Vintage Comics

La diffusione del fumetto anteguerra

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view post Posted on 5/6/2015, 07:48
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Uomo Nuvola

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Osservando il bellissimo materiale postato da Fabio vorrei soddisfare una mia curiosità, il modo cioè in cui il fumetto di quel periodo veniva distribuito , la società di allora non era certamente uguale a quella attuale, esisteva certamente una enorme differenza tra città e campagna, le disparità tra classi era più profonda, quanti si potevano permettere di acquistare e leggere fumetti in quel periodo e come? :unsure:
 
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view post Posted on 8/6/2015, 16:43
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Erede della Famiglia De Frissac

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Sul "quanti si potessero permettere" non sarei tassativo. Talvolta anche i ragazzini più poveri potevano concedersi il lusso di un bel giornale a fumetti.
Mia madre era figlia di contadini, ma ad un certo punto, visto quanto lo aveva apprezzato, mia nonna iniziò, presumo facendo qualche sacrificio, a comprarle spesso il Corriere dei Piccoli nei primi anni 1940. E direi proprio in edicola.
Topolino, pare, costava troppo. Ma mia madre ebbe modo di leggiucchiarlo grazie a due giovani ragazze di Milano sfollate nella villa vicina, che gli portavano le loro copie.

Questo costituisce una delle tante eccezioni possibili, dato che il Corrierino oltretutto era il settimanale dei "bimbi benestanti", ma sono convinto che in quel periodo le cose non fossero affatto così lineari, e anche diversi adulti leggevano comunque fumetti a dispetto del pregiudizio di una buona parte degli educatori che li disprezzavano rispetto al libro (illustrato o meno). :)
 
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view post Posted on 8/6/2015, 19:29
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Erede della Famiglia De Frissac

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Aggiungo (dopo aver domandato a mia madre) che mia nonna il Corriere dei Piccoli lo comperava regolarmente in edicola, quando dalla campagna (San Damaso) si recava in città a Modena. In bicicletta ovviamente, chi ce l’aveva la macchina? :lol:
 
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view post Posted on 8/6/2015, 19:39
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Terribile Brigante del West

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Mia madre (nata nel 1914) aveva tutti i Corrieri dei Piccoli dal 1908, i primi ereditati da un fratello più grande, i successivi acquistati direttamente in edicola per lei dai miei nonni. E poi, pur se già grandicella, continuò anche negli anni '30 ad acquistare altri fumetti (aveva altre due sorelle ed un altro fratello).
Poi, un bel baule pieno di "carta" venne distrutto durante il bombardamento del 1943...
 
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view post Posted on 8/6/2015, 19:59
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Re del Delitto

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Maledetta guerra...e non solo per i fumetti...
Devo dire che la domanda di Giulio é fondata su logiche corrette...una diversità ci deve essere stata!
 
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view post Posted on 8/6/2015, 21:14
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Uomo Nuvola

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CITAZIONE (barrik @ 8/6/2015, 20:59) 
Maledetta guerra...e non solo per i fumetti...
Devo dire che la domanda di Giulio é fondata su logiche corrette...una diversità ci deve essere stata!

Si tratta di una mia curiosità nata dal fatto che anche negli anni '60/'70 esisteva una notevole differenza tra i piccoli centri e le città, io abitavo in un paese e i giornali, le riviste e i fumetti (pochi) venivano venduti dal classico negozio di generi vari e la grande maggioranza delle pubblicazioni non arrivava, adesso naturalmente anche lì esiste un'edicola fornitissima di tutto ;)
 
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view post Posted on 8/6/2015, 22:02
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Ragazzo Giallo

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I miei genitori e i miei zii mi raccontano sempre che era impossibile avere tutti i numeri di una testata.
I papà o i nonni prendevano a loro scelta un giornale ogni tanto... e quello se lo facevano bastare tutti i fratelli per settimane.
Mio papà aveva altri 6 fratelli.
Una volta letto e riletto tutti e 7 per decine di volte, lo si scambiava con altri amici... e alla fine andava nelle mani della nonna che un foglio oggi uno domani, ci accendava la stufa... quando non veniva fatto a strisce per essere usato come carta igenica... :lol:
Quando ero piccolino, papà mi raccontava sempre con grande nostalgia di quando andava nel "gabinetto" solitamente esterno alla casa... e passava i momenti rileggendo e guardando il pezzetto del Topolino di turno... :rolleyes:
Mio papà non riusciva a capacitarsi di come potessero esistere giornali comei miei...
Intonsi non li vedeva neppure nel '39.
Tutto era comunque molto più apprezzato di oggi.
La vita era dura per gli operai o per i contadini... ma certo, c'erano i benestanti che potevano anche permettersi di prendere i giornali per uso privato e conservarseli in un armadio senza tarli, (letali per i giornali).
 
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view post Posted on 9/6/2015, 06:58
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Uomo Nuvola

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CITAZIONE (12Fabio6 @ 8/6/2015, 23:02) 
I miei genitori e i miei zii mi raccontano sempre che era impossibile avere tutti i numeri di una testata.
I papà o i nonni prendevano a loro scelta un giornale ogni tanto... e quello se lo facevano bastare tutti i fratelli per settimane.
Mio papà aveva altri 6 fratelli.
Una volta letto e riletto tutti e 7 per decine di volte, lo si scambiava con altri amici... e alla fine andava nelle mani della nonna che un foglio oggi uno domani, ci accendava la stufa... quando non veniva fatto a strisce per essere usato come carta igenica... :lol:
Quando ero piccolino, papà mi raccontava sempre con grande nostalgia di quando andava nel "gabinetto" solitamente esterno alla casa... e passava i momenti rileggendo e guardando il pezzetto del Topolino di turno... :rolleyes:
Mio papà non riusciva a capacitarsi di come potessero esistere giornali comei miei...
Intonsi non li vedeva neppure nel '39.
Tutto era comunque molto più apprezzato di oggi.
La vita era dura per gli operai o per i contadini... ma certo, c'erano i benestanti che potevano anche permettersi di prendere i giornali per uso privato e conservarseli in un armadio senza tarli, (letali per i giornali).

Interessante testimonianza che conferma la rarità di questo materiale, praticamente impossibile a trovarsi nelle condizioni come sono i tuoi ;)
 
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Annunziato
view post Posted on 9/6/2015, 08:35




Bellissima discussione, questa, perciò resa importante... chiunque abbia pareri o testimonianze d'epoca le proponga pure ;) .
 
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view post Posted on 9/6/2015, 08:53
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Inviato di Mjorek

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i miei nonni, che hanno vissuto quegli anni, non acquistavano nessun fumetto. Erano di estrazione non benestante, cultura bassa.
Gran parte dei fumetti anteguerra eccezionalmente conservati provengono da archivi di case editrici, magazzini di distributori e - più raramente - da persone che già all'epoca raccoglievano il materiale allo scopo di conservarlo (non credo come forma di collezionismo, quanto di documentazione sulla stampa per ragazzi).
 
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view post Posted on 9/6/2015, 10:30
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Ragazzo Giallo

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CITAZIONE (andre.fumetto @ 9/6/2015, 07:58) 
Interessante testimonianza che conferma la rarità di questo materiale, praticamente impossibile a trovarsi nelle condizioni come sono i tuoi ;)

Spesso, mi interrogo anche io sul fatto che delle collezioni siano praticamente intonse...
Fantastico sui "giri" che possano aver fatto i giornali in 80/85 anni di vita...
... Chissà quanti proprietari.
Pensare che erano in principio bambini... poi adulti, commercianti, collezionisti, privati appassionati o nostalgici... e ora sono in buona parte passati a miglior vita.
Sono cose che mi impongono rispetto per il materiale che ho il privilegio di maneggiare.
La maggior parte ha alle spalle una guerra mondiale... in minima parte anche due guerre mondiali.
Quelle pagine racchiudono la storia del nostro paese anche e sopratutto "grazie" al regime Fascista che interferiva pesantemente nella carta stampata.
Sull'Audace è praticamente possibile ricostruire tutti gli eventi bellici dell'esercito italiato... anche se chiaramente edulcorati in chiave nazionalistica di regime.

So per certo che una annatadella mia Jumbo proveniva dalla Sardegna.
Che quasi tutto il materiale in mio possesso sia stato a Roma, Firenze, Torino, Venezia, Reggio, Bologna... è un dato di fatto degli ultimi decenni della sua vita...
Fino a un certo punto si può risalire... sopratutto se il materiale proviene da collezionisti blasonati, ma le vere provenienze... quelle si perdono nella notte dei tempi... Ogni pezzo ha una storia a se...!

Per me è qualcosa di meravigliosamente straordinario...
... Un tipo di collezionismo che, mi rendo conto essere completamente diverso dal normale collezionismo di fumetti.
Per certo materiale si deve essere un bel po amanti dell'antiquariato e pure appasionati alla storia del nostro paese...
Oggi sempre meno le 3 caratteristiche si fondono in un collezionista e ciò è veramente un peccato.
 
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view post Posted on 9/6/2015, 14:20
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Uomo Nuvola

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CITAZIONE (12Fabio6 @ 9/6/2015, 11:30) 
CITAZIONE (andre.fumetto @ 9/6/2015, 07:58) 
Interessante testimonianza che conferma la rarità di questo materiale, praticamente impossibile a trovarsi nelle condizioni come sono i tuoi ;)

Spesso, mi interrogo anche io sul fatto che delle collezioni siano praticamente intonse...
Fantastico sui "giri" che possano aver fatto i giornali in 80/85 anni di vita...
... Chissà quanti proprietari.
Pensare che erano in principio bambini... poi adulti, commercianti, collezionisti, privati appassionati o nostalgici... e ora sono in buona parte passati a miglior vita.
Sono cose che mi impongono rispetto per il materiale che ho il privilegio di maneggiare.
La maggior parte ha alle spalle una guerra mondiale... in minima parte anche due guerre mondiali.
Quelle pagine racchiudono la storia del nostro paese anche e sopratutto "grazie" al regime Fascista che interferiva pesantemente nella carta stampata.
Sull'Audace è praticamente possibile ricostruire tutti gli eventi bellici dell'esercito italiato... anche se chiaramente edulcorati in chiave nazionalistica di regime.

So per certo che una annatadella mia Jumbo proveniva dalla Sardegna.
Che quasi tutto il materiale in mio possesso sia stato a Roma, Firenze, Torino, Venezia, Reggio, Bologna... è un dato di fatto degli ultimi decenni della sua vita...
Fino a un certo punto si può risalire... sopratutto se il materiale proviene da collezionisti blasonati, ma le vere provenienze... quelle si perdono nella notte dei tempi... Ogni pezzo ha una storia a se...!

Per me è qualcosa di meravigliosamente straordinario...
... Un tipo di collezionismo che, mi rendo conto essere completamente diverso dal normale collezionismo di fumetti.
Per certo materiale si deve essere un bel po amanti dell'antiquariato e pure appasionati alla storia del nostro paese...
Oggi sempre meno le 3 caratteristiche si fondono in un collezionista e ciò è veramente un peccato.

Vero, questo materiale va oltre il normale collezionismo, si tratta di reperti storici che hanno superato indenni la più tragica guerra che abbia conosciuto l'umanità e fanno ormai parte quasi cento anni di storia del nostro paese ;)
 
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view post Posted on 9/6/2015, 19:06
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Specialista della Scudo

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Il materiale "vintage" ci parla, ci mostra ideologie, società, costume in modo diretto, una testimonianza storica. Mi viene da pensare al senso dell'avventura e del mistero che alcune pubblicazioni per ragazzi dovevano trasmettere ai giovinetti del XIX° secolo. Il giornale illustrato dei viaggi e delle avventure, ad esempio, spesso narra di spedizioni esplorative dell'Africa, di personaggi oggigiorno divenuti famosi: Romolo Gessi, Gordon Pascià, il Duca degli Abruzzi che erano vivi al momento della stampa del foglio. Nel 1878 erano passati solo 17 anni dall'unità d'Italia e il banditismo non era ancora stato eliminato sia al nord che al sud. Viaggiare in Italia era avventuroso non quanto l'esplorare l'Africa ma poteva presentare dei rischi in alcune situazioni...
 
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view post Posted on 9/6/2015, 20:11
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Io sono particolarmente affascinato del clima magari surrettizio che si poteva percepire, dalla distribuzione che veniva fatta anche nelle colonie (Somalia, Eritrea, Libia, Rodi) dove la stampa ers venduta spesso al medesimo prezzo del continente.
Ho parecchie guide turistiche di quei luoghi ....

Mentre, nel dopoguerra, una volta letta una striscia le singole pagine erano ideali per farci i bussolotti da sparare con la cerbottana 😠
 
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view post Posted on 19/6/2015, 21:44
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Erede della Famiglia De Frissac

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CITAZIONE (John_John @ 9/6/2015, 20:06) 
Nel 1878 erano passati solo 17 anni dall'unità d'Italia e il banditismo non era ancora stato eliminato sia al nord che al sud. Viaggiare in Italia era avventuroso non quanto l'esplorare l'Africa ma poteva presentare dei rischi in alcune situazioni...

Parecchi echi di banditismo anche nella famiglia Zoo di Craveri… In particolare, a memoria, ne "Il carro di Trespoli" (e relativo adattamento in forma narrata "Il carro delle Sette Meraviglie") e in altre storie del periodo 1937-1947. Meravigliose. ^_^
 
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