Chiara di Notte Anno Uno (4)
Clara, Chiara e la censuraVisto che l'amico Eta Beta mi ci ha tirato per i capelli, apro subito questa parentesi.
Come i veri appassionati sanno, diverse tavole di Clara... de noche hanno subito interventi e manomissioni a scopo censorio. Non posso fare una rassegna completa, ma gli episodi del primo anno (1992) offrono già una casistica sufficientemente rappresentativa. Se poi qualcuno vorrà integrarla, ben venga.
Faccio una premessa: ad oggi non mi risulta una cronologia degli episodi di Chiara. Penso che se ci fosse, dovrebbe essere fatta come si fa per le strisce quotidiane o le tavole settimanali: numero progressivo - data di pubblicazione originale (quindi quella di "El Jueves") - eventuale titolo, che però esiste solo per le raccolte in volume italiano, dove sostituiva il logo posticcio apposto per la pubblicazione su Skorpio (come avete visto, in Spagna il titolo era situato nell'intestazione della pagina). Per indicare le tavole che riproduco, farò più o meno così.
La prima e più semplice forma di censura è quella sul linguaggio. Che nella versione originale è tanto esplicito quanto lo sono i disegni. Eccone alcuni esempi.
Episodio 9 - El Jueves n. 780
Di seguito, la sua traduzione su Skorpio 1992 n. 25. Lo spagnolo è abbastanza comprensibile: notare la differenza nella descrizione delle prestazioni (molto più romantica) e nella battuta finale del cliente, molto ma molto più generica sugli effetti fisiologici...
Anche in quest'altro caso, la battuta finale è parecchio più indiretta; soprattutto, scompare il riferimento allo Stato, e con esso il fulminante gioco di parole su cui si basa la gag; perchè non è bello scherzare con le Istituzioni!
Episodio 4 - El Jueves n. 775 - Skorpio 1992 n. 20
Altre volte non vengono tagliate solo le parole, ma parti imbarazzanti del disegno. In questo caso, gli effetti fisiologici non sono solo nel testo, ma visibili nell'originale. No problem, basta tagliare la vignetta, e pazienza se la stessa diventa molto meno comprensibile e la battuta meno incisiva...
Episodio 5 - El Jueves n. 776 - Skorpio 1992 n. 21
Notare che nella versione italiana, poichè non risulta che l'interlocutore abbia "consumato", viene correttamente praticato uno sconto sulla tariffa. Onore al professionismo dei traduttori!
La mutilazione più ricorrente è comunque a carico dei genitali maschili. Non sempre, a dire la verità, qualche accenno qua e là rimane; ma ci sono dei casi sui quali non si può transigere. Eccone uno; perchè non è bello scherzare sui miti, specie se copyright della concorrenza!
Episodio 33 - El Jueves n. 804 - Skorpio 1992 n. 48
Tra l'altro, non avevo mai pensato a questi possibili effetti collaterali della kryptonite!
Più invasivi e fastidiosi sono i casi in cui il linguaggio è usato come
aggiunta censoria, a stravolgere e disinnescare certi riferimenti. Eccone due esempi.
Ho notato che in questi due casi, a differenza del solito, c'è un considerevole ritardo tra la pubblicazione originale e quella italiana, che è tardiva e fuori sequenza. Probabilmente il meccanismo era: stralcio dell'episodio - brainstorming su possibili correttivi - modifica - pubblicazione. Meccanismo che richiede un tempo variabile a seconda della scabrosità dell'argomento e della fantasia degli addetti.
Nel primo, a un ragazzino chiaramente minorenne viene burocraticamente richiesto di attestare la sua maggiore età; perchè non è bello scherzare con i minori.
E tanti saluti anche alla sensibilità, se vogliamo, con la quale viene raccontata un'esperienza universale (come condizione psicologica, non come situazione specifica! Ci mancherebbe).
Episodio 15 - El Jueves n. 786 - Skorpio 1992 n. 433
Nel secondo, il testo italiano totalmente inventato "laicizza" completamente la situazione e intristisce fortemente la gag, perchè non è bello scherzare con la religione!
E pazienza se la realtà, per ammissione dello stesso Santo Padre, si rivelerà molto peggio della fantasia...
Episodio 14 - El Jueves n. 785 - Skorpio 1993 n. 4
Qui la riflessione sul da farsi è stata lunga e ponderata: sette mesi circa.
Infine abbiamo casi in cui non so se si possa parlare di censura o di vere e proprie varianti narrative: qui entrano in campo direttamente gli autori.
Ad esempio, in questo episodio composto dalla giustapposizione di vignette autoconclusive, che differenze trovate tra queste due tavole?
Epiodio 21 - El Jueves n. 792 - Skorpio 1992 n. 38
Avete visto bene.. una delle vignette è stata integralmente sostituita, perchè non è bello scherzare sui disabili e sopattutto sugli animali!
Però non ho ritrovato la vignetta sostitutiva in nessun episodio spagnolo successivo. Quindi posso pensare che gli autori l'abbiano espresamente prodotta per l'edizione italiana: la censura ha dato origine a un nuovo, esclusivo originale d'autore, perchè nessuna edizione estera, a quanto mi risulta, la possiede.
Onestamente, non si perdono molto.
Il caso più clamoroso, l'ultimo che vi sottopongo, è però il seguente, a dimostrazione che ci sono sogetti che NON si possono sbeffeggiare nella maniera più assoluta; e non sto parlando nè di potenti, nè di Profeti più o meno permalosi.
L'episodio è uno dei più divertenti della serie, rido già solo a pensarci!! Eccolo.
Episodio 40 - El Jueves n. 811 - Skorpio 1993 n. 51
Come dite? Non vi sembra poi questo gran che?
...Ah, già, che stupido! Vi ho fatto vedere la versione italiana... eccola qui, quella originale.
Vi giuro, quando ripenso alla "faccia" del Babbo Natale che se ne va, con l'ometto che si chiede "
Ma allora chi mi sono ingroppato io?", mi piego in due dalle risate!
Questa perfida e irresistibile storiella era, pensate, sul numero natalizio 1992 di El Jueves. Alla Eura ci hanno pensato un bel po', e hanno dovuto evidentemente commissionare un finale differente a Bernet & soci, prima di utilizzarla per il Natale dell'anno successivo, ormai evirata di tutta la sua carica dissacrante. Perchè passi raffigurare Santa Claus come una bella ragazza praticamente nuda (cfr. anche la copertina di Skorpio che conteneva l'episodio, qui sotto), ma che lo prenda nel c**lo, proprio no!
Vi anticipo che, a parte in Spagna, questa storiella non mi risulta sia mai stata inserita in volume in nessuna delle edizioni estere che ho visto (e le ho quasi tutte...
); nè nella versione originale, nè in quella emendata. Segno che Babbo Natale è il tabù per eccellenza della cultura ocidentale, così pare.
Punto importantissimo, anche in questo caso, la versione italiana è una storia originale in prima e unica pubblicazione, irrinunciabile per i collezionisti di tutto il mondo!
Tra l'altro, vorrei proporre una ulteriore chiave di lettura nella visione comparata delle due stesure: cioè che il buon Santa ringrazi Chiara (e metaforicamente i suoi autori e i supervisori) perchè, dopo aver subìto nella versione spagnola, non ha dovuto replicare la prestazione davanti al pubblico italiano: un sottile riferimento ironico all'intervento censorio effettuato? Non lo so, ma mi piace pensarlo.
Con questo ho finito: ci saranno sicuramente altri esempi nei venti anni successivi di strips, ma li sviscererà chi scriverà il libro su Chiara; perchè a mettere tutto insieme ci vorrebbe un ponderoso volume.
Vorrei solo spezzare una lancia per i redattori Eura, perchè li capisco. A istinto ho sempre trovato Clara un personaggio anomalo per il tono generale del settimanale, e - come dicevo all'inizio - certe libertà goliardiche, se stanno bene su un giornale satirico, su un periodico come Skorpio risultano perfino eccessive, più o meno come raccontare barzellette a un funerale. L'importante è che ci siano spazi per tutti, da una parte o dall'altra. Poi va a merito e alla professionalità di chi crea un giornale il dargli un'identità e mantenerla, prendendosi anche la responsabilità di operare delle scelte. Non è sempre detto che il criterio filologico sia il migliore per pubblicare un'opera, anche perchè il solo tradurla o esportarla dai suoi luoghi natali non produrrà più lo stesso identico effetto sul lettore. Anche un editore ha una sua identità e un suo messaggio da far passare. Mi vengono in mente anche i redattori degli Albi del Falco degli anni '60 e le loro assurde censure (rimando al sito Collezionismo Fumetti e al lavoro formidabile di Cesare Di Giulio). Censure che però, nelle loro fisime deliranti, rivelavano un senso di responsabilità verso il giovane lettore, che non deve essere lasciato in mano a un assemblatore di prodotti pensati da altri (oggi cadiamo spesso in questo opposto eccesso), ma essere oggetto di attenzione e di un progetto comunicativo, scusate i paroloni.
Poi sono d'accordo con voi che per stravolgerli in quel modo, tanto vale non pubblicare gli episodi incriminati, ma allora di che cosa avremmo parlato oggi?
(continua... con le edizioni in volume!)Edited by Elledi - 8/9/2023, 20:45