piccic |
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| Sul "quanti si potessero permettere" non sarei tassativo. Talvolta anche i ragazzini più poveri potevano concedersi il lusso di un bel giornale a fumetti. Mia madre era figlia di contadini, ma ad un certo punto, visto quanto lo aveva apprezzato, mia nonna iniziò, presumo facendo qualche sacrificio, a comprarle spesso il Corriere dei Piccoli nei primi anni 1940. E direi proprio in edicola. Topolino, pare, costava troppo. Ma mia madre ebbe modo di leggiucchiarlo grazie a due giovani ragazze di Milano sfollate nella villa vicina, che gli portavano le loro copie. Questo costituisce una delle tante eccezioni possibili, dato che il Corrierino oltretutto era il settimanale dei "bimbi benestanti", ma sono convinto che in quel periodo le cose non fossero affatto così lineari, e anche diversi adulti leggevano comunque fumetti a dispetto del pregiudizio di una buona parte degli educatori che li disprezzavano rispetto al libro (illustrato o meno).
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