionante. Certo, se durante un corteo a Spinaciuga che chiede l'arrivo di belle donne il traduttore infila in un cartello un "Cribbio!" sorge il dubbio che abbia voluto metterci una spiritosaggine
.
Ad un certo punto Fusto canta "Maramao perchè sei morto", ed era così anche nell'edizione Comic Art, mentre nell'edizione Mondadori era presente un brano forse immaginario. Comprimari occasionali il Buffone di Corte (il cui testo cambia da edizione ad edizione) ed una volubile sirena.
Interessanti anche i redazionali, che ricordano anche come Segar fosse dall'editore "spremuto come un limone": ricorda qualcosa ...
E siccome Segar era rapido e finiva il lavoro prima di altri gli affibbiarono un nuovo lavoro, racconta Sagendorf: nacque così la serie "The Five-Fifteen", poi "Sappo", dapprima quotidiana poi domenicale, senza spinaci e superforza, basata semplicemente sulle trovate del geniale autore, finchè non arriva il Professor Wotasnozzle (il nome immagino sia un gioco di parole, ma non saprei quale
), rapidamente definito e perfezionato in poche tavole, e che finirà col diventare preponderante come aveva fatto lo stesso BdF nel Thimble Theatre
. Peccato che non venga proposta tutta la serie, e che le tavole vengano proposte piuttosto piccole ...
In chiusura altre tavole domenicali di Segar, alcune piuttosto cattive, e due tavole prese senza spiegazione dagli albi della Dell, e che secondo il sommario sono di Bud Sagendorf, anche se sono piuttosto diverse dal suo stile più noto. Nell'albo precedente, il n.3, si trova una tavola di Segar, quella in cui Poldo trita una mucca, che era talmente cattiva che, racconta Sagendorf, per poco non venne rifiutata dall'editore.
In definitiva, una quantità di storie che basterebbe per un mese
. La collana merita di essere seguita tutta, non può essere considerata un "doppione" (del resto se uno possiede o acquista un pò delle varie edizioni è facile che si ritrovi qualche storia doppia), un pò per i quadri più grandi ed un molto per la presenza delle tavole domenicali a colori, spesso inedite nel nostro paese.
Il n.5 l'ho appena acquistato ma non l'ho ancora letto ...