Fumetti storico-politici, Il fumetto veicolo di critica sociale

Il fumetto può essere veicolo di critica sociale? Sicuramente sì, poichè è nella sua natura. Il fumetto è nato sui quotidiani statunitensi come uno strumento di critica sociale, basti pensare alle vicende di quello che è considerato il primo personaggio della storia del fumetto, lo Yellow Kid di Richard Outcault, la cui pubblicazione fu sospesa dai giornali statunitensi alla fine del 1898 per via delle polemiche causate dalla sua critica feroce ed anticonformista. In Italia, a causa della bieca censura del lungo ed infelice periodo fascista, il cui retaggio culturale si è purtroppo trascinato ancora per numerosi decenni, il fumetto è rimasto nella considerazione della massa quale un prodotto ad uso e consumo esclusivo dei bambini, snobbato dalla cultura ufficiale, con l'unica concessione per gli adulti di prodotto di mera distrazione ed intrattenimento.
Si è dovuto aspettare la seconda metà degli anni '60, con il primo Salone del Fumetto di Bordighera e la nascita della rivista Linus, e grazie all'opera di divulgazione di intellettuali quali Oreste Del Buono, Elio Vittorini ed Umberto Eco, per avviare quello sdoganamento del fumetto da prodotto sub-culturale, fino ad ottenere quel pieno riconoscimento della sua dignità artistica che, finalmente, sembra essersi realizzato anche nel nostro paese
Apriamo questo topic per presentare i migliori fumetti di carattere storico-politico, politico-economico, socio-politico, nei quali gli autori hanno utilizzato il medium fumetto per veicolare la diffusione della conoscenza, esaltando il medium fumetto e disvelandone le immense, ancora sottoutilizzate, potenzialità
Iniziamo con un capolavoro del settore

"Storia Popolare dell'Impero Americano", Hazard Edizioni/Il Manifesto, supplemento al Manifesto, 2011, brossurato, 287 pagine in b/n. Questo libro è il frutto di una collaborazione unica nel suo genere, tra uno storico (Howard Zinn), un giornalista investigativo (Paul Bulhe) ed un artista del movimento operaio (Mike Konopacki), è la versione a fumetti del best-seller "A People's History of the United States", il capolavoro di Howard Zinn che ha rivoluzionato il campo della storiografia raccontando i fatti storici "dal basso", dal punto di vista dei loro misconosciuti protagonisti: pellerossa, schiavi in fuga, soldati neri nella guerra ispano-americana, minatori in lotta, militanti pacifisti, vittime di guerra .....
La vera storia dell'espansionismo statunitense attraverso la ricostruzione "attenta" di molti suoi momenti salienti, da Woudned Knee all'Iraq, passando per l'invasione di Cuba, la Guerra del Vietnam e la rivoluzione iraniana.



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"Economix", Gribaudo, 2013, brossurato, 300 pagine in b/n. Un excursus storico che esplora l'economia dalle sue origini fino ai giorni nostri, con uno sguardo anche agli scenari futuri. David Bach, autore del best seller del New York Times "The automatic Millionaire" ha recensito entusiasticamente questo libro scrivendo: "Neanche leggendo dieci libri sull'argomento ricavereste così tante informazioni", ed è vero . Scritto da Michael Goodwin e disegnato da Dan E. Burr, il celebre cartoonist americano disegnatore della pluripremiata graphic novel "Re in incognito" e del suo sequel "On the Ropes" in collaborazione con lo scrittore Vance. Consigliato da Ken



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Sicuramente, caro Giulio, ed eccoti accontentato

"Con il cuore a Kobane" di Zerocalcare, reportage di guerra a fumetti di 42 pagine, ambientato a Kobane, città assurta a simbolo della resistenza curda contro l'ISIS. Grande prova di graphic journalism dell'autore aretino. Allegato come inserto autonomo alla rivista Internazionale numero 1086 del 23/29 gennaio 2015; precedentemente pubblicato all'interno di Internazionale n. 1085 del 16/22 gennaio 2015, che gli aveva dedicato anche la copertina





Edited by Ken51 - 27/2/2015, 22:02

"Con il cuore a Kobane" puo' rientrare in questo topic in quanto opera di "graphic journalism", e quindi fumetto storico-politico in senso lato, come possono esserlo opere quali "Nicaragua" di Mannelli o quelli di Joe Sacco, perche', effettivamente, e' molto labile la linea rossa che demarca i reportage disegnati dai fumetti storico-politici, la cui connotazione e' piu' didattica e, soprattutto, spersonalizzata (l'autore non e' protagonista).
Le altre opere di Zerocalcare non rientrano tra i fumetti storico-politici, essendo solo fumetti pseudo-autobiografici, anche se a sfondo politico o sociologico. Ma la politica c'e' quasi sempre nei fumetti, cosi' come in quasi tutte le opere dell'ingegno, anche in Andrea Pazienza, Corto Maltese o Ken Parker ........Cosi' come non rientrano tra i fumetti storico-politici quelli della collana Hystorica, bellissimi fumetti storici ma di Avventura..... .. Qui stiamo a parlare d'altro

Edited by Ken51 - 27/2/2015, 15:09

Questo, per esempio, rientra in pieno mentre, invece il "Persepolis" di Mariane Satrapi od i resoconti birmani, coreani, cinesi od istraeliani di Delisle no, in quanto mere opere autobiografiche, ancorchè, in senso lato, di graphic journalism

"Castro", di Reinhard Kleist, Collana Graphic Journalism n. 12, Corriere della Sera, giugno 2013, brossurato, 288 pagine in b/n. Il graphic novel definitivo sulla rivoluzione cubana ed il ritratto indimenticabile di colui che ne è stato la guida, il lìder màximo



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I tre reportage a fumetti realizzati da Igort tra Ucraina e Russia. Un trittico entrato di diritto, dalla porta principale, nella storia del fumetto mondiale

"Quaderni ucraini, memorie dai tempi dell'U.R.S.S.", Mondadori Strade Blu, agosto 2010, brossurato, 178 pagine a colori



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"Bye Bye Babylon: Beirut 1975-1979", Collana Graphic Journalism, Il Corriere della Sera, luglio 2013, brossurato, 288 pagine a colori. Lo struggente ricordo della splendida Beirut che fu prima della guerra civile iniziata nel 1975 ed una lucida, precisa e dettagliata analisi delle cause di quell'assurdo conflitto, narrato da Lamia Ziadè, autrice di molti libri per bambini e molto attiva nel campo della moda e della pubblicità, collaboratrice di importanti riviste tra cui Vogue e Libèration. Un'opera dal perfetto equilibrio tra visione personale e documentazione.



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"Valzer con Bashir", Collana Graphic Journalism n. 3, Il Corriere della Sera, aprile 2013, brossurato, 144 pagine a colori.Fumetto tratto dall'omonimo film di animazione che ha conquistato critica e spettatori al Festival di Cannes 2008, realizzato attraverso la selezione di immagini del film ed il loro montaggio sulla pagina.
Spettacolari disegni dell'artista israeliano David Polonsky per i testi autobiografici del pluripremiato regista istraeliano Ari Folman. Uno scioccante resoconto di una delle vicende più atroci della Storia: l'attacco da parte della milizia cristiana libanese ai campi profughi di Sabra e Chatila, con il massacro di migliaia di rifugiati palestinesi, tra il 16 ed il 18 settembre 1982, ferice rappresaglia per l'uccisione, avvenuta due giorni prima, dell'appena eletto Presidente del Libano, il 35enne Bashir Gemayel.



Edited by Ken51 - 28/2/2015, 21:55

Max e' un grande amico ed un vero intenditore di fumetti